La co-presidente Regula Rytz a Mendrisio

La co-presidente Regula Rytz a Mendrisio

L’Assemblea dei delegati dei Verdi svizzeri riunita sabato 18 ottobre 2014 a Mendrisio ha adottato il Piano d’azione Alp-Transit:

Piano d’azione Alp-Transit: ecco cosa si deve fare

 

Grazie all’iniziativa delle Alpi, la protezione delle nostre montagne è ancorata nella costituzione sin dal 1994. Il successo dell’iniziativa delle Alpi è e rimane una pietra miliare della politica verde dei trasporti.                                                                                        

Secondo il Rapporto sul trasferimento del traffico del 2013[1], la Svizzera non sarà in grado di raggiungere l’obiettivo di un tetto massimo di 650‘000 passaggi di camion su strada attraverso il cuore del nostro territorio entro il 2018/19. Un fallimento imbarazzante, considerati gli investimenti massicci quali la costruzione della nuova ferrovia trasversale alpina (NFTA) e i numerosi incentivi quali la legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina (LTS), la legge sul trasferimento del traffico merci (LTrasf), la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), l’accordo con l’UE sui trasporti terrestri, la legge sul corridoio di 4 metri, il mantenimento della capacità e dei tracciati nella nuova legge sul traffico merci, così come il prolungamento e l’innalzamento del limite di spesa per promuovere il traffico ferroviario di merci attraverso le Alpi.

Il Consiglio federale, invece di moltiplicare gli sforzi per adempiere il mandato costituzionale che gli è stato conferito, abbandona ora la protezione delle Alpi, costruendo una seconda galleria stradale nel Gottardo e rimettendo in questione l’obiettivo di trasferire i trasporti dalla strada alla ferrovia.

Ciò è inaccettabile!

 

I Verdi esigono i seguenti 5 interventi costruttivi per attuare l’iniziativa delle Alpi:

 

1. Evitare i trasporti senza senso

Si prevede che il trasporto merci in Svizzera aumenterà ancora del 45% entro il 2030, superando largamente i limiti della tolleranza ambientale, dei mezzi finanziari per mantenere le infrastrutture e della capacità di sopportazione della popolazione. La necessità di evitare di creare traffico è sempre più urgente ed evidente. L’iniziativa delle Alpi ha istituito ad Altdorf un centro di competenze per un’economia con trasporti efficienti. Questo centro ha lo scopo di analizzare i flussi di merci e individuare possibilità per evitare trasferte e accorciare le distanze. Chiediamo che la Confederazione sostenga l’Istituto di trasporto merci di Altdorf. I trasporti inutili, inoltre, possono essere scongiurati anche rafforzando l’economia regionale nell’ambito dell’economia verde e dell’iniziativa Cibo Giusto, poiché favoriscono la produzione locale.

 

2. Introdurre finalmente la borsa dei transiti alpini

Il Consiglio federale deve impegnarsi seriamente per introdurre la borsa di transiti alpini su tutto l’arco alpino. Questo strumento di economia di mercato aumenta l’efficienza tramite la leva del prezzo, evita i trasporti a vuoto e insensati, e distribuisce una risorsa limitata (la capacità stradale e la capacità di sopportazione delle Alpi) in maniera equa. Secondo la svizzera Astrid Epiney, esperta di diritto europeo, la borsa di transiti alpini è compatibile con la legge europea. Quindi l’accordo con l’UE sui trasporti può essere adeguato di conseguenza. Invece la proposta del Consiglio federale del modello “TOLL+” non è un’opzione accettabile per la Svizzera. Anziché trasferire le merci su rotaia, con “TOLL+” sarebbero i camion a trasferirsi dai passi alpini austriaci direttamente sulle strade svizzere.

 

3. Adeguare finalmente la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP)

Il Consiglio federale deve immediatamente fissare il tasso massimo della TTPCP a 325 franchi, come consentito dall’accordo con l’EU sui trasporti terrestri. Il Parlamento ha fatto questa richiesta più e più volte.

 

4. Sostenere l’innovazione tecnica e logistica

   La percentuale di trasferimento dalla strada alla ferrovia deve essere migliorata (oggi è circa 60%).

   Accelerare le procedure di sdoganamento delle merci per aumentare l’attrattiva della rotaia. I processi attuali devono essere analizzati e migliorati.

   Modernizzare i vagoni merci e migliorare la logistica. Cioè, in concreto, aumentare il volume utile dei vagoni merci. Adattare la linea ferroviaria a dei treni merci più lunghi e più pesanti. Rendere il traffico di merci più efficiente, migliorando la circolazione dei treni e innovando secondo l’esempio dei treni navetta per il trasporto merci. La Confederazione deve agire in modo da rendere concorrenziali queste innovazioni pionieristiche.

 

5. Fare pressione sull’Italia affinché sviluppi i suoi porti marittimi

Il porto di Rotterdam prevede un raddoppio del trasporto internazionale di merci entro il 2050. Tutto quello che arriva in un porto dovrà poi venir trasportato attraverso l’Europa fino a destinazione. La Confederazione deve fornire i dati relativi al volume di traffico internazionale che arriva nei porti nordeuropei e transita attraverso le Alpi, in provenienza o in direzione dell’Italia, e deve altresì indicare i mezzi per evitare questa assurdità.

 

I Verdi continueranno a impegnarsi con tutte le forze per promuovere l’applicazione di questi 5 interventi costruttivi del piano d’azione “Alp-Transit” e per raccogliere celermente le 5’000 firme promesse per il referendum contro la seconda galleria stradale attraverso il massiccio del San Gottardo.

 

Risoluzione adottata dall’assemblea dei delegati riunita a Mendrisio, il 18 ottobre 2014.

 

 

[1] Rapporto sul trasferimento del traffico (luglio 2011 – giugno 2013), DATEC, Nov. 2013