Bellinzona ha vissuto una grande aggregazione comunale che l’ha portata ad essere l’undicesima città svizzera per popolazione e la maggiore in termini di territorio. La gestione della cosa pubblica in questo senso diventa sicuramente maggiormente impegnativa come pure la gestione del personale della Città di gran lunga oltre i mille dipendenti. In un epoca in cui la politica vive una fase di credibilità difficile e un senso diffuso di sfiducia da parte dei cittadini, sarebbe importante ed utile che le maggiori cariche istituzionali della Città possano operare al di sopra di qualsiasi sospetto di conflitto d’interesse che leghi la propria carica pubblica a i loro interessi personali e professionali privati.
Peccato che il nuovo Municipio in sede di nuovo regolamento comunale non se la sia sentita di affrontare e provare a proporre concretamente qualche cosa di coraggioso in questo senso.
Non è in effetti un mistero, ad esempio, che il vicesindaco attuale, oltre a ricoprire la carica di capo dicastero della sicurezza pubblica è, privatamente il presidente del CDA di una delle maggiori ditte di sicurezza privata. Questo aspetto pone delle domande etiche importanti su come sia possibile evitare situazioni passibili di sospetti di conflitto d’interesse nell’esercizio delle sue funzioni. Anche il ruolo di capodiscastero dell’azienda multi servizi potrebbe porre in questo senso alcuni interrogativi.
Solo attraverso l’istituzione di una carica di Municipale professionista, adeguatamente retribuita, con il relativo sistema pensionistico si potrà prospettare concretamente di limitare le possibilità di assumere anche ruoli nel settore privato e professionale che possano mettere in crisi la fiducia nei confronti di chi opera per il bene della cosa pubblica.

Per contenere i costi della politica sarà poi data facoltà al consiglio comunale di decidere di ridurre a 5 o a 3 il numero di municipali in modo da non aumentare i costi complessivi a carico della comunità.

Concretamente si sarebbe potuto proporre un emendamento all’attuale regolamento comunale in sede di approvazione. Ma un tema come quello del professionismo merita sicuramente riflessioni profonde su cosa significhi oggi fare politica in una Città come la nostra e quali sono le nostre aspettative su chi è chiamato ad operare all’interno di un esecutivo.

Per questo motivo, il sottoscritto consigliere comunale propone che il lodevole Consiglio comunale risolva:

  1. La mozione è accolta
  2. Il regolamento comunale viene modificato per l’introduzione del principio di carica professionistica per quanto riguarda i Municipali con l’indicazione chiara dell’impossibilità di svolgere altre attività lucrative al di fuori della professione istituzionale al fine di evitare eventuali conflitti d’interesse.

Cordialmente.

Ronald David