Piano canicola per la Svizzera
L’essenziale in breve
- Le ondate di calore sono sempre più estreme. Mettono in pericolo la salute pubblica, indeboliscono gli ecosistemi, accentuano le disuguaglianze sociali e minacciano la nostra sicurezza alimentare.
- Abbiamo bisogno di un piano per una Svizzera resiliente, dove tutte le persone e l’ambiente siano protetti, anche durante le giornate di canicola.
- Il piano canicola dei Verdi definisce misure volte a rinfrescare le città, a proteggere la salute e a promuovere la giustizia sociale.
- Le ondate di calore sono la conseguenza diretta della crisi climatica. Senza una protezione climatica coerente, la nostra salute e i nostri mezzi di sussistenza sono gravemente minacciati.
Lottate con noi per l’iniziativa per un fondo climatico e per una protezione coerente del clima.
Le nostre richieste
Raffreddare le città e gli agglomerati
- Finanziare le misure comunali: un fondo nazionale per l’adattamento al cambiamento climatico deve mettere a disposizione delle città e dei comuni i mezzi necessari per finanziare misure efficaci di protezione contro il calore.
- Concepire una pianificazione territoriale resiliente al calore: la pianificazione territoriale deve includere requisiti vincolanti in materia di protezione contro il calore a tutti i livelli: è necessaria una base legale.
- Ridurre le superfici impermeabili: la Confederazione deve fissare obiettivi nazionali per ridurre l’impermeabilizzazione dei suoli e rinverdire le superfici. Meno cemento e più verde migliorano in modo duraturo il clima urbano.
- Investire in alberi e acqua: le città hanno bisogno di più alberi, spazi d’acqua e infrastrutture rinfrescanti. Ciò deve essere preso in considerazione nella pianificazione territoriale e urbanistica, con quote di inverdimento vincolanti e il concetto di città-spugna.
- Piano d’azione per gli alberi: entro il 2050, la superficie delle chiome degli alberi nelle zone densamente popolate deve aumentare al 40%. Gli alberi negli spazi pubblici devono essere meglio protetti e meglio pianificati onde evitare abbattimenti inutili.
- Risanamento energetico: il risanamento energetico deve essere promosso in modo mirato.
- Diritto all’ombra negli spazi pubblici: le zone d’attesa alle fermate dei trasporti pubblici e altri luoghi di sosta devono essere ombreggiate.
Proteggere la salute
- Piani d’azione contro il caldo: tutti i Cantoni devono disporre di un piano d’azione contro il caldo. La Confederazione stabilisce a tal fine standard vincolanti e ne assicura il coordinamento a livello nazionale. I piani comprendono chiari livelli di allerta con misure automatiche come zone d’ombra, un approvvigionamento di acqua potabile su tutto il territorio, strategie di comunicazione in caso di ondate di calore e un sostegno mirato ai gruppi vulnerabili.
- Adeguare il diritto di locazione: misure obbligatorie di protezione dal caldo devono essere attuate negli alloggi. In caso di caldo insopportabile, gli inquilini devono avere diritto a una riduzione automatica dell’affitto.
- Preparare il sistema sanitario: gli ospedali, gli studi medici e le strutture di cura devono essere preparati all’aumento delle sollecitazioni legate al caldo, grazie ad adattamenti architettonici, alla prevenzione e a una strategia di decarbonizzazione del settore.
- Proteggere le strutture di cura: la Confederazione deve stabilire norme vincolanti per la protezione dal caldo nelle strutture di cura, che vanno dalla formazione del personale agli adattamenti architettonici, fino all’installazione di sistemi di climatizzazione quando le ristrutturazioni energetiche non sono possibili a breve termine. Tali adeguamenti devono essere sostenuti da fondi federali, ad esempio dal fondo per il clima. Inoltre, le competenze in materia di caldo devono essere integrate in tutte le formazioni mediche e infermieristiche.
- Rendere le scuole resistenti al caldo: anche i bambini devono essere protetti dal caldo nella loro vita scolastica quotidiana. La Confederazione deve quindi porre l’accento sulla competenza in materia di caldo nel campo dell’educazione, con linee guida, schede informative e concetti di formazione. Questi includono raccomandazioni su misure architettoniche, comportamenti di ventilazione, organizzazione flessibile delle lezioni durante le giornate di forte caldo e, se necessario, l’installazione di sistemi di climatizzazione.
- Incoraggiare le ristrutturazioni: La Confederazione concede sussidi per le ristrutturazioni energetiche e le trasformazioni mirate volte a proteggere dal caldo negli istituti sociali e medici. Soluzioni intermedie come la climatizzazione devono essere incoraggiate anche laddove altre misure non sono (ancora) efficaci.
Adattare le condizioni di lavoro
- Ancorare la protezione contro il calore sul luogo di lavoro nella legge: a partire da 26 gradi, i datori di lavoro devono adottare misure per proteggere la salute dei dipendenti, come pause più lunghe, zone ombreggiate, bevande gratuite o orari di lavoro ridotti.
- Interrompere i lavori pesanti in caso di forte calore: a partire da 30 °C e in assenza di ombra permanente, le attività particolarmente pesanti all’aperto devono essere interrotte.
- Obbligo di misurare la temperatura: le imprese devono essere tenute a misurare la temperatura sui luoghi di lavoro e ad adottare automaticamente misure di protezione quando i valori critici vengono superati.
- Nessun pregiudizio legato all’interruzione: le interruzioni di lavoro legate al calore non devono comportare responsabilità per ritardo – la salute prima di tutto!
- Fondo di compensazione per le imprese: un fondo per intemperie deve indennizzare le imprese per le perdite di lavoro legate al calore e garantire la sicurezza della pianificazione.
- Diritto al telelavoro: in caso di calore estremo, il telelavoro deve essere reso possibile, nella misura in cui l’attività lo consente.
Rendere visibile il calore
- Inventario del carico termico in tutta la Svizzera: il carico termico urbano deve essere rilevato in modo sistematico e a livello nazionale per servire da base a misure di protezione mirate.
- Creare una mappa nazionale del calore: i dati sono integrati in una mappa del calore regolarmente aggiornata, che identifica i quartieri particolarmente colpiti.
- Riconoscere il calore come un pericolo naturale: il calore deve essere considerato un pericolo naturale a sé stante ed essere integrato nella mappa dei pericoli naturali della Confederazione.
Proteggere le acque
- Ridurre gli apporti di fosforo: l’inquinamento da fosforo rimane troppo elevato in molti laghi svizzeri, in particolare a causa degli apporti agricoli e delle acque reflue. La Confederazione deve fissare obiettivi di riduzione vincolanti e obbligare i Cantoni ad accelerare il risanamento dei laghi inquinati.
- Sistemi di allerta in caso di canicola: le ondate di calore favoriscono la proliferazione di alghe blu e altri rischi. La popolazione deve essere avvisata tempestivamente grazie a sistemi d’informazione sull’uso delle acque coordinati a livello nazionale.
- Utilizzare l’acqua potabile con parsimonia: il consumo giornaliero di acqua potabile è elevato, ma solo una frazione viene utilizzata per bere. L’uso di acqua piovana o di acque reflue trattate, così come le tecnologie per il risparmio idrico, devono essere incoraggiati in modo mirato..
- Promuovere i corsi d’acqua naturali: la rinaturalizzazione dei fiumi e dei ruscelli, la delimitazione di spazi riservati ai corsi d’acqua e lo smantellamento di argini artificiali garantiscono la biodiversità e la qualità dell’acqua, contribuendo anche a mitigare gli effetti ecologici del calore.
- Distribuire equamente le risorse idriche: è necessaria una strategia nazionale per garantire una ripartizione equa ed efficace dell’acqua tra le famiglie, l’agricoltura, la natura e l’industria.
Rendere l’agricoltura resiliente al clima
- Promuovere le varietà resistenti al calore: bisogna incoraggiare in modo mirato le colture robuste, le varietà resistenti e i metodi di coltivazione che proteggono il suolo e permettono una migliore ritenzione idrica.
- Migliorare la gestione dell’acqua: una strategia nazionale per l’acqua in agricoltura deve garantire una gestione sostenibile dell’acqua.
- Sostenere le aziende agricole: in caso di crisi acute dovute al calore, le aziende agricole devono beneficiare di un aiuto rapido e senza formalità amministrative.
Lottare contro le cause
- Rafforzare il fondo per il clima in modo duraturo: i VERDI chiedono la creazione di un fondo nazionale permanente per il clima. Questo fondo deve fornire ogni anno mezzi sufficienti per la protezione del clima, la transizione energetica, la biodiversità, la protezione dal caldo, la giustizia sociale e la gestione delle conseguenze della crisi climatica. Ciò permetterà di finanziare in modo mirato ciò di cui la popolazione ha urgentemente bisogno: protezione, approvvigionamento e strutture sostenibili.
- Porre fine alle misure di austerità: invece di reagire alla crisi climatica con misure di austerità, è necessario ora investire con coraggio. I tagli di bilancio nella protezione del clima e nelle infrastrutture pubbliche colpiscono in particolare coloro che già soffrono per il caldo, il che non è né sociale né responsabile. Lo Stato deve agire, non risparmiare.