Immaginate lo straziante grido di un anziano, solo, a terra, nel buio della notte!
Il Municipio di Novazzano desidera adoperarsi per evitare questa tipologia di situazioni.
Occorre soddisfare questi bisogni della popolazione tenendo conto di numerosi fattori, nella fattispecie: il benessere per l’anziano, le finanze del Comune ed altri progetti concorrenti, in primis la ristrutturazione del centro paese.
L’edificazione dei 32 appartamenti di via Casate non mi convince.
Dal profilo della sostenibilità ambientale, questo progetto comprometterebbe un pregevole comparto e sarebbe meno interessane, rispetto alla ristrutturazione del centro.
Dal profilo finanziario, rappresenterebbe un salto nel vuoto con tuta alare, le entrate non coprirebbero i costi e il tutto diverrebbe un peso insostenibile per il nostro comune.
Dal profilo etico, il comune si metterebbe in diretta concorrenza ad armi impari, con chi già ha edificato appartamenti simili a Novazzano o altrove.
Dal profilo delle cure offerte agli ospiti, i nostri anziani meritano il massimo rispetto e le cure di chi, di questo settore è leader, avendo accumulato, grazie alle sue esperienze, quelle competenze specialistiche, che un investimento di una ventina di milioni di franchi, non permette, minimamente, di acquisire.
Personalmente auspico che il Municipio di Novazzano torni sui suoi passi, acquisti il centro paese, posto in vendita dal proprietario, annulli il progetto di via Casate e concentri le proprie forze nella ristrutturazione del nucleo, collaborando con la Società ticinese per l’Arte e la Natura (STAN).
Per i nostri anziani ipotizzo una soluzione a due tappe, in partnership con società specializzate, quindi degli appartamenti protetti siti in centro paese, sino a quando gli ospiti possano mantenere un dato grado di autosufficienza, per poi raggiungere una seconda struttura, quindi altri appartamenti protetti, dove poter beneficiarie di assistenza accresciuta; la disponibilità di questi appartamenti, nella regione, è comunque già oggi data e il Municipio di Novazzano ne è consapevole.
La soluzione proposta verte a raggiungere contemporaneamente più obbiettivi, le cure sarebbero offerte da chi ha l’esperienza per accudire al meglio i nostri cari, dal profilo finanziario essa sarebbe meno onerosa e rischiosa, la popolazione del Comune si ritroverebbe con il centro ristrutturato ed un nuovo polo d’aggregazione intergenerazionale.
Spero che il Municipio e il Consiglio Comunale analizzeranno nel dettaglio questa proposta.

(Articolo pubblicato sul CDT nel 2020 da Filippo Piffaretti – Verdi)