Assemblea Verdi del Ticino a Faido: dopo il “sì” alla legge elettricità è ora di quella solare
Domenica 9 giugno si è tenuta a Faido l’Assemblea ordinaria del partito Verdi del Ticino, un appuntamento importante per fare il punto sull’anno appena trascorso e gettare le basi per il futuro. La scelta del capoluogo leventinese non è casuale e vuole mostrare, anche con i fatti, l’importanza della valorizzazione delle zone periferiche.
L’anno appena trascorso è stato caratterizzato da elezioni Cantonali, federali e comunali, con risultati che, nonostante un calo rispetto alle elezioni del 2019 rappresentano una fase di assestamento per il partito che rimane tutto sommato in partita. I co-coordinatori hanno dunque messo in evidenza l’importanza della collaborazione per poter concretizzare le idee: “È fondamentale lavorare insieme, sia con le altre forze politiche che con il partito a livello nazionale, per trovare soluzioni concrete ai problemi che la popolazione si trova ad affrontare” ha affermato Samantha Bourgoin. A livello cantonale, la buona collaborazione con PS e Forum Alternativo prosegue e si profilerà ulteriormente su temi specifici, senza dover parlare di fusioni, che non sono all’ordine del giorno.
In quest’ottica, durante l’Assemblea sono state presentate due nuove iniziative. Quella dei Verdi Svizzera sull’energia solare, che sarà lanciata settimana prossima, e quella che vuole la proibizione delle Armi nucleari, che sarà presentata da una specifica alleanza il mese di luglio.
Oltre a ciò, sono stati presentati i lavori svolti dai vari gremi del partito: Matteo Buzzi, Capogruppo in Gran Consiglio, ha illustrato l’attività in parlamento; Marco Rudin, presidente del Comitato Cantonale, ha relazionato sull’andamento del partito a livello cantonale; e Noemi Buzzi, coordinatrice delle giovani verdi, ha presentato le attività svolte dalle e dai giovani del partito, tra le quali l’iniziativa sui limiti planetari che sarà messa prossimamente in votazione.
“Queste iniziative rappresentano bene il nostro impegno concreto per un futuro più sostenibile e sicuro per tutti”, ha concluso Marco Noi. “Invitiamo cittadini e cittadine a sostenerle e a unirsi a noi per costruire un Ticino più verde e resiliente “. Avremo bisogno della base anche per opporci alle decisioni dei parlamenti o dei gruppi che si dovessero opporre alle nostre proposte. Prepariamoci a collaborare ma anche a scendere in piazza senza paura. Come è stato il caso per alcuni oggetti al voto questo fine settimana.
A livello federale, esprimendosi contro il referendum lanciato dall’UDC, la popolazione ha detto sì alla legge sull’elettricità. Si tratta di un chiaro impegno dell’elettorato a favore della transizione energetica, della protezione del clima e della natura.”Il Sì alla legge sull’elettricità pone le basi per una decisa espansione dell’energia solare. Ora dobbiamo fare in modo che la costruzione avvenga dove il potenziale è maggiore: sui tetti, sulle facciate e sulle infrastrutture esistenti”, afferma Matteo Buzzi. Per questo motivo i Verdi lanciano a livello svizzero la loro iniziativa solare l’11 giugno. L’iniziativa solare vuole che un’installazione solare sia inclusa nella pianificazione di ogni nuovo edificio e progetto di ristrutturazione.
Sul fronte dei costi della salute, il rifiuto dell’iniziativa per premi meno onerosi, anche se il prossimo aumento dei premi è già stato annunciato, è una pessima notizia, per il Ticino in particolare. Secondo i Verdi rimane solo un modo per alleviare l’onere dei premi, ossia avere premi basati sul reddito e sul patrimonio, come chiede Manuela Weichelt, la Consigliera nazionale del canton Zugo e autrice della mozione parlamentare “Fine dei premi pro capite asociali per l’assicurazione malattia”. I Verdi chiedono al Parlamento di adottare questa iniziativa e di garantire finalmente una distribuzione equa dell’onere dei premi.
A livello cantonale i referendum erano addirittura tre. La popolazione ha respinto l’acquisto dello Stabile EFG come proposto da Samantha Bourgoin nel suo rapporto di minoranza. Invece di mettere il carro davanti ai buoi, è fondamentale focalizzarsi prima sulla digitalizzazione della giustizia e di procedere alla sua riforma.
Per gli altri due oggetti, se sul fronte delle misure di compensazione pensionistiche per il personale come Verdi esprimiamo soddisfazione, l’accettazione della riforma fiscale ci preoccupa. Continueremo in ogni caso ad impegnarci accanto al Comitato Stop ai tagli in difesa di un servizio pubblico forte e finanziato in maniera solidale e non accetteremo passivamente ulteriori tagli ingiusti e miopi nel preventivo 2025.