Bellinzona: Mandiamo i giovani in miniera?
I nostri consiglieri comunali David, Bianchi e Bernasconi interrogano il Municipio sulla scelta di istituire il centro giovanile a oltre 5 metri di profondità.
Il Gruppo dei Verdi in consiglio comunale interroga il Municipio
L’8 ottobre 2013 il CC ha approvato il messaggio no. 3752 per la concessione di un diritto di superficie alle Fondazioni Ingrado e OTAF sul terreno dell’ex Casa del soldato. Nello stesso si affermava tra l’altro che “nel centro multifunzionale il Comuna avrà a disposizione ca. 350 m2, di cui 120 m2 per uffici (si ipotizzava ad esempio sportello LAPS, AVS, assistenza sociale) e i restanti per il centro giovanile”.
In questi giorni è pubblicata all’albo e visionabile presso l’Ufficio pianificazione e licenze edilizie la domanda di costruzione per il nuovo edificio.
Dall’esame del progetto risulta che, contrariamente a quanto ipotizzato nel messaggio, nel centro non troveranno posto né il Servizio ortopedagogico itinerante (di competenza cantonale, ma attualmente insediato negli spazi comunali del prefabbricato di Via Lavizzari dietro l’ex-Stallone), né gli uffici comunali per i servizi sociali (che si pensava si potesse finalmente “riunire sotto un unico tetto”).
D’altra parte per ricavare gli spazi da mettere a disposizione del comune per il Centro giovanile la costruzione prevede oltre al piano semiinterrato e ai 4 piani ipotizzati nel messaggio, un ulteriore piano interrato sottostante. Per il centro giovanile verrebbero messi a disposizione 231,4 m2 (comprensivi di servizi e accesso) in un piano ubicato a 5,10 m sotto il livello del terreno, quindi ancora più sottoterra dell’adiacente rifugio della protezione civile sotto l’Espocentro.
Infine il progetto prevede il taglio della decina di magnifiche piante secolari che attualmente abbelliscono il giardino. Anche l’unica che si ipotizza di poter salvare verrà probabilmente sacrificata dalla necessità degli scavi profondi per la creazione della vasca di contenimento della falda, sotto il livello della quale si vuole costruire.
Al proposito chiedo quindi al Municipio se.
· È stato consultato ed ha approvato i nuovi contenuti del progetto?
· Come mai ha rinunciato alla possibilità di spazi per uffici comunali?
· Come intende in futuro trovare una soluzione per riunire gli uffici sociali sotto un sol tetto?
· Sono state ipotizzate altre ubicazioni per il Servizio ortopedagogico itinerante? Fin quando troverà posto nel prefabbricato di via Lavizzari? Quanto paga di affitto al comune?
· Ritiene adeguati ed idonei (per vivibilità, salute, igiene, sicurezza,…) i locali messi a disposizione per il centro giovanile ubicati in un sotterraneo a 5,1 m sottoterra?
· Se così fosse non sarebbe allora ipotizzabile l’uso per il centro giovanile dell’adiacente rifugio della protezione civile in disuso (tra l’altro immediatamente realizzabile), evitando oltretutto di dover pagare un affitto alla Fondazione Ingrado e potendo invece incassare dai proprietari del nuovo stabile l’indennità per il diritto di superficie?
· Quanto dovrebbe pagare il Comune per l’affitto di quei locali sotterranei?
· Non era possibile salvare almeno qualche albero migliorando la qualità del giardino?
Ronnie David
Paolo Bernasconi
Daniele Bianchi