I Verdi del Locarnese hanno analizzato nel dettaglio il piano di Agglomerato del Locarnese di terza generazione (PALoc3) e ne condividono gli obiettivi generali.

Le misure presentate sono però poco ambiziose e spesso senza obiettivi concretamente misurabili. Il piano così come presentato non permetterà di raggiungere la sostenibilità ambientale entro tempi ragionevoli.

I Verdi del Locarnese sottolineano che senza una chiara disincentivazione all’utilizzo del traffico individuale motorizzato tramite una riduzione dell’offerta di parcheggi nella zona urbana sarà impossibile ridurre il traffico. Inoltre le scelte politiche concrete dei singoli comuni sono purtroppo spesso in contraddizione con i principi generali del PALoc3. Ad esempio il progetto di autosilo sotto il futuro parco Balli è in netto contrasto con i principi generali del PALoc3. Per non citare l’assenza di coraggio politico nel pedonalizzare completamente il centro storico, misura che I Verdi del Locarnese ritengono invece fondamentale, anche per mantenere le promesse fatte al tempo della costruzione della galleria Mappo-Morettina. A questa misura va affiancata la creazione di un bus navetta che collega i parcheggi/autosili attuali i punti nevralgici del centro storico e le attuali fermate del trasporto pubblico

I Verdi del Locarnese sostengono il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico e auspicano che tutte le misure vengano realizzate più velocemente. Considerata l’alta attrattività turistica della regione le singole tratte dei bus dovrebbero essere ulteriormente potenziate nel periodo estivo sia durante il giorno che la sera tardi o nelle prime ore della notte. Inoltre il lago, citato come importante elemento paesaggistico, va sfruttato maggiormente anche come mezzo di trasporto.
Purtroppo il trasporto lacuale è stato dimenticato dal PALoc3.

Per quanto riguarda la mobilità pedonale I Verdi del Locarnese ritengono che nei diversi punti di attraversamento stradale della zona urbana vadano aumentate le tempistiche semaforiche per i pedoni.

Secondo i Verdi del Locarnese la mobilità ciclabile deve diventare un punto di forza del Locarnese. Purtroppo la rete locarnese non è finora stata concepita per gli spostamenti utilitari quotidiani e presenta una forte frammentazione e diversi punti critici. Le misure presentate vanno a colmare solo minimamente queste lacune. Nella zona urbana va quindi prevista una rete capillare di ciclopiste o zone 20/30 km/h.

I Verdi del Locarnese condividono l’esigenza di uno sviluppo maggiormente centripeto degli insediamenti, ma data la mancanza di misure incisive, sono per piuttosto scettici riguardo all’effettiva volontà dei comuni periferici di limitare un loro sviluppo. Inoltre va sottolineato che spesso lo sviluppo periferico è legato ai prezzi dei terreni e degli appartamenti maggiormente alla portata del cittadino medio. Una strategia per la creazione di appartamenti a pigione moderata nei centri urbani va quindi presa seriamente in considerazione. La densificazione degli insediamenti nella zona centrale urbana va comunque vincolata al rispetto di criteri qualitativi come il mantenimento degli spazi verdi, degli orti collettivi e delle zone di aggregazione. L’enorme crescita delle residenze secondarie, in particolare nelle zone collinari (spesso anche non direttamente servite dal trasporto pubblico) è preoccupante. I Verdi del Locarnese ritengono fondamentale una regolamentazione maggiormente severa anche in quei comuni dove il tasso del 20% non è ancora stato raggiunto.

Per ulteriori informazioni: Matteo Buzzi, 079 581 84 96.

Il documento completo della presa di posizione può essere letto cliccando qui