Secondo il municipio di Locarno e uno studio da questo commissionato, Locarno, città che si vanta di possedere il label “Città dell’energia” ha un problema di parcheggi. In aperto contrasto con gli obiettivi del Piano di Agglomerato del LOCarnese (PALoc 3) si vuole trasformare la città sul Verbano in un grande parcheggio. Il PALoc pur essendo insufficiente nelle sue misure, ha comunque come obiettivo lo spostamento della ripartizione modale dei trasporti dal mezzo privato a quello pubblico e verso la mobilità lenta. Le soluzioni escogitate da chi dovrebbe guardare e rivolgersi al futuro e fatte proprie da un Municipio poco lungimirante sono obsolete e in controtendenza, e potrebbero portare ad un vero e proprio sabotaggio del PALoc rendendo vani alcuni interventi dello stesso. I Verdi del Locarnese si chiedono quindi se l’Ufficio Federale dello Sviluppo Territoriale, che valuterà il PALoc e i relativi finanziamenti federali, è informato sulle palesi contraddizioni esternate dal Municipio di Locarno.

Se in tutta la Svizzera si prendono misure per diminuire il traffico motorizzato privato nei centri urbani, riducendo il numero di posteggi, a Locarno si vuole andare in direzione opposta, intasando ulteriormente la città dove la circolazione è già ora spesso difficile e alcuni tratti stradali al limite delle capacità.
La tendenza da anni è quella di ridurre i parcheggi, anche quelli sotterranei riducendo così i costi di costruzione, e offrire in cambio altri servizi: ciclopiste, pedonalizzazioni con l’introduzione di piccoli bus, auto a noleggio a prezzi molto bassi, uno sconto sui taxi e sui trasporti pubblici (con un offerta ampliata e più capillare) o la consegna della spesa a domicilio.

Come mostra uno studio dall’Institute for Transportation and Development Policy pubblicato diversi anni fa, i parcheggi sotterranei, considerati fino agli anni settanta la soluzione della congestione urbana, anziché ridurre il traffico, l’hanno aumentato fungendo da nuovi attrattori. Per questo sono sempre più rare le città che costruiscono autorimesse sotterranee in centro. 
La costruzione in cemento di parcheggi sotterranei è all’origine di enormi emissioni di anidride carbonica, dannosa per il clima. Se si volessero compensare le emissioni di CO2 generate ad esempio per costruire e gestire il nuovo assurdo autosilo sotto il futuro parco Balli bisognerebbe percorrere con ogni bicicletta del bike sharing di Locarno ca. 25’000 km invece di usare l’auto privata.

Per i Verdi del Locarnese
Francesca Machado-Zorrilla