Più autostrade meno cibo
La votazione sull’ampliamento delle autostrade chiede di sacrificare ulteriori terreni agricoli dei pochi già esistenti. Se si aumentano le corsie dell’autostrada si riducono le aree pianeggianti dei terreni circostanti pregiati. Considerando che gran parte del territorio svizzero è montano, dove difficilmente si riesce a coltivare, si capisce che la conseguenza diretta di un ampliamento autostradale è la riduzione della produzione agricola e l’aumento della dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento alimentare.
Teniamoci quindi cari i nostri terreni agricoli perché non saranno le autostrade a sfamarci. I terreni agricoli sono uno dei beni più preziosi che abbiamo ricevuto dai nostri avi e che gli agricoltori svizzeri coltivano per noi col loro duro lavoro. Manteniamoli intatti per tutti noi e per le generazioni future. I fautori del sì si appellano anche alla libertà di circolare come e quando vogliono senza pensare alle conseguenze sulla collettività. Non c’è solo l’impatto ambientale (maggiore cementificazione, rumore e inquinamento) ma anche maggiori costi indiretti come quelli provocati dai danni alla salute pubblica. Infatti più strade significano più traffico e più inquinamento, ad esempio da polveri fini prodotte dall’abrasione dei pneumatici.
Essere un paese all’avanguardia non significa ripetere gli schemi del passato, ma pianificare bene oggi, guardando al futuro con lungimiranza e con una visione d’insieme.
Claudia Cappellini
Lugano