Iniziativa Servizio Civico

Verdi Svizzera e Verdi del Ticino esprimono soddisfazione per il netto rifiuto dell’iniziativa Servizio civico, un risultato che dimostra che l’elettorato non vuole un servizio militare obbligatorio, né per gli uomini né per le donne.

Questo voto rappresenta un chiaro rifiuto di un’ulteriore militarizzazione e di una politica di sicurezza svizzera incentrata esclusivamente sull’esercito. Dimostra che la Svizzera non è disposta, con il pretesto dell’uguaglianza, a obbligare un numero maggiore di persone a prestare servizio militare. Per questo motivo come Verdi vogliamo impedire l’introduzione di una giornata informativa militare obbligatoria per le donne prevista dal Consiglio federale.

Un No femminista contro la falsa uguaglianza

Il “no” all’iniziativa è anche un “no” femminista, perché l’iniziativa distorce il concetto di parità: mentre le donne continuano a svolgere la maggior parte del lavoro di cura non retribuito, l’iniziativa non affronta le reali disuguaglianze.

“Le donne già contribuiscono in maniera essenziale e decisiva al funzionamento della nostra società prestando un’enorme mole di lavoro non retribuito. Questa iniziativa non sarebbe stata un passo verso la parità di genere, ma un aggravio del carico che già oggi grava sulle donne” commenta Greta Gysin, consigliera nazionale di Verdi del Ticino.

Occorre garantire la parità salariale, una distribuzione moderna dei ruoli e un lavoro di cura equamente ripartito. A tal fine è necessaria l’iniziativa per un congedo familiare, lanciata anche da Verdi Svizzera.

Riconoscere l’impegno civico reale

Lo spirito civico non può essere imposto attraverso una sua istituzionalizzazione obbligatoria. Ciò che rende forte la nostra società non è la coercizione, ma il maggiore riconoscimento del lavoro di assistenza e di volontariato, già oggi svolto da quasi la metà della popolazione svizzera.

Il dibattito ha dimostrato quanto sia importante l’impegno personale per la società, un ruolo oggi svolto efficacemente dal servizio civile (come negli asili nido, nelle case di riposo, negli ospedali). È pertanto fondamentale porre fine agli attacchi della destra contro il servizio civile. Come Verdi sosteniamo quindi il referendum delle Giovani Verdi e di Civiva contro lo smantellamento del servizio civile. Spetta ora ai promotori e alle promotrici dell’iniziativa Servizio civico dare il loro contributo in questo senso, se prendono sul serio il loro impegno a favore del servizio alla società.

 

Iniziativa Per Il Futuro

Verdi Svizzera e Verdi del Ticino esprimono rammarico per il no all’iniziativa per il futuro. La campagna milionaria del fronte del “no” è riuscita a impedire un dibattito serio sulla necessità di un’imposta di successione. Ciò evidenzia il peso sproporzionato che una minoranza di privilegiati può esercitare sulla formazione dell’opinione pubblica, rappresentando una seria sfida per la democrazia.

Mancato contributo dei maggiori responsabili della crisi climatica

L’esito della votazione mantiene l’attuale ingiustizia fiscale in relazione alla crisi climatica.

“La Svizzera ha sottoscritto gli accordi di Parigi ma non sta facendo abbastanza per la crisi climatica, come sancito anche dalla Corte europea dei diritti umani. Con la bocciatura di quest’iniziativa i super ricchi, cioè i maggiori responsabili del cambiamento climatico, continueranno a non pagare la loro parte per la svolta energetica, scaricando le conseguenze sulle generazioni future” commenta Gianna Bonina, membra di comitato delle Giovani Verdi del Ticino.

Continua la lotta contro le disuguaglianze

L’introduzione di un’imposta di successione rimane indispensabile per contrastare le crescenti disuguaglianze e per garantire le pari opportunità, specialmente considerando i 100 miliardi di franchi ereditati ogni anno. Come Verdi continueremo a impegnarci per contrastare le disparità in Svizzera.

Nonostante il risultato, il dibattito sull’imposta di successione non è concluso. Le critiche al modello proposto dall’iniziativa hanno comunque messo in luce la necessità di un’imposta di successione federale. Per questo motivo come Verdi Svizzera presenteremo in Parlamento una mozione a favore di un’imposta di successione moderata.

Infine ci rammarichiamo che il dibattito si sia concentrato quasi esclusivamente sull’imposta di successione. Il campo borghese ha ancora una volta deliberatamente evitato la questione climatica. Il finanziamento della protezione del clima rimane tuttavia irrisolto. L’Iniziativa per un fondo per il clima in votazione il prossimo 8 marzo, che propone un finanziamento solidale, è ora più necessaria che mai.