Una serie di incendi hanno distrutto quasi interamente il centro di accoglienza di Moria sull’isola greca di Lesbo, lasciando migliaia di uomini, donne e bambini senza un tetto.

Secondo l’Agenzia ONU per i Rifugiati gli incendi hanno lasciato 11.500 profughi, tra cui 2.200 donne e 4.000 bambini, senza un adeguato riparo.  Nelle ultime notti queste persone, che comprendono bambini molto piccoli, donne incinte, anziani e disabili, hanno dormito all’aperto per le strade, nei campi e sulle spiagge, in condizioni igieniche drammatiche, senza cibo e senza alcuna assitenza medica. È urgente garantire loro il trasferimento in sistemazioni sicure e dignitose.

Accettare la sfida della protezione e dell’accoglienza dei migranti è quanto ha dichiarato Papa Francesco. È necessario innanzitutto “conoscere per comprendere“. Quando si parla di migranti e di sfollati troppo spesso ci si ferma ai numeri. Ma non si tratta di numeri, si tratta di persone! Se le incontriamo arriveremo a conoscerle. E conoscendo le loro storie riusciremo a comprendere. Potremmo comprendere, per esempio, che quella precarietà che abbiamo sperimentato con sofferenza a causa della pandemia è un elemento costante della vita degli sfollati, accanto a disagi molto più gravi.

 

Il gruppo PS e I Verdi di Massagno ha interpellato il comune di Massagno chiedendo all’esecutivo di accogliere sul territorio comunale un numero adeguato di profughi dall’ex campo di Moria. In alternativa, di attivarsi per trovare una soluzione comune con la città di Lugano ed altri comuni limitrofi insieme al governo cantonale.

Leggi tutto