Già leggendo il Comunicato diramato dal Governo si capisce che sarà un pasticcio. Cosa significa “cedere temporaneamente parti di dipartimento”, e poi, “al fine di riequilibrare i carichi di lavoro”, prendersene altri in cambio?

Si è voluto da una parte salvare la faccia del Consiglio di Stato che si era scandalizzato davanti alla fuga in avanti della Lega in merito all’arrocco, confermando “non vi sono le condizioni per procedere in questa direzione”, ma dall’altra, al contrario, andare comunque incontro ai due direttori di dipartimento leghisti: per non compromettere il clima di lavoro? Perché uno si era già presentato come direttore in pectore all’inaugurazione dell’anno giudiziario e non lo si è voluto deludere? E l’altro, visto il processo che lo vede “coinvolto”, avrebbe dovuto essere sospeso? Tutte domande che restano aperte!

In ogni caso, questo arrocco parziale non migliorerà di una virgola la situazione cantonale e non nasconderà il fallimento di 30 anni di Lega in Ticino, che voleva cambiare tutto, per poi non cambiare niente.

Il Consiglio di Stato invece di essere coraggioso e di risolvere la situazione per il bene del Paese, in fondo bastavano umiltà e rimboccarsi le maniche, ha scelto di essere colpevolmente codardo, all’unanimità.

Come Verdi del Ticino non possiamo che condannare l’ennesima occasione persa per dare un segno deciso sulla direzione da dare al Paese.

 

Verdi del Ticino