“Non c’è normalità alla quale ritornare quando quello che abbiamo reso normale ieri ci ha condotto a quel che abbiamo oggi. Il problema che affrontiamo non è solo il capitalismo in sé, ma anche il capitalismo in me.”
Da “Covid-19, non torniamo alla normalità. La normalità è il problema.” di Angel Luis Lara, sociologo, docente alla State University di New York
MENO INQUINAMENTO, PIÙ QUALITÀ DI VITA MENO SPRECO, PIÙ EFFICIENZA MENO CEMENTO, PIÙ CONSERVAZIONE MENO SOLITUDINE, PIÙ SOLIDARIETÀ MENO CONSUMO, PIÙ CONDIVISIONE
PAC – Sono padre di tre figli piccoli con Nurys mamma a tempo pieno e la nostra cagnolina Opal da poco arrivata in famiglia. Viviamo nel tranquillo paesino di Corticiasca…
Cresciuto in Capriasca dopo le scuole dell’obbligo mi sono formato come selvicoltore, per poi specializzarmi nel campo dell’arboricoltura.
Tutt’ora lavoro per la città di Lugano occupandomi esclusivamente della cura degli alberi ornamentali.
Mantenere il verde in un territorio antropizzato è una sfida che mi rende particolarmente sensibile all’ambiente e allo sviluppo territoriale. Come nel mio lavoro di fronte agli alberi, osservando accuratamente tutti gli aspetti e ascoltando, vorrei promuovere idee e sostenere progetti sia a livello sociale, ambientale ed economico, sostenibili sotto ogni profilo pensando al futuro dei prossimi. La mia frase preferita è:
Gli alberi non dicono le bugie.
Isabelle “Isa” De Luca
Verdi, 1966, Cagiallo, Municipio e CC
Architetto, docente e madre di tre figli, abito a Cagiallo dal 2000. Ideatrice del Pedibus, credo fermamente nella necessità di vivere più lentamente e localmente…
Mi sta a cuore la qualità di vita nel nostro Comune, fatta di senso di comunità, di rispetto reciproco e per l’ambiente, di utilizzo parsimonioso del territorio e di salute. Con piccoli gesti di quotidiana sostenibilità contribuiamo tutti al benessere di oggi e di domani, e in maggior misura con una politica condotta con scienza e coscienza per cui sono pronta ad impegnarmi.
Medico oncologo e ricercatore – Sono tornato in Capriasca dopo 20 anni vissuti tra Losanna e Ginevra dove ho studiato e lavorato come medico e capo clinica in oncologia medica…
Ora lavoro a tempo parziale per la Fondazione Hospice Ticino che si occupa di consulenza in cure palliative a domicilio. Parte del mio tempo è anche destinata alla ricerca sugli effetti preventivi del digiuno. Ho militato durante i miei studi pre-universitari, in diversi gruppi apartitici per difendere i valori di sostenibilità ecologica e giusta ripartizione della ricchezza. Porto le mie competenze nell’affrontare situazioni complesse come contributo alla terra a cui sento appartenere.
Madre di famiglia, vivo a Bidogno, sono attrice e accanto al lavoro di teatrante mi occupo di un gregge di capre. Mi impegno a vivere in modo sostenibile…
Appoggio una politica che promuove e favorisce un’economia rispettosa dell’ambiente, unica garanzia per chi verrà dopo di noi.
Sono attiva nel Comitato di Quartiere, mi interesso alla realtà del paese in cui abito e ritengo importante mantenere vivi i nuclei discosti.
Una decisione costruttiva per un territorio viene presa considerando e rispettando il suo passato, il suo presente ed il suo futuro. Credo che le buone idee nascano dall’incontro e l’ascolto fra persone diverse tra loro per età, per genere, per provenienza e per ideologia.
“Chi dice ‘impossibile’ non deve dirlo a chi lo sta facendo”, Albert Einstein –
casalinga ecocentrica con talenti e forza di volontà; luce bianca; e ascolto gli animali
Daiano “Dacio” Lazzarotto
Verdi, 1980, Sala Capriasca, Municipio e CC
Vivo a Sala Capriasca, lavoro come montatore video e videomaker.
Amo viaggiare e immergermi nelle culture che incontro, osservarle per cogliere nuove idee che possano, anche con piccoli accorgimenti miglioare la vita…
…nel nostro Comune, nel rispetto di tutti gli esseri senzienti.
Credo che la Capriasca sia un territorio ricco sotto molti aspetti: natura, sole, nuclei, cultura, sport e socialità; vorrei che in futuro possa essere di esempio in tutti gli ambiti, nel rispetto dell’equilibrio tra natura e umanità.
“Se potessimo vedere chiaramente il miracolo di un fiore, la nostra vita cambierebbe.” (S.G. Buddha)
“Fischia il vento e infuria la bufera,
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell’avvenir”
Testo della prima strofa di una canzone della Resistenza, composta da Felice Crescione giovane medico, morto da partigiano nel 1944.
Tina Olt
Verdi, 1986, Campestro, Municipio e CC
Lavoro a scuola come operatrice pedagogica per l’integrazione e interprete di lingua dei segni. Abito a Campestro e mi candido perché vorrei che il nostro Comune diventi un esempio di svolta ecologica e gestione…
…virtuosa e rispettosa per il bene di tutti e dell’ambiente.
Psicoterapeuta, artista ed arte terapeuta, ho un atelier a Tesserete. Dopo gli studi in Italia e Francia ho scelto di vivere a Corticiasca, dove, circondata dal silenzio e dalla natura posso approfondire la mia ricerca…
…sui linguaggi espressivi a scopo terapeutico. Ho lavorato per anni in ambito educativo, sociale e sanitario, con la creatività quale leva di sviluppo individuale e collettivo, risorsa pulita a costo zero.
Brian Quinn
PAC; 1981, Bigorio, CC
Sono cresciuto a Dino in una famiglia neorurale, oggi vivo a Bigorio. Ho studiato ad Amsterdam e New York per diventare musicista. La mia professione mi permette di acquisire molte altre facoltà…
Decelerazione, decrescita, decentralizzazione, condivisione sono i concetti che guidano le mie scelte.
Marco Rudin
Verdi, 1961, Cagiallo, Municipio e CC
Lavoro come ingegnere informatico e sono in politica dal 2005; dal 2008 al 2013 anche in Consiglio Comunale. Sono attivo nei Verdi del Ticino e nei Verdi Svizzeri dove mi impegno per la salute, l’ambiente, più giustizia sociale e…
…una medicina indipendente dall’industria. Cresciuto a Cagiallo, sono vedovo e padre di un figlio e due figlie giovani adulti.
Il mio impegno per la Capriasca è per:
Favorire posti di lavoro locali, sostenibili e durevoli nell’economia circolare (Green New Deal) p.es. con lo stoccaggio di energia rinnovabile (wind-to-gas, fuel-cell, idrogeno compresso, idrogeno a bassa pressione, carburanti sintetici rinnovabili). Diventare energeticamente autonomi e addirittura commerciare con l’energia rinnovabile in esubero, creare comunità di autoconsumo elettrico e proporre isole autonome comunali o regionali indipendenti.
Favorire posti di lavoro con orti comunali, uno in ogni località del Comune per ottenere una vita più sociale e più sana. Favorire comunità di autoconsumo alimentare bio, biodinamico, da permacultura (che comprende la permacoltura) e bio-demeter, senza sostanze critiche, con ulteriori sovvenzioni mirate e in collaborazione con la ConProBio del Piano di Magadino e altri attori.
Favorire posti di lavoro organizzando comunità abitative assistite e cooperative abitative.
La protezione incisiva dell’ambiente e della salute dal livello comunale al livello globale. Per un’ambiente più naturale senza inquinamento dell’aria, acqua e suolo, senza inquinamento elettromagnetico (alternative: fibra ottica e comunicazione Li-Fi con luce bianca o infrarossi), senza inquinamento luminoso. Per la moderazione drastica del traffico e messa in sicurezza di pedoni anziani e giovani, carrozzelle, carretti a mano, bici e loro rimorchi su tutto il territorio.
Non abbassare il moltiplicatore con la scusa dell’avvento della tassa causale. La tassa causale (rifiuti, acqua, fognatura, posteggi) la paga il povero ed il ricco allo stesso modo. L’aumento della tassa causale e l’abbassamento contemporaneo del moltiplicatore anche solo di 2 punti equivale a travasare soldi dal povero al ricco. Lo vogliamo veramente? O non sarebbe meglio travasare soldi dal ricco al povero per diminuire la forbice, aumentare i servizi alla popolazione e gli aiuti sociali tanto necessari in tempo di crisi, creare servizi soprattutto in periferia (punti d’incontro gestiti e presidiati senza obbligo di consumo, distribuzione gratuita di pasti caldi d’inverno, sedi per associazioni, negozi alimentari, sportelli postali, e, dove possibile, grazie alla modifica della relativa legge nel 2019 , aule per asilo e scuola elementare nei paesi periferici per evitare lo spopolamento delle valli e per evitare agli allievi trasporti troppo lunghi e complicati per le mamme), avviare progetti nuovi e vecchi procrastinati da troppi decenni (canalizzazioni e condotte dell’acqua potabile vetuste), e non sarebbe meglio diminuire il debito? Ricordo che il debito e la gestione della piscina ci costa circa 10 punti di moltiplicatore ogni anno e nessuno aveva fatto un cip.