Sicuramente tutti noi abbiamo avuto modo di fare un bilancio delle nostre conoscenze, imparato ad approfondire i rapporti a distanza con le persone e, complice anche la tecnologia, siamo stati “distanti ma vicini”.

Differenze di opinioni e discussioni con parenti ed amici, messaggi a volte altalenanti da parte delle autorità, hanno fatto sì che in questo periodo, che poteva essere vissuto con una relativa tranquillità, si scatenasse con accesi dibattiti sui social.
Questo momento tumultuoso ha dato adito però anche a diverse manifestazioni di altruismo, uno dei lati positivi che questa spiacevole occasione ci ha fatto riscoprire. Fare la spesa per persone over 65 o con problemi di salute, supportare i propri conoscenti con qualche parola o qualche gesto a distanza, ha riempito il cuore di molte persone. Un’eredità che personalmente spero ci porteremo nel prossimo futuro periodo post-Covid.

Quasi inutile menzionare il beneficio che ne ha tratto l’ambiente, con emissioni ridotte di CO2, quanto ne hanno beneficiato gli animali, che si sono un po’ riappropriati degli spazi urbani, come abbiamo visto nei famosi video virali. E poi, quante persone hanno ripreso a passeggiare all’esterno e a gradire una passeggiata fatta nel bosco vicino? Quante persone si sono improvvisate a fare un giro in bicicletta riscoprendo la mobilità lenta?
Spero vivamente che questi mesi vissuti in maniera diversa, in cui abbiamo riscoperto valori che avevamo dimenticato, siano un investimento in termini di salute del pianeta e delle persone. Infatti tra le diverse lezioni che possiamo apprendere è che proprio il nostro stato di salute, a causa dell’inquinamento e di uno stile di vita non adeguato, non è pronto a rispondere a situazioni che esulano dal normale.

Probabilmente siamo anche riusciti a capire quanto la globalizzazione sia purtroppo alla base della nostra vita e che forse sarebbe più interessante ripartire da noi, dal nostro piccolo, riaprendo piccole botteghe di città, le stesse che si sono perse nel corso degli anni a causa di affitti troppo alti, ammazzate dalla concorrenza dei grandi centri commerciali e dei famosi portali mondiali d’acquisto online.
Riusciremo ad impegnarci per far sì che quel che quello che il virus ci ha – nostro malgrado – insegnato possa essere fonte di ispirazione per un futuro migliore e più sano?

Le foto che faremo delle nostre passeggiate all’aria aperta avranno anche in futuro un cielo terso e blu come quelle scattate in questi giorni? Abbiamo capito quali sono le cose realmente importanti che ci sono mancate in questo periodo? Facciamo sì che questo momento diventi un’opportunità per un futuro da creare, davvero migliore.

Cristina Fusi
I Verdi di Cadenazzo

Articolo apparso su Cadenews, Periodico del partito socialista di Cadenazzo – aprile 2020