Riflessioni di Papa Francesco sull’enciclica Laudato si’  cura dellacasa comune

leggendo l’enciclica del Papa dedicata alla cura del territorio e dell’ambiente, nonchè a quella imprescindibile della cura dell’essere umano, mi sono permesso di estrapolare alcune frasi scrittetestualmente dal Pontefice da proporre ai lettori e sulle quali ritengo valga la penariflettere. 

-Basta guardare la realtà con sincerità per vedere che c’è un grande deterioramento della nostra casa comune.

 -Nonpossiamo far a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri .

-Non si addice ad abitanti di questo pianeta vivere sempre piu’ sommersi da cemento, asfalto, vetro e metalli, privati del contatto fisico con la natura.

-I rischi diventano enormi quando si pensa all’energia nucleare e alle armi biologiche.

-Se qualcuno osservasse dall’esterno la sociatà planetaria si stupirebbbe di fronte a un simile comportamento che a volte sembra suicida.,

-Le relazioni reali con gli altri , con tutte le sfide che implicano, tendono ad essere sostituite da un tipo di comunicazione mediata da internet.

-Lasottomissione della politica alla tecnologia e alla finanza si dimostra nel fallimento deiVertici mondiali sull’ambiente. Ci sono troppi interessi particolari e molto facilmente l’interesse economico arriva a prelevare sul bene comune e a manipolare l’informazione per non vedere colpiti i suoi progetti.

-Inclopare l’ incremento demografico e non il consumismo estremo e selettivo di alcuni, è un modo per non affrontare i problemi.

-Qualunque tentativo delle organizzazioni sociali di modificare le cosesarà visto come un disturbo provocato da sognatori romantici o come ostacolo da eludere.

-Bisogna rafforzare la consapevolezza che siamo una sola famiglia umana. Non cè spazio per la globalizzazione dell’indifferenza.

-Queste azioni non risolvono i problemi globali, ma confermano che l essere umano è ancora capace di intervenire positivamente. Essendo stato creato per amare, in mezzo ai suoi limiti germogliano inevitabilmente gesti di generosità , solidarietà e cura.

I concetti sopraelencati non sono che un breve sunto di quanto il nostro Francesco ci parla nella sua enciclica; la speranza che serbo è quella di aprire gli occhi di molti cristiani e non,su quando sta succedendo alla nostra Casa comune , la Terra.

Le preoccupazioni odierne del Santo Padre sull’ambiente sono da sempre ribadite dal movimento dei Verdi, che si propone quale garante affinchè questi principi vengano considerati anche dal sistema politico nostrano.

Daniele Bianchi

consigliere e canditato al consiglio comunale

di Bellinzona per i Verdi