Mentre il cambio climatico e l’onnipresenza di plastica nell’ambiente si spostano piano piano verso il centro della campagna elettorale, la crisi della diversità biologica, definita da alcuni esperti come “più grave del riscaldamento climatico” passa in sordina. La sesta estinzione di massa e la prima, nella storia della terra, causata da un’unica specie, l’essere umano, non svetta nelle preoccupazioni politiche seppure minacci i fondamenti stessi della nostra vita. Dipendiamo dalla meravigliosa complessità della biodiversità, mista fra confusione e ordine, dove tutto è collegato e ogni elemento è un attrezzo che permette la solidità della vita e del suo ulteriore sviluppo. La biodiversità assicura tutto quello che mangiamo, l’ossigeno che respiriamo, l’acqua che beviamo, i tessuti con i quali ci vestiamo, il materiale con il quale costruiamo le nostre case e le medicine con le quali ci curiamo. Permette la formazione di suolo fertile, il riciclo dei nutrienti e dei rifiuti, la depurazione delle acque e l’impollinazione, tutto gratuitamente. La biodiversità è bella, ci rigenera e rappresenta un valore spirituale. Eppure la biodiversità è globalmente sotto pressione come non avviene da almeno 66 milioni di anni, quando si estinsero i dinosauri. Anche in Svizzera lo stato della biodiversità è insoddisfacente a causa della qualità degli ecosistemi che non cessa di peggiorare. La metà degli habitat naturali e oltre un terzo delle 45’000 specie conosciute sono minacciati di estinzione. Infine, la dimensione delle popolazioni di piante e animali continua a diminuire e il catalogo genetico a disposizione delle singole specie si erode, rendendole meno resistenti ai cambiamenti, ad esempio quello climatico. In Ticino la diffusione di insetticidi e il cambio d’uso del territorio hanno messo a repentaglio le basi della vita di numerose specie di uccelli. Così in poco tempo, l’allodola è praticamente sparita dai fondovalle. Gli effetti di queste perdite non sono evidenti a tutti, pensiamo che sia tutto a posto, ma possono essere misurati in termini reali.

Ogni specie è necessaria per mantenere solido il sistema biodiversità, ogni specie conta per assicurare quei servizi fondamentali che la biodiversità ci fornisce. Dobbiamo impegnarci a mantenere solido il sistema della biodiversità perché è una risorsa di cui abbiamo bisogno, come il suolo, l’aria e l’acqua. Dobbiamo intervenire dove stiamo già misurando le perdite oggi e proteggere le varietà, le specie e gli ecosistemi minacciati. Se lo facciamo, questo ci aiuterà a tutti i livelli: ecologico, economico e sociale. Mentre i partiti nostrani scoprono un proprio cuore ambientalista, che ricomincia a battere bradicardico e sepolto chissà dove per paura che l’onda verde valichi le alpi, noi Verdi ci siamo sempre battuti affinché tutto il sistema funzioni, e non solo una sua parte.

 

Nicola Schoenenberger

Candidato per I Verdi al Consiglio di Stato e Gran Consiglio