“Il “No” all’ampliamento delle autostrade è un successo storico nella politica della mobilità. Ed è un successo verde! Grazie al nostro impegno di lunga data per una mobilità più ecologica ed efficiente, siamo riusciti a convincere la popolazione che il futuro della mobilità non passa attraverso il cemento ma attraverso una mobilità rispettosa del clima e una mobilità combinata che tenga conto delle peculiarità regionali.” Ne è convinta Greta Gysin, Consigliera nazionale Verdi Ticino.

Dopo il successo della legge sul clima e della legge sulle energie rinnovabili, respingendo il progetto di ampliamento delle autostrade, le forze ecologiste con il voto odierno hanno ottenuto una nuova conferma. “Come Verdi siamo estremamente soddisfatti e questo risultato segna una svolta nella politica della mobilità”, continua la consigliera nazionale “da sempre ci impegniamo per una mobilità a favore della popolazione e della sua qualità di vita”.

Questo risultato dimostra che la popolazione si aspetta dalle autorità progetti di mobilità che guardano al futuro con città e periferie ancora meglio servite dai trasporti pubblici, con soluzioni di mobilità combinata, adeguata ai diversi contesti anche nelle periferie, con piste ciclabili all’altezza del loro compito. Le autostrade esistenti devono essere risanate e in particolare dotarsi di protezioni contro il rumore.

Per le Verdi e i Verdi questi fondi per le strade devono servire alla protezione del clima: «Come noto il traffico è uno dei principali responsabili delle emissioni di CO2 e ha un ruolo diretto nel riscaldamento globale, con conseguenze come il caldo, la siccità e le inondazioni sempre più importanti. Bisogna investire nella protezione contro le conseguenze del riscaldamento climatico e per ripararne i danni, in particolare nelle regioni di montagna colpite, senza campare scuse come sta facendo il Consiglio Federale misurando i fondi per la ricostruzione della Valle Maggia», ha aggiunto la vicepesidente del partito a livello svizzero Samantha Bourgoin.

Facciamo anche l’esempio del Mendrisiotto che come Ticino si è schierato per il NO. Cittadine e cittadini sanno che allargare le autostrade comporterà inevitabilmente un aumento del traffico nei centri e un peggioramento dell’aria. In questa regione anche i Comuni lo hanno detto: no alla terza corsia POLUME, no alla corsia dei TIR ma la Confederazione tira dritto e vuol procedere ugualmente con un progetto superato dagli eventi. Il Consiglio Federale mostra di non essere allineato ai bisogni della popolazione.

Per una migliore protezione degli inquilini

Per quanto riguarda la riforma del diritto di locazione, il partito è soddisfatto del rifiuto di qualsiasi indebolimento dei diritti degli inquilini. Questo doppio “no” è una sconfitta per il lobbismo immobiliare che ha mosso le sue pedine cercando solo di arricchirsi a scapito degli inquilini, facilitando gli sfratti e intromettendosi nelle sublocazioni . “Il Parlamento deve fermarsi e respingere ogni proposta che aumenti arbitrariamente gli affitti e riduca i diritti degli inquilini”, ha ribadito Marco Noi, co-coordinatore Verdi Ticino.

EFAS, un sì che preoccupa

Infine, il partito esprime preoccupazione per l’approvazione della riforma EFAS. Nonostante le promesse di semplificare il sistema sanitario, l’EFAS conferisce un potere eccessivo alle casse malati, riducendo il controllo democratico e aumentando la centralizzazione delle risorse. Inoltre, la riforma non affronta le problematiche strutturali e potrebbe peggiorare le condizioni di lavoro del personale sanitario, già sotto pressione. Sarà essenziale monitorare attentamente che il finanziamento a carico degli assicurati non aumenti, mentre si prosegue con una vera riforma del sistema sanitario, che preveda una cassa malati unica con premi in base al reddito.