
Prevenzione e inclusione non si negoziano
I Verdi esprimono forte preoccupazione per la posizione assunta dal Consiglio di Stato in merito al progetto “Sono unica/o e preziosa/o!”, proposto dalla Fondazione Aspi – che si occupa di prevenire il maltrattamento e l’abuso sessuale sui bambini da 0 a 18 anni – in collaborazione con la Sezione delle scuole comunali. Rendere facoltativo questo percorso rischia di indebolire profondamente un intervento prezioso per la prevenzione degli abusi e la promozione della salute e del benessere infantile.
La scuola pubblica ha il dovere di garantire un’educazione accessibile, scientificamente fondata e inclusiva. Non può diventare ostaggio di infondate paure ideologiche o di visioni personali che ostacolano l’apprendimento di strumenti fondamentali per la crescita e la protezione delle nuove generazioni. In tal senso, se il Consiglio di Stato cede alla paura, la scuola non deve farlo. Il percorso proposto da Aspi è pensato per aiutare bambine e bambini a riconoscere i propri confini, a dire di no, a chiedere aiuto: valori essenziali in una società che voglia davvero prendersi cura delle persone più vulnerabili.
È altresì grave e indicativo che alcune polemiche si siano concentrate sull’educazione all’ identità di genere. Farlo in modo rispettoso e adeguato all’età non è pericoloso, è necessario. Far finta che le diverse realtà in questo ambito non esistano significa alimentare lo stigma, l’isolamento e l’invisibilità di chi vive esperienze diverse da quelle considerate “normali” da una parte della società. La diversità non è una minaccia, è una ricchezza che la scuola ha il compito di accogliere e valorizzare ma soprattutto rispettare.
Permettere che singole persone decidano a quali contenuti i propri figli debbano essere esposti in un contesto educativo pubblico apre un precedente pericoloso. L’obiezione selettiva rischia di compromettere l’integrità stessa dell’educazione, trasformandola in un patchwork di convinzioni individuali anziché in un progetto collettivo basato su diritti e responsabilità comuni.
In una fase storica in cui la prevenzione degli abusi, il rispetto delle differenze e la promozione della salute mentale sono più urgenti che mai, ciò di cui abbiamo bisogno è lungimiranza educativa, non retromarce che ostacolano la tematizzazione a scuola e nella società degli abusi, ritardandone quindi la prevenzione. La paura di parlare non protegge i bambini e le bambine: li rende più soli. I Verdi sostengono con convinzione il progetto “Sono unica/o e preziosa/o!” nella sua forma completa e invitano le istituzioni a difendere con chiarezza la centralità della scuola pubblica come luogo di inclusione, prevenzione e diritti per tutte e tutti.
Verdi del Ticino