Spreco alimentare: soluzioni e monitoraggio
Ieri a Consiglio comunale si è accolta una mozione interpartitica per ridurre lo spreco alimentare (moz. 4098). Vari sono stati gli interventi informativi sulla problematica, tra cui il fatto che generalmente 1/3 del cibo viene gettato. Questo è uno spreco di energie, uno spreco finanziario, ma anche di acqua, di emissioni di CO2, di terreno fertile, di pesticidi, di vite di animali, ecc… Nel mio intervento mi sono dunque concentrata sulle soluzioni.
“Da vari anni sono attiva nella lotta contro lo spreco alimentare (detto anche Food Waste). Con i miei studi in agronomia ho una conoscenza approfondita del problema e delle possibili soluzioni. Ho già collaborato con le mense del politecnico di Zurigo per ridurre gli sprechi e con la piattaforma Foodsharing negli ultimi 6 anni ho salvato una tonnellata e mezzo di cibo da varie aziende in Svizzera interna. Quanto ho maturato negli anni è che in realtà esistono semplici misure a basso costo che si possono implementare per ridurre gli sprechi alimentari. Al contempo, queste misure portano anche l’effetto di sensibilizzare le persone coinvolte. Da non dimenticare è che le mense di cui stiamo parlando questa sera sono anche scolastiche e che le misure che sto per citare portano con sé un importante fattore educativo. Ecco alcune proposte:
Ridurre le porzioni con la possibilità di una seconda/terza portata gratuita. In tal modo si riducono gli sprechi nei piatti e si esce sazi dalla mensa;
Creazione e posa di flyer o cartelloni con infodati sullo spreco alimentare in tutte le mense (per esempio: gli alimenti con il maggiormente spreco alimentare, lo spreco in termini di risorse ambientali e finanziarie, ma anche sensibilizzazione sulla conservazione degli alimenti);
Comunicazione all’utenza e al personale, ad esempio tramite circolare, che ogni giorno vi è la possibilità di presentarsi poco prima della chiusura delle mense, con dei contenitori e ritirare così le pietanze rimaste. In tal modo non solo si riducono gli sprechi, ma anche i costi legati allo smaltimento.
Se gli attori coinvolti già hanno preso in considerazione queste misure logiche mi felicito, non fosse il caso propongo questi spunti professionali ed efficaci da implementare. Inoltre, un altro aspetto essenziale per ridurre lo spreco alimentare è il monitoraggio. Perché dico questo? Nel preavviso del Municipio si legge “il nuovo sistema di ordinazioni […] permette un’ottimizzazione delle comande, diminuendo notevolmente gli scarti”. Cosa significa “notevolmente”? È una riduzione del 90%, del 50% o altro? Questa informazione è importante! Non sono a conoscenza di un monitoraggio quantitativo degli sprechi, quali essi siano, dove avvengano e in quale quantità. Per ridurre lo spreco alimentare nel tempo è necessario un monitoraggio per poter valutare dove applicare quali misure e se le misure applicate siano efficaci. Se nel legislativo già siamo abituate alla nozione che avere un’indicazione a cifre è essenziale per valutare l’andamento finanziario del comune, risulterà semplice per parecchie consigliere comunali comprendere l’importanza della valutazione del successo dei progetti, come d’altronde è usuale fare nelle attività di project management. Un simile discorso, ma di più ampio respiro, è stato toccato ieri riguardo all’implementazione del bilancio ecologico e sociale per poter valutare il progresso della Città, che doveva già essere implementato nel 2019 e purtroppo è ancora pendente.
Mi rallegra che si collabori con il Tavolino Magico, ma non avendo conoscenza di eventuali quantità restanti dopo questa collaborazione, è difficile valutare quanto questa abbia un impatto significativo nella riduzione dello spreco alimentare. Dalla mia esperienza posso presupporre che il Tavolino Magico non sia in grado di assimilare le purtroppo grandi quantità di spreco alimentare. L’esistente collaborazione è però utile anche per ispirarci al mantenimento delle norme igieniche nelle misure contro lo spreco alimentare.
Con le tre misure citate (adattamento delle porzioni, sensibilizzazione e distribuzione), assieme al monitoraggio, la Città di Lugano mostrerebbe che è pronta ad implementare idee costruttive in ottica della sua strategia #luganosostenibile, accogliendo queste buone pratiche che possano fare da esempio, e mostrerebbe vera leadership nel percorso comune di riduzione degli sprechi. Resto volentieri a disposizione per eventuali chiarimenti.
Deborah Meili
Consigliera comunale per i Verdi a Lugano