Sgambetto del consiglio comunale di Lugano a Municipio, Cantone e FFS
La città di Lugano, complice il consiglio comunale a maggioranza radical leghista, avanza con il passo del gambero e rimette in discussione un progetto già pronto a partire. Una concenzione della mobilità targata anni ‘70 che denota inciuci ed interessi con le lobby automobilistiche.
Il voto della maggioranza composta da Lega e Liberali nel Consiglio Comunale sulla questione del numero di posteggi al nodo del trasporto pubblico della Stazione FFS mette in difficoltà il Municipio, stavolta unanime, e pregiudica tempistiche e collaborazione con Cantone e FFS
Lunedi il Consiglio Comunale di Lugano ha votato un credito di 544’000 franchi per dei lavori nell’ambito della fase 3 della sistemazione dell’area della Stazione FFS di Lugano. La sistemazione dell’area prevede tra l’altro il terminale dei bus che, giustamente deve essere posizionato presso la Stazione, quale nodo intermodale che servirà città, agglomerato e regione.
Coerentemente con lo sviluppo del trasporto pubblico, il Municipio ha proposto una riduzione dei posteggi rispetto a quanto inizialmente previsto nel progetto dei primi anni 2000. Da allora i tempi sono cambiati e con l’aumento dell’utenza del trasporto pubblico diminuisce automaticamente la necessità di posteggi. Il posteggio ex-Pestalozzi è raramente completamente occupato. Inoltre questo posteggio dispone di una importante postazione di Car-Sharing che permette a chi arriva col treno e deve raggiungere mete non servite dal trasporto pubblico, di potere fare uso delle auto di quel servizio. Le statistiche cantonali dimostrano che l’aumento della mobilità viene assorbito dal trasporto pubblico e non dal trasporto motorizzato individuale.
Contemporaneamente all’apertura della Galleria di Base del Monte Ceneri dal 2021, che dimezzerà i tempi di percorrenza tra Sotto e Sopraceneri, verrà introdotto un forte aumento dell’offerta regionale di trasporto pubblico su gomma, fino al 70% in più. Ci saranno nuove linee, più frequenze e gli orari del servizio partiranno dalle 05.00 del mattino fino alla mezzanotte. Il terminale del bus presso la Stazione porterà, tramite linee attuali e nuove, l’utenza di città e regione direttamente ai treni.
Tutta l’area della Stazione FFS di Lugano sta affrontando un processo di rinnovamento che è già in atto da qualche anno e che proseguirà con l’apertura della citata galleria e più avanti con l’arrivo della linea Tram. Il progetto è una collaborazione tra FFS, Città di Lugano, e Cantone (progetto approvato dal Gran Consiglio).
Incredibilmente il Consiglio Comunale di Lugano ha bocciato l’adattamento del numero di posteggi alla nuova situazione. Con argomenti di retroguardia una maggioranza (32 contrari, 15 favorevoli e 2 astenuti) ha bocciato questa proposta. Le conseguenze saranno da vedere, certamente questa decisione è contraria a quanto prevede l’accordo tra i partner e rischia di bloccare, o perlomeno ritardare tutto il progetto.
La maggioranza del Consiglio Comunale (Liberali e Lega) mette in difficoltà con decisioni contradittorie il suo Municipio, suo perché composto a maggioranza di elementi degli stessi partiti (Liberali e Lega). Da una parte questo Consiglio Comunale taglia sul moltiplicatore, riducendo le entrate, dall’altra modifica dei progetti che causeranno maggiori costi alla città (si parla di fino a 18 Mio di costi supplementari). Un comportamento schizofrenico.
Sabato scorso 60 mila persone, in maggioranza giovani, in 13 città della Svizzera (1500 a Bellinzona) si sono mobilitate per protestare contro l’inazione di politica e economia verso i gravi problemi causati dal riscaldamento climatico. La decisione del Consiglio Comunale dimostra di nuovo una totale insensibilità verso le questioni ambientali, non contribuendo a ridurre il traffico individuale motorizzato nelle zone urbane e suburbane.
Un consiglio comunale, quello di Lugano, incoerente, insensibile e non collaborativo con il proprio Municipio e con i partner, quale il Cantone e le FFS.