COMUNICATO STAMPA – La città è l’unica a credere ancora nello scalo luganese. Con quali soldi, poi? I Verdi del Luganese chiedono che si faccia con urgenza una pianificazione sovracomunale post-aeroporto, per proteggere il territorio e la sua gente.


Grande imbarazzo e preoccupazione nel leggere che la città di Lugano vorrebbe investire capitali per ampliare le strutture aeroportuali, asserendo che sarebbero investimenti redditizi per la città.

Preoccupazione nel vedere come l’esecutivo luganese non abbia ancora capito che l’aeroporto ha i giorni contati e quindi è chiaramente inopportuno un investimento in questa struttura. Oltretutto bisogna chiedersi dove Lugano possa andare a prendere i soldi, quando attualmente hanno difficoltà a gestire i pagamenti correnti della città. Con troppa facilità si parla sempre di investimenti privati, ma di chi e per chi?

Notizia di oggi è che anche i comuni limitrofi all’aeroporto esprimono chiaramente dubbi sulla strategia di Lugano, uscendo allo scoperto e rivendicando il loro diritto di gestire questa area pregiata senza più il freno di una struttura ingombrante in tutti i sensi.

Il nostro movimento è seriamente preoccupato da questa situazione conflittuale che rischia a breve di precipitare, lasciando un’area d’importanza strategica e turistica pericolosamente non gestita e alla mercé di chi vorrebbe uno sviluppo industriale ad oltranza per questo territorio (vedi le odierne esternazioni dei comuni di Agno, Manno e Bioggio).

È urgente iniziare una pianificazione post-aeroporto che definisca la riqualifica dell’intera valle del Vedeggio. Una pianificazione sovracomunale, che possa mettere in priorità le peculiarità del territorio e della gente che ci vive, e non solo l’insediamento di capannoni industriali e di centri commerciali.