Incongruenze presso UNITAS: presi provvedimenti per molestie, una segnalazione in polizia sarebbe arbitraria?
INTERROGAZIONE
Incongruenze presso UNITAS: presi provvedimenti per molestie, ma una segnalazione in polizia sarebbe arbitraria?
Sono stati presi dei provvedimenti e per Unitas la vicenda è chiusa da due anni – sottolinea il presidente Mario Vicari -. Non abbiamo mai segnalato nulla alla Polizia. Se qualcuno l’ha fatto è qualcosa di assolutamente arbitrario. Voler riaprire questa vicenda è diffamazione
Quanto precede è stato pubblicato da Tio e 20minuti il 18.2 scorso[1]. L’articolo trattava di presunte molestie che sarebbero avvenute per anni in seno all’associazione UNITAS (Associazione ciechi e ipovedenti della svizzera italiana).
L’affermazione del presidente lascia credere che le molestie non siano presunte, se no non si spiegherebbero i provvedimenti di cui Vicari parla. E’ infatti ovvio che se non c’è molestia, non ci sono provvedimenti da prendere.
L’associazione UNITAS, come molte altre associazioni di utilità pubblica, beneficia di finanziamenti cantonali. E’ evidente che chi opera in un’associazione finanziata dal cantone deve avere quel comportamento irreprensibile che legittimamente ci si aspetta in un ambiente protetto.
Chiediamo pertanto:
- a quanto ammontano i finanziamenti che il Cantone attribuisce ad UNITAS?
- è normale per il Consiglio di Stato che il presidente di un’associazione finanziata dal Cantone dica pubblicamente che le molestie (che sono dei reati penali) non sono (state) segnalate alla polizia?
- la persona che secondo il presidente Vicari è stata oggetto di provvedimenti, secondo nostre fonti sarebbe ancora membro della Fondazione Unitas in memoria di Tarcisio Bisi e Anita Gaggini. Corrisponde al vero?
- se sì, per il cantone è tollerabile che una persona oggetto di provvedimenti per molestie in un’associazione finanziata dal cantone, abbia ancora un ruolo così importante a diretto contatto con gli utenti?
Ringraziamo per le risposte,
Claudia Crivelli Barella, Samantah Bourgoin, Cristina Gardenghi, Andrea Stephani, Marco Noi, Nicola Schoenenberger
[1] https://www.tio.ch/ticino/attualita/1566605/donne-vicenda-associazione-puntano-dito-diffamazione-chiusa-alcune