I Verdi del Locarnese sono molto delusi che il comune di Ascona e il comune di Locarno non hanno considerato in modo adeguato le loro osservazioni inviate 2 anni orsono nell’ambito della consultazione e confermano la loro chiara opposizione alla variante di piano regolatore concernente la zona a destinazione vincolata per contenuti alberghieri (ZDV) ai terreni alla Maggia dove i proprietari intendono ampliare le loro attività. La riduzione delle dimensioni dell’accesso stradale non è ritenuta una concessione sufficiente. Il terreno agricolo aggiuntivo perso ammonta infatti comunque a quasi 27000 metri quadrati.

I messaggi municipali pendenti ad Ascona e Locarno vanno rimandati ai rispettivi municipi per una ridefinizione dei contenuti della ZDV e per una compensazione integrale del terreno agricolo perso. Secondo i Verdi del Locarnese la ZDV deve essere mantenuta identica a quella attualmente in vigore. Al massimo si può ipotizzare solo un lieve aumento degli indici di sfruttamento. Contenuti di carattere culturali, sportivi e paramedici dovrebbero essere inoltre possibili solo in zona edificabile.

Dei compensi pecuniari per il terreno agricolo perso, come previsti con la modifica della ZDV, sono ritenuti dai Verdi irrisori rispetto al danno per la collettività del terreno agricolo perso. I Verdi del Locarnese chiedono quindi che il terreno agricolo perso venga compensato integralmente con terreni di equivalente qualità.

L’allargamento della ZDV sacrifica importante terreno agricolo in zona SAC (Superfici di Avvicendamento delle Colture), fondamentali per la sicurezza e sovranità alimentare. Secondo la legislazione federale e cantonale la perdita di queste superfici va compensata realmente con superfici che possano svolgere la stessa funzione, ciò che non è al momento previsto.

La variante di piano regolatore è in contrasto con la decisione Consiglio comunale di Locarno che ha approvato una mozione a tutela delle zone SAC nel Piani Regolatori il 3 novembre 2014 con 24 voti favorevoli, 11 contrari 0 astenuti.

La continua erosione di terreno agricolo mette ulteriormente il cantone in difficoltà nel rispetto delle quote di terreno agricolo fissate a livello nazionale. I Verdi ricordano che il Ticino si trova ben al di sotto della quota minima fissata dalla Confederazione per le superfici SAC.

Già ora abbiamo deficit di disponibilità alimentare locale (sempre più ricercata). Alcuni alimenti mancano già ora e saranno assenti dagli scaffali fino al raccolto 2021 previsto per agosto-settembre. Non da ultimo il Gran Consiglio ha appena approvato un paio di mesi fa di ancorare la sovranità alimentare alla costituzione cantonale.

I Verdi del Locarnese ricordano che già nel 2012 la proposta di modifica del PR con relativa trasformazione di soli 16’000 m2 di terreno agricolo in terreno edificabile, accettata dal Municipio e dal Consiglio Comunale di Ascona, fu bocciata in votazione popolare. Un chiaro segnale della volontà popolare che si aggiunge alle ultime votazioni inerenti la sicurezza alimentare.

I Verdi del Locarnese invitano quindi il Consiglio comunale di Ascona (il prossimo 22 dicembre) e quello di Locarno a  bocciare i relativi messaggi per la modifica dei due piani regolatori in modo da salvaguardare nei fatti il terreno agricolo come importante bene per la collettività.