L’ennesimo indecente taglio alberi in quel di Chiasso.

Chiasso, appena gira la testa si accende una motosega. Nelle ultime settimane quello che sta succedendo nella cittadina di Chiasso ricorda purtroppo la grande Lugano. Si pensi solo all’indecente taglio dei maestosi platani del parco in via comacini, alcune settimane fa il cedro quasi secolare davanti alle commerciali e oggi tocca, in sordina come sempre, alla magnolia grandiflora che accoglieva i viaggiatori alla dogana di Ponte Chiasso.

Le scuse son sempre le stesse: era malato, impediva il cantiere, ragioni di sicurezza,… Siamo stufi di sentire queste scuse e queste bugie! Una città come Chiasso non può fregiarsi del logo di “città dell’energia” cambiando le lampadine e poi compiere queste stragi senza annunciarlo anticipatamente. Con questo scritto chiediamo pubblicamente al Municipio di prendere posizione e di rassicurare i cittadini che ulteriori scempi di questo genere non verranno compiuti, intraprendendo i passi necessari anche con le autorità cantonali.           

Non si può semplicemente catalogarla come retorica ecologista hippy anni ’70 ma bisogna rendersi conto del valore del patrimonio botanico del nostro territorio. L’uomo sta diventando sempre più irrispettoso nei confronti dell’ambiente circostante che lo accoglie e questo è un atteggiamento pericoloso che saremo chiamati a pagare.

 

Jessica Bottinelli co-coordinatrice Verdi del Mendrisiotto e presidente della direzione dei Verdi cantonali

Mauro Lancianesi ex. Consigliere comunale I Verdi del Ticino

Elisabetta Bacchetta Correa consigliera comunale US I Verdi

Claudio Schneeberger, consigliere comunale Lega, UDC indipendenti  

Patricia Wasser, consigliera comunale PPD