
Verdi e Indipendenti, Lista n. 3
Per vivere meglio nella nostra Locarno
Ci siamo messi in gioco, con una lista per il Municipio e una per il Consiglio Comunale, per contribuire al cambiamento verso una Locarno più bella, accogliente e sostenibile. Una città attenta ai suoi bambini, giovani, e anziani. Che sappia coinvolgerli, ascoltarli, prendersene cura. Che sia più generosa con gli spazi verdi, i viali alberati, i luoghi di incontro all’aperto per riposare, giocare, coltivare. Che valorizzi i suoi commerci, i suoi mercati, le sue piazze. Una Locarno coraggiosa, capace di prendere per mano chi sta soffrendo della crisi. Che sappia cogliere l’emergenza climatica come un’oppotunità per farci vivere meglio nella nostra Locarno. Per farlo abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra fiducia, perché solo con il vostro voto possiamo essere presenti dove si prendono le decisioni e, insieme, prenderci cura della nostra casa, la nostra città.
Il nostro programma:
PDF – SINTESI oppure PDF – COMPLETO
Il giornalino di Locarno

Candidati al Municipio

Marko Antunovic
1 Municipio / 2 Consiglio comunalePer chi non mi conoscesse, mi chiamo Marko Antunovic, sono nato in Bosnia nel 1983, ho una laurea in economia conseguita alla SUPSI. Sono membro di comitato dei Verdi del Locarnese e consigliere comunale in carica. Quella che si sta concludendo è stata la mia seconda …
…legislatura nel Consiglio Comunale della mia Locarno, la città che mi ha accolto quando ero bambino. Per le elezioni comunali di questo aprile ho deciso di correre anche per il Municipio. Non ci sono rappresentanti dei Verdi nel nostro Esecutivo attuale e sono convinto che essi vi porterebbero una maggiore sensibilità per l’ambiente e per la qualità di vita di tutti gli abitanti della nostra città.
Rappresento i Verdi, perché è mia ferrea convinzione che si debba trovare un mondo più sostenibile, sotto tutti i punti di vista, per gestire la città. Da quando siedo in Consiglio Comunale mi sono impegnato con vari atti parlamentari a sostegno di iniziative che andavano proprio in questo senso.
Ho due figlie e desidero battermi per lasciare loro e a tutti i giovani un mondo migliore, più vivibile e più rispettoso dell’ambiente di quello attuale. Sono convinto che il futuro è nelle nostre mani e che la soluzione ai problemi di sostenibilità vada ricercata per cominciare all’interno di noi stessi, poiché la nostra società in fondo altro non è, che somma delle nostre azioni individuali. Proprio per questo ritengo necessario sensibilizzare i cittadini sulle relazioni tra noi e la nostra fragile casa chiamata Terra. Il nostro sistema economico e sociale deve rimettere al suo centro l’uomo e la sua coscienza. Ognuno di noi deve rendersi conto che non è solo responsabile di quel che succede nelle sue quattro mura, ma che il nostro stile di vita personale e il nostro stile di vita in quanto società, impatta anche sull’ambiente che ci circonda e sull’intero pianeta. Ecco perché dobbiamo prenderci cura dell’ambiente
Aspiro a una Locarno migliore, una Locarno più sensibile, più ecologica, più verde, in cui è più bello vivere. Il potenziale c’è, occorre solo che noi Locarnesi ne prendiamo coscienza. Ecco perché mi metto a disposizione dei cittadini della città che mi ha accolto da piccolo e che mi ha dato tutto. Con il mio impegno politico nel Municipio di Locarno intendo restituire loro quel che ho ricevuto e donarlo anche alle giovani generazioni.
Per vivere meglio nella nostra Locarno è importante cambiare
Di fronte a un’economia che ha prodotto tanti squilibri, povertà, disagi, disfunzioni e soprattutto un ecosistema ferito, malato, e che ha un impellente bisogno di attenzioni e di cura, sempre più spesso ci rendiamo conto che occorre cambiare. Ma come farlo?
PROPONENDO UN NUOVO TIPO DI ECONOMIA, CHE ABBIA COME MOTORE IL BENESSERE DI TUTTI.
È infatti arrivato il momento di optare per un’economia sostenibile, ossia un’economia circolare, che faccia un uso parsimonioso delle materie prime, che non produca rifiuti ma che li ricicli, che non inquini, insomma un’economia che sia ecosostenibile. Non possiamo più permetterci l’economia della crescita infinita, l’economia dell’usa e getta, quella dell’obsolescenza programmata, quella che se inquina chi se ne frega, basta che l’inquinamento abbia luogo altrove. Quella di cui abbiamo bisogno è un’economia che faccia sì che l’uomo sia artefice del suo destino, che ribalti il principio ormai superato del profitto a qualsiasi costo.
Come? Noi Verdi del Locarnese e io come candidato dei Verdi al Municipio, promuoviamo un’economia circolare, un’economia che tenga conto dei bisogni di tutti e in particolare anche dei produttori locali, un’economia al servizio della gente e che metta al centro il benessere non solo delle persone, ma anche dell’ambiente, mantenendo in circolo i prodotti più a lungo possibile.
Puntiamo su una gestione oculata delle finanze pubbliche, ben consapevoli che esse non sono infinite e che vanno usate al meglio, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale, e intendiamo introdurre il cosiddetto “bilancio ambientale”, un bilancio che permetta di misurare l’impatto dei nostri comportamenti, dei nostri investimenti e della spesa pubblica in generale sull’ambiente della nostra città.
In concreto proponiamo di spingere la città di Locarno a investire maggiormente nella transizione ecologica ed energetica, per trasformarla, da una società disfunzionale e che inquina, in una rispettosa delle risorse e dei bisogni del pianeta. Intendiamo ad esempio cambiare il modello di assegnazione degli appalti pubblici, per favorire le imprese che lavorano in modo ecosostenibile, incoraggiando così tutte le aziende cittadine a orientarsi verso politiche più rispettose dell’ambiente.
Vogliamo una Locarno più vicina alla sua popolazione, al suo benessere, all’ascolto delle sue necessità. Vogliamo più attenzione alle esigenze della mobilità locale, dei suoi commerci e ristori, degli spazi pedonali e aggregativi. Questo è il punto di partenza per vivere meglio nella nostra Locarno.
Vi piacciono le nostre idee? Votateci e aiutateci a realizzarle!
Marko Antunovic

Morena Cirulli Longhi
2 Municipio / 8 Consiglio comunaleSono nata a Locarno il 7 aprile 1975. Cresciuta a Locarno e più precisamente nel quartiere delle Gerre di Sotto. Dopo le scuole dell’obbligo ho svolto l’apprendistato di commercio alle dipendenze del Municipio di Locarno, dove vi ho lavorato per ulteriori 7 anni. Ho poi…
Sono nata a Locarno il 7 aprile 1975. Cresciuta a Locarno e più precisamente nel quartiere delle Gerre di Sotto. Dopo le scuole dell’obbligo ho svolto l’apprendistato di commercio alle dipendenze del Municipio di Locarno, dove vi ho lavorato per ulteriori 7 anni. Ho poi ripreso gli studi ottenendo nel 2006 il diploma di “Economista Aziendale SUP”. Dopo un’esperienza di volontariato in Africa, ho lavorato in ambito bancario per dieci anni. Sposata e con due figli in età scolastica, mi occupo ora della famiglia e svolgo più attività di volontariato. La Locarno che vorrei è una Locarno vissuta da persone consapevoli del potere che hanno di cambiare le cose e invertire, o almeno deviare, quanto sta accadendo alla Terra. Impossibile non sbagliare, ma se noi tutti avessimo una maggiore consapevolezza di quanto le nostre decisioni pesino sul nostro unico pianeta, potremmo esserci tutti d’aiuto. Non possiamo più pensare che il contributo del singolo sia irrilevante, che sia una semplice goccia nel mare. Il mare è fatto di gocce. Ma per giungere a tale consapevolezza occorre “fare”, agire, ci vuole un maggiore coinvolgimento della popolazione. Sensibilizzare i bambini nelle scuole lasciando loro spazi verdi, boschi dove possano fare laboratori di studio tutto l’anno (detta scuola nel bosco) a stretto contatto con la natura, imparando a prendersene cura e rispettarla. Sensibilizzare i giovani e meno giovani, dando loro spazi all’aperto appositi per lo sport, per il relax, per la contemplazione. Un contatto stretto con la natura che tanto ha da offrire se rispettata. Una Locarno con più alberi, essenziali per immagazzinare quantità di anidride carbonica. La nostra Città, volta a coinvolgere i suoi abitanti nell’evitare il più possibile gli sprechi e a consumare più cibi di origine vegetale a discapito di quelli animale.
La Locarno che vorrei
Una Locarno con più spazi verdi, spazi per tutti, dove potersi sedere per contemplare la natura, la quiete, staccare dallo stress, riossigenare “mente” e polmoni, godere della frescura, lasciando intanto i bambini familiarizzare con la natura, perché solo stando a stretto contatto con essa si impara ad averne cura e rispetto. Una Locarno con più alberi, più bosco, un intero ecosistema dove vivono diversi insetti, uccelli, funghi e altro ancora. Più alberi, quest’ultimi tanto importanti perché catturano grandi quantità di anidride carbonica. Una Locarno dove le sue scuole comunali siano rivolte ad un’educazione ambientale impartita direttamente in questi preziosi spazi, zone che permettano laboratri all’aperto, senza mura, inserendo così nei programmi scolastici lo studio del e nel bosco, tutto l’anno. Una Locarno con le mense scolastiche che si servono di prodotti BIO, locali e di stagione, con una maggiore sensibilità allo spreco alimentare, perché quanto non consumato e gettato ha un impatto ambientale notevole, oltre ad essere questione etica. La sensibilità allo spreco impartita a più livelli, che non sia rivolta esclusivamente alle mense, ma alla popolazione tutta. Una Locarno consapevole di quanto ruoti attorno al tema del cibo; spreco ma non solo, alimenti di origine animale che se consumati in abbondanza si ripercuotono sul bilancio ambientale oltre che sulla salute. Una Locarno che promuove un’alimentazione più ricca di vegetali e un uso più parsimonioso di derivati animali.
Zanzara : più fastidiosa di te non c’è!
Oltre ad essere l’insetto più fastidioso al mondo, la zanzara si è aggiudicata il titolo di animale più letale al mondo. Ben 830’000 esseri umani sono stati uccisi dalle zanzare nel 2015. Questo non alle nostre latitudini ma di fatto la zanzara è e rimane un insetto sgradevole, irritante ed estremamente molesto. Da qualche anno si sono insediate nel nostro territorio in grandi quantità le zanzare tigri. Tante al punto di voler rinunciare a godere del giardino, delle passeggiate serali, delle grigliate e dei parchi giochi. Meglio tapparsi in casa perché uscire dopo le 17 equivale a prendersi a schiaffi nell’intento di ammazzare le nemiche che si posano sulla pelle. E allora che fare? Rinunciare alla gioia di godere le calde sere d’estate? No. Esempio lampante di lotta alla zanzara tigre è il quartiere delle Gerre di Sotto del comune di Locarno dove un gruppo di circa trenta volontari sfida da qualche anno l’insetto a colpi di granulato. Con l’accordo e la collaborazione del comune di Locarno che mette a disposizione il granulato agli abitanti e ai volontari, quest’ultimi fanno la ronda, settimanalmente da aprile ad ottobre, per gettare nei tombini, nei pluviali e in qualsiasi altro posto dove ristagni un po’ di acqua, i granuli non chimici ma letali per le larve delle zanzare. Anche il singolo può usufruire gratuitamente di questa soluzione messa a disposizione dalla città per trattare le proprietà private. Una collaborazione vincente quella tra comune di Locarno e residenti del quartiere. Stando a controlli Cantonali, le Gerre di Sotto hanno ridotto dell’ottanta percento il numero di zanzare tigri e gli abitanti sono tornati così a gioire delle serate estive. Un esempio notevole quello delle Gerre di Sotto che con questa iniziativa non lascia il compito esclusivamente al Comune di debellare l’insetto ma si prendere in parte carico di affrontare il problema sensibilizzando così gli abitanti e rendendoli attenti che lasciare inutilmente acqua stagnante equivale a creare il perfetto habitat per la zanzara. Tutti vogliamo vedere i bambini giocare indisturbati nei parchi, oppure grigliare in compagnia degli amici e non delle zanzare e ancora dedicarci al nostro orto senza fare i conti con il ronzio insistente del minuscolo insetto. Quest’azione di lotta alla zanzara vuol essere di buon esempio per tutto il resto dei comuni, perché si sa: la zanzara non conosce confini.

Fiorenzo Cotti
3 Municipio / 9 Consiglio comunaleSono avvocato, specializzato in diritto edilizio civile e amministrativo (che è anche pianificazione del territorio, protezione del paesaggio e dell’ambiente). Ho conseguito pure il diploma di mediatore. Vorrei che Locarno e il Ticino recuperassero il tempo perso negli…
…ultimi decenni. La pianificazione è lenta. Siamo un cantone ripiegato su se stesso. Diamo un’occhiata a quanto hanno realizzato molti comuni d’oltre Gottardo: la città sono state valorizzate (mobilità lenta, trasporti pubblici diffusi, viali alberati e aree di svago). Ma per poter (ri)pianificare il territorio Locarno deve assolutamente bloccare l’attività edilizia. Forse è ora di smetterla di affermare che a Locarno tutto va bene o comunque si sta meglio che altrove.
La Locarno che vorrei … ti ascolta
Quante volte ci è mancato il coraggio di poter affermare il nostro pensiero: per esempio in ufficio, a scuola, con il docente di nostra/o figlia/o, con il capo ufficio? Oppure lo abbiamo detto timidamente, e il messaggio non è passato, o urlando, e ci hanno sbattuto la porta in faccia. Ma ognuno ha diritto di comunicare alla sua maniera. Ed ha diritto di essere ascoltato.
Sarebbe bello che Locarno istituisse un servizio di mediazione per i cittadini e il personale, come è già realtà per la Mediazione urbana di Neuchâtel e quella stato-cittadino di Friborgo. Un nuovo operatore sociale, specialmente formato, dovrebbe essere assunto a tempo pieno o parziale. Tra i suoi compiti, anche la mediazione. Interverrà su richiesta per risolvere conflitti tra cittadini (ad es. vicinato, rumori molesti), tra cittadini ed amministrazione (tra docenti ed allievi, genitori e docenti, ecc.), ma anche tra impiegati comunali. I conflitti sono l’espressione tragica di bisogni insoddisfatti, giusti o sbagliati che siano. L’ascolto è alla base del processo di mediazione. La mediazione non è l’imposizione di un compromesso, ma la ricerca di una soluzione condivisa. Il conflitto risolto non è solo fonte di serenità, ma anche arricchimento. Spesso il conflitto nasce da una critica non espressa o mal compresa. Ma la critica è spesso fonte di progresso, di nuove e migliori soluzioni. Locarno deve valorizzare la qualità comunicativa fra chi vi abita e/o lavora quale base indispensabile per instaurare rapporti di fiducia e promuovere valori indispensabili alla vita comunitari, come il rispetto, l’accoglienza, la solidarietà, la sicurezza, sia fisica sia emotiva, il senso di appartenenza. Funzionario, cittadino, allievo, insegnante, genitore, da domani a Locarno qualcuno ti saprà ascoltare. Una comunicazione di qualità è l’olio che fa funzionare gli ingranaggi della società. Il sentimento di benessere del cittadino passa anche da qui.

Viktoria Kitanova
4 Municipio / 10 Consiglio ComunaleMi chiamo Viktoria, sono una ragazza di 22 anni e sono nata e cresciuta nella mia bellissima Locarno. Dall’età di 8 anni fino ai 17 ho praticato ginnastica ritmica a livello agonistico ed ho partecipato a diverse competizioni cantonali e nazionali…
…rappresentando la Società Federale di Locarno. Nel 2015 sono stata ingaggiata sempre dalla SFG di Locarno ad allenare le bambine in qualità di monitrice. Lo sport è stato un elemento importante per più della metà della mia vita e mi ha insegnato cosa significa sacrificarsi e impegnarsi per raggiungere degli obiettivi.
Ho terminato la mia prima formazione nel 2017 come impiegata di commercio a tempo pieno presso la Scuola superiore per sportivi d’élite di Tenero e subito dopo ho intrapreso la formazione di albergatrice-ristoratrice alla Scuola specializzata superiore alberghiera e del turismo di Bellinzona. Sono sempre stata affascinata dal mondo del turismo soprattutto vivendo in una città stupenda come la mia, Locarno, una città che ho molto a cuore e che vorrei fosse rispettata da tutti, a cominciare da chi ci è nato e cresciuto. Noi locarnesi dobbiamo infatti sempre ricordarci che dobbiamo essere d’esempio per gli ospiti che visitano la nostra Città.
#LOCeco / Per un futuro più GREEN
Mi permetto di spiegare come mai ho scelto di utilizzare come titolo una parola simile. #LOCeco, scritto in maniera moderna con l’hashtag davanti alla parola, ha un significato ben preciso: orientarsi sempre di più verso i giovani, verso il futuro, sensibilizzando le nuove generazioni in vista di una Locarno più ECO-sostenibile e più GREEN. Avete figli, nipoti, cugini, sorelline o fratellini? Pensate che essi siano già proattivi e riconoscenti alla propria città natale? Credete che a scuola abbiano acquisito o stanno acquisendo buona parte dell’educazione ambientale e, lo sottolineo, essenziale per il loro futuro? In qualità di mamma, di papà, di nonna o di nonno, di zia o zio, insomma, di persona di riferimento per loro, vi sentite soddisfatti dell’educazione tramandata ai piccoli per quanto riguarda l’ambiente e le sue regole?
Non preoccupatevi se credete di non aver fatto abbastanza o di non essere riusciti a trovare il ritaglio di tempo necessario per adempiere anche questo compito. Per un buon insegnamento ci vuole infatti una persona competente che abbia alle spalle una formazione in ambito ambientale e tanta passione per il proprio mestiere. Credo dunque vivamente che ci sia bisogno di una figura di riferimento pronta a sensibilizzare la nuova generazione a partire dalla scuola elementare per almeno due ore a settimana, mostrando loro, con tanto di foto e video, ciò che sta accadendo in ambito ambientale nel mondo. Occorre infatti sensibilizzare i bambini il più presto possibile, senza timori né paure, perché loro sono il futuro della nostra società. Noi non possiamo e non dobbiamo quindi trascurare questo insegnamento essenziale per la crescita dei bambini. So perfettamente che la competenza per l’introduzione di una figura didattica di questo tipo è cantonale, ma penso che si possa fare un piccolo passo in quella direzione anche a livello comunale, sfruttando le autonomie di sede nell’ambito dei programmi opzionali.
Le immagini di degrado, come ad esempio i rifiuti abbandonati per strada, nei campi o nella natura, oppure i quartieri in preda al degrado, non sono poi tanto distanti e si possono osservare ovunque, anche qui da noi nel nostro bel Ticino. Già la semplice gita di una scolaresca in questi ambiti può rivelarsi più che istruttiva. L’introduzione della figura di insegnante d’educazione ambientale permetterebbe dunque di sanare alla radice il problema dell’incuria ambientale, sensibilizzando i giovani fin dalla loro più tenera età. In secondo luogo creerebbe nuovi posti di lavoro di qualità nelle scuole elementari ticinesi. Quest’ultimo elemento potrebbe anche sembrare secondario, ma è pur sempre importante se si tiene conto del fatto che il Ticino è uno dei cantoni con il più alto tasso di disoccupati. L’iniziativa che ho citato è soltanto uno degli esempi di che cosa un municipale può fare per la nostra città, per renderla ancora più bella, più attraente e più vivibile.
Sono certamente la candidata più giovane al Municipio di queste elezioni, ma la cosa non mi spaventa affatto, proprio perché sono sicura che chiunque di noi Verdi sarà eletto darà un grande contributo alla nostra stupenda Locarno. Non a caso fra le tante proposte politiche dei Verdi vi è anche quella di promuovere la partecipazione diretta dei cittadini nella gestione del loro comune.

Francesca Machado Zorrilla
5 Municipio / 12 Consiglio ComunaleSono animatrice socioculturale e counselor. Nata e cresciuta a Locarno, in Città Vecchia. Alle mie due figlie e ai cinque splendidi nipotini ho cercato e cerco di trasmettere l’amore per la natura e per tutte le forme di vita. Mi sono dedicata al lavoro con…
…adolescenti, in un centro giovani, come consulente per giovanissime ragazze alla pari, come mediatrice familiare e counselor, raggiungendo poi l’età della pensione. Continuo a condurre i gruppi del progetto Genitorinsieme e sono attiva quale membro di comitato in diverse associazioni socioculturali e in quella del quartiere di Locarno Campagna che ho contribuito a creare. Da anni partecipo ad azioni in difesa dei Diritti umani e per la protezione dell’ambiente. Assieme a Pierluigi Zanchi e Francesco Maggi abbiamo fondato nel 2007 la sezione “Verdi del Locarnese”. Sono stata eletta consigliera comunale nel 2012 e nel 2016, e ho presieduto la Commissione Legislazione della Città. Mi metto di nuovo a disposizione nel consesso del Comune di Locarno perché sono convinta che abbiamo bisogno di una Città in cui si dia importanza alla qualità di vita, in cui sentirsi e vivere bene, essere accolti, ascoltati e integrati.
E se qualcuno pensasse che i Verdi sono troppo piccoli per cambiare le cose, rispondo che “ Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara”.
Una sfida per Locarno: il Bilancio partecipativo
Partecipare è una parola importante in democrazia. Il contributo di ognuno è fondamentale per poterla mantenere e assicurare. Non è vero che partecipare non serve, “se non mi interesso, non fa niente, tanto ci sono già altri che lo fanno, tanto non cambia nulla”. No, non è così.
Lo spiega bene la politologa Nadia Urbinati: “Come in un coro, così in democrazia, il contributo di tutti è importante. Un membro del coro che ragionasse in questo modo “che importa se non canto, tanto c’è chi lo fa” provocherebbe la fine del coro. Tutto cambia se una tonalità viene a mancare. Quando manca va sostituita. La voce di tutti è importante, sempre, in ogni caso”.
Nel 1989 la città di Porto Alegre in Brasile ha lanciato un’esperienza politica particolare: il Bilancio partecipativo. In pochi anni questo modello si è diffuso in tutti i continenti. Si tratta di dare la possibilità ai cittadini di proporre dei progetti che ritengono utili e prioritari per il loro comune o di scegliere quelli da realizzare. La particolare modalità del Bilancio partecipativo ha permesso di includere nella vita politica persone che non erano più interessate. Ha dato un’occasione di dialogo tra i politici e i cittadini, anche fuori dal periodo delle elezioni, di decidere assieme all’amministrazione le politiche cittadine.
È importante coinvolgere gli abitanti di Locarno nella vita politica comunale perché diventino partecipi delle scelte della loro città. Il Bilancio partecipativo è un approccio idoneo per promuovere la democrazia, per stimolare il dibattito creativo fra i vari gruppi della popolazione, per trovare soluzioni, “per fare comunità”. È un modo per contrastare la disaffezione alla cosa pubblica. Losanna è per ora l’unica città Svizzera che sta attuando il Bilancio partecipativo e dal 2019 sostiene, con un massimo di Fr. 20’000 per progetto, i cittadini che desiderano realizzare un’attività o un evento di interesse comune, che esprima i bisogni rilevati nel quartiere e proponga una soluzione per risolverli. Sono stati così realizzati i cinema all’aperto nei quartieri, il caffè riparazione, il pollaio urbano, gli orti collettivi, attività di scambio, riciclaggio, corsi di cucina, e tante altre iniziative. A scegliere i progetti da realizzare sono gli abitanti, cittadini svizzeri e stranieri, di tutte le età, bambini inclusi, e lo fanno esprimendo il proprio voto, una volta l’anno. Anzi, esprimono la preferenza per tre progetti. Si realizzano poi i progetti fino a esaurimento del budget a disposizione.
Il mio sogno è che Locarno si doti del Bilancio Partecipativo, in modo da poter realizzare quei progetti di quartiere che solo chi ci abita sa che sono necessari per una buona qualità di vita della nostra Città. Gli abitanti sentiranno di essere parte integrante del comune, mentre una maggiore partecipazione di tutti i cittadini manterrà salda la democrazia, cosa per nulla scontata.

Sheila Mileto
6 Municipio / 14 Consiglio comunaleSono consulente sociale e studentessa Master in Fundraising. Credo nella bellezza del mondo e dell’essere umano. Il mio motto? “Volere è potere”! Ho deciso di mettermi nuovamente in gioco per la Città in cui sono nata e cresciuta, che spero possa diventare…
…sempre più bella, accogliente, sostenibile.
Credo nella partecipazione attiva, ossia al coinvolgimento di tutta la cittadinanza: bambini, giovani, genitori, artisti, imprenditori, indipendenti, persone sole, disabili, anziani, stranieri… tutti devono potersi esprimere riguardo alle decisioni importanti che prende il Comune! Certo, richiederà grandi cambiamenti organizzativi e più tempo, ma a vantaggio di una migliore qualità di vita e in un’ottica preventiva che, a medio-lungo termine, farà risparmiare molte risorse (ambientali, sociali, sanitarie, economiche).
Vorrei vedere meno speculazione (soprattutto edilizia) e più valorizzazione di quanto già c’è sul territorio: limitiamo la cementificazione e aumentiamo gli spazi verdi e intergenerazionali. Torniamo a una dimensione più umana, dove la relazione è al centro, il tempo prezioso e la consapevolezza che siamo solo di passaggio (ma che possiamo fare la differenza!) sia acquisita.
Credo fortemente che, uniti (anche se con diversi credo), si possa fare la differenza… QUESTA È L’ORA!!!
https://verditicino.ch/news-regionali/locarnese/raccolta-fondi-compleanno-sheila
https://www.linkedin.com/in/sheila-mileto/
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Promuovere investimenti per una società più attenta e giusta
Vent’anni di esperienza nel sociale e soprattutto quest’anno in cui siamo stati confrontati con grandi cambiamenti per via della pandemia, mi fanno dire che serve rendere i servizi (con le loro procedure) più celeri ed efficienti, le domande di aiuto – come i termini usati – più semplici.
Ho imparato l’importanza del lavoro di rete, per una presa a carico il più efficace possibile, ma purtroppo ho trovato spesso difficoltà nel lavorare in questo modo. Ho vissuto la frustrazione del non trovare una coordinazione – e una buona comunicazione – tra i diversi enti e servizi coinvolti, come se ognuno pensasse solo “al suo orticello”.
Sono quindi convinta che si potrebbe risparmiare molto tempo e, di conseguenza, anche molte risorse con una migliore coordinazione tra gli “addetti ai lavori”. Non avremmo quindi solo risparmio, ma soprattutto prevenzione di numerosi disagi, per esempio con una maggior presenza sul territorio degli agenti di quartiere, che vanno però formati maggiormente e costantemente al fine di intercettare i diversi bisogni degli anziani (ma anche dei giovani adulti, delle famiglie e delle persone sole in generale), come con la riattivazione di operatori sociali di prossimità.
Nel 2021, infatti, è inammissibile che una persona sola si possa indebitare per diverse migliaia di franchi nel giro di pochi mesi, in seguito a un graduale declino cognitivo e successivo ricovero in casa anziani, solo perché nessuno si è reso conto in tempo di quanto stava succedendo e, quando finalmente scatta l’allarme, può passare ancora qualche mese prima che qualcuno possa finalmente prendere in mano la situazione e cercare di bloccare la “macchina infernale” dell’indebitamento. Eppure entravano in casa infermiere domiciliari, c’era chi portava i pasti a domicilio; cassa malati, ufficio tassazione, comune (per citarne solo alcuni) hanno iniziato a mandare numerosi richiami e infine precetti… La persona in questione prima pagava regolarmente, ma nessuno si è chiesto come mai ora non pagava più.
Certo, alcuni meccanismi vanno oltre i poteri comunali, ma non vuol dire che dobbiamo stare a guardare. Possiamo cambiare le cose! Ci vuole coraggio e, certo, tanta pazienza… Ma questa è l’ora di agire e di cambiare: mentalità, paradigma, linguaggio, modalità di lavoro e tanto altro. Valorizziamo quanto già fatto, ma cerchiamo di migliorarci, sempre.
A chi vorrà obiettare che questo significherà avere costi aggiuntivi, rispondo che questi non saranno costi aggiuntivi, ma investimenti: per una società più attenta e più giusta, soprattutto nei confronti di chi, suo malgrado, ha meno mezzi e strumenti per raggiungere i suoi diritti. Ma anche per chi vorrà vedere i bambini diventare adulti con pari opportunità, ascoltati e aiutati laddove più vulnerabili, valorizzati nelle loro peculiarità.
Sheila Mileto, candidata per i VERDI di Locarno, Lista 3, n.ro 6 per il Municipio e n.ro 14 per il Consiglio comunale di Locarno.

Pierluigi Zanchi
7 Municipio – IndipendentePapà di Gioele, cofondatore della Cooperativa ConProBio, fondatore e titolare da 32 anni della Tigusto SA (www.tigusto.ch). Da 13 anni in Consiglio comunale, di cui 4 in Commissione della Gestione. Promotore…
del gruppo di volontari di quartiere per il controllo della zanzara tigre.
Artefice della sperimentazione d’agricoltura urbana a Locarno: 100 metri quadrati di terra che da arida e sassosa è diventata produttrice di ogni ben di Dio. L’esperimento è partito poco più di tre anni fa dal progetto “La scuola al centro del villaggio”. Una sfida raccolta da Pierluigi Zanchi che, grazie alla collaborazione di volontari di quartiere e allievi della scuola speciale, ne ha fatto un orto del tutto speciale, senza troppa fatica, senza acqua e senza concimi. Una soluzione produttiva, facile ed economica, che fa aumentare la felicità e diminuire puzze e sacchi della spazzatura.
Ampliando questo metodo all’insieme della città, gli scarti verdi non sarebbero più un costo per Città e cittadini/e. Essi diventerebbero una risorsa importante per la coltivazione, riducendo il dispendio di importanti risorse come l’acqua e l’energia. Tant’è che la resa di alimenti buoni giusti e puliti dei 102 m2 coltivati a chilometro zero, ammonta a 570 kg, e farebbe risparmiare a una famiglia oltre 3’691 franchi l’anno.
IDEE BUONE, GIUSTE E PULITE per uscire dalla crisi post Covid
L’emergenza Covid ci obbligherà a vere e proprie arrampicate sui vetri per far quadrare i conti tra esigenze aumentate, calo d’entrate e proposte di rilancio economico in sintonia con socialità e crisi ambientale. Alcuni esempi: a Locarno per agevolare il settore turistico sarebbe opportuno ridurre le tasse per l’uso del suolo pubblico; nel contempo urgono progetti regionali quali ad esempio la valorizzazione del Grand Hôtel (monumento architettonico d’alto pregio purtroppo chiuso da decenni) facendolo diventare la sede della scuola alberghiera ticinese; siamo la regione che ospita circa il 44% degli oltre 9 milioni di turisti che il Ticino riceve ogni anno. Un luogo dove fu discusso il Patto di Locarno e ospitò il Festival del film dal 1946 a fine anni sessanta non può essere lasciato all’abbandono. Mentre il costante invecchiamento della popolazione (a breve 1 terzo sarà over 65) ci obbliga a rifare l’Istituto San Carlo e ad ingrandirlo; meglio se includiamo la centralizzazione delle varie mense comunali, migliorandone la gestione e riuscendo così ad acquistare almeno il 50% di prodotti locali. Il Comune potrebbe anche incentivare i produttori di alimenti a scegliere il bio sussidiando loro gli oneri di certificazione; spese irrisorie per la Città ma di grande impatto ambientale e d’immagine per tutti. E il risparmio energetico? Troppi uffici e scuole non hanno ancora l’illuminazione LED. Se Locarno, Città dell’Energia, deve andare oltre, dovrà darsi una mossa nell’autoproduzione fotovoltaica e il solare termico. 300 mila litri l’anno di gasolio per gli stabili comunali sono maledettamente troppi. E poi, i vari problemi riscontrati nel rispetto dei PR indicano che sarebbe ora di pensare ad un progetto urbanistico unificato. Nel settore rifiuti la giornata mensile dello scambio d’oggetti ridurrebbe di molto l’onere di smaltimento; mentre il riciclo in proprio di scarti crudi di cucina e da giardino permette di produrre cibo sano e di stagione di prossimità senza costi, favorendo socializzazione e integrazione generazionale e culturale (https://locarno-campagna.jimdofree.com/gli-orti/); tutto ciò risparmiando sui sacchi della spazzatura e l’acqua, evitando vanga e zappa, senza mal di schiena ne concimi e pesticidi: Parco Balli rinascerebbe quale giardino botanico di sperimentazione orticola condivisa di prossimità. A chi non ha un orto il Comune potrebbe dare in gestione spazi degradati o dismessi. Nel settore investimenti sarà ancora coerente spendere circa 40 milioni per dei parcheggi sotterranei invece di pensare a deduzioni fiscali a chi rinuncia all’auto? E dei mini bus elettrici per il centro città? Locarno ha il più grosso comparto agricolo cantonale in zona pregiata: si potrebbe realizzarvi un polo dell’artigianato alimentare locale su suolo comunale a Riazzino. Infine è necessario promuovere un ufficio di mediazione grazie all’uso della CNV (Comunicazione non violenta) a beneficio dei cittadini, dell’amministrazione e del settore scolastico.
Candidati al Consiglio comunale

Sehval Ajvazi
1 Consiglio Comunale – IndipendenteSono sposato e padre di 4 bambini. Lavoro come gruista edile e dal 2014 sono pompiere volontario a Locarno. Dal Kosovo seguendo le orme di mio padre, mi sono stabilito in Ticino, dove ho avuto l’opportunità di crearmi una vita serena. Il mio desiderio di…
…sdebitarmi per ciò che ho ricevuto, ha fatto nascere in me l’aspirazione di candidarmi per il Consiglio comunale. Ho scelto i Verdi, che seguo da tempo, perché tutto quello che fanno mi è sempre piaciuto: si impegnano per un mondo migliore, per un mondo migliore per i nostri figli. In questo senso vorrei dare pure il mio contributo, essere una goccia di questa onda Verde che sta trasformando la nostra società.
La Locarno che Vorrei
Per quanto riguarda il programma della legislatura, vorrei dare un mio contributo nella direzione dell’estensione delle zone 30 nei quartieri residenziali e attorno alle scuole. Questo per combattere l’inquinamento acustico, l’inquinamento atmosferico e contribuire al miglioramento della qualità di vita, della salute e la sicurezza della popolazione.
Auspicherei una moratoria per l’installazione delle antenne 5G, e credo sia importante ampliare la rete di fibra ottica per favorire il lavoro da casa.
Vota Verdi di Locarno.

Marko Antunovic
2 Consiglio Comunale / 1 MunicipioSono nato in Bosnia il 21 ottobre 1983, arrivato in Svizzera all’età di 9 anni quale profugo di guerra. Le scuole elementari(saleggi), le scuole medie e la scuola di commercio le ho fatte a Locarno. Dal 2012 ho la fortuna di condividere la mia vita con Iva, una donna…
…meravigliosa, unica, mamma esemplare di 2 stupende figlie, nonché compagna di vita attenta, amorevole,
presente, sempre pronta a sostenermi quando necessario.
Ho una laurea in economia presso la SUPSI e lavoro per la compagnia leader in assicurazioni a livello Svizzero e mondiale.
Da sempre sono molto attento alle questioni ambientali, l’idea della sostenibilità e di un’economia che non crea sprechi mi affascina e mi mette in moto. Sono convinto che tutto parte dall’essere umano, che la soluzione ai problemi di sostenibilità va ricercata all’interno di ognuno di noi, poiché il mondo esterno non è altro che la proiezione di ciò che il nostro mondo interiore.
L’uomo e la sua coscienza vanno messi al centro del nostro sistema economico e sociale. Non si può vivere le nostre vite non interessandosi alle conseguenze delle nostre azioni sulle altre persone e sul pianeta che ci ospita. Sono convinto che la soluzione sia la consapevolezza delle relazioni con noi, con altro da noi e la nostra casa chiamata Terra.
Al termine della prossima legislatura, vorrei poter dire che, grazie al mio intervento…
Intelligenza Emotiva e Meditazione… la scuola del futuro è a Locarno
Grazie al nostro intervento in Municipio, siamo fieri di riscontrare i primi risultati positivi dall’introduzione nelle scuole locarnesi del corso sull’intelligenza emotiva e la meditazione.
La scuola è chiamata a preparare i nostri figli a un mondo di stimoli eccessivi, che vanno a scapito di concentrazione e benessere. Se i ragazzi rappresentano il futuro, è a scuola che le nuove generazioni imparano a costruirne uno migliore. Alla domanda se le emozioni potessero fornire uno strumento pedagogico, questi primi anni hanno saputo rispondere in modo affermativo con una migliore integrazione di chi soffriva di difficoltà d’apprendimento o d’inserimento. Il nostro nuovo programma, usa emozioni e dialogo come una risorsa dalla quale i bambini possono attingere per una migliore conoscenza di sé e degli altri. Meditazione e rafforzamento dell’intelligenza emotiva si sono dimostrati strumenti fondamentali per chi stentava a manifestare le proprie qualità in un modello scolastico basato su competizione e rendimento. L’alfabeto delle emozioni -ovvero le cinque competenze dell’intelligenza emotiva(Goleman) quali consapevolezza, dominio di sé, motivazione, empatia e abilità sociale- consentono di sfruttare pienamente le opportunità educative del quotidiano, all’interno di una struttura protetta come lo sono le istituzioni scolastiche. Bullismo e isolamento sociale fanno ormai parte del mondo di ieri.
Con la meditazione, bambini e ragazzi hanno ritrovato l’equilibrio psichico per poter meglio assorbire le materie scolastiche. Un ritmo d’insegnamento meno serrato e l’alternanza con momenti di mindfulness e discussione, favoriscono la memoria a lunga scadenza, alleggerendo una memoria di lavoro spesso satura.
Gli effetti benefici di queste pratiche sono stati appurati scientificamente da numerosi studi sin dagli anni 50 del ventesimo secolo, offrendo già ottimi risultati in Finlandia e altri paesi scandinavi. Siamo orgogliosi di aver introdotto questo approccio anche nelle nostre scuole pubbliche, perché inizia da qui … il futuro.

Andrea Adriana Botte
3 Consiglio ComunaleMi chiamo Andrea Adriana Botte, ho 29 anni e sono mamma di due meravigliosi bambini Gabriel (2017) e Nicholas (2019). Dopo la formazione come impiegata di commercio e una specializzazione in economia che ho sospeso per potermi dedicare alla famiglia, lavoro come…
…segretaria medica presso l’Ospedale Regionale di Locarno. Un lavoro che mi appaga molto in quanto mi permette di aiutare, anche se indirettamente, le persone che necessitano di cure sanitarie. Amo sperimentare nuove ricette e fare lunghe passeggiate immersa nel verde con i miei figli.
L’emergenza climatica mi spaventa molto, soprattutto per il futuro dei miei figli. Commetto sicuramente anche io degli errori, ma sono dell’idea che restare a guardare non cambierà le cose. Piccoli cambiamenti nella vita quotidiana di ognuno di noi porteranno grandi benefici al pianeta in cui viviamo. Per questa ragione mi candido al Consiglio comunale.
La Locarno che vorrei…avrebbe Orti urbani in ogni quartiere della città dove i cittadini potrebbero coltivare la frutta e la verdura che mettono nel proprio piatto. La popolazione aumenterebbe così l’autoproduzione a beneficio di biodiversità, di una maggiore socializzazione e salute, oltre alla soddisfazione di cogliere quanto ha seminato e ha visto germogliare.
La Locarno che vorrei…promuoverebbe un Centro giovani all’aperto per offrire ai ragazzi ormai assorbiti dalle nuove tecnologie, opportunità di gioco all’aperto per riappropriarsi di manualità e creatività.

Matteo Buzzi
4 Consiglio ComunalePer una Locarno più vivibile e amica del clima
Meteorologo di MeteoSvizzera Locarno Monti, lunga esperienza nelle associazioni ambientaliste, co-coordinatore dei Verdi del Ticino, dal 2017 in consiglio comunale e
autore di diversi interventi e…
…atti parlamentari, fondatore di PRO VELO Ticino, membro di comitato e d’iniziativa “Salva Monte Brè”. Ciclista e alpinista per passione, marito e papà.
Il mio impegno per Locarno
- Mobilità sostenibile: mezzi pubblici più frequenti e capillari, giornate con mezzi pubblici gratis, rete funzionale di ciclopiste, più spazio ai pedoni.
- Energie rinnovabili: edifici e veicoli comunali già dal 2030 per il 100% con fonti energetiche rinnovabili.
- Pianificazione territoriale: stop alla speculazione edilizia e alla cementificazione, più verde e alberi d’alto fusto in città.
- Agricoltura locale: sostegno alla produzione agricola bio locale e salvaguardia di tutti i terreni agricoli, promozione degli orti urbani.
Stop alla speculazione edilizia per preservare il territorio
Secondo il censimento delle abitazioni vuote al primo giugno 2020 il Ticino con il 2.71% e 6639 abitazioni vuote si trova al secondo posto dei cantoni con il tasso più elevato della Svizzera.
Il tasso di abitazioni vuote in Ticino è quasi quadruplicato dal 2010 al 2020. Il tasso di case vuote è aumentato in modo particolare nel Locarnese: solo nella città di Locarno possiamo contare ben quasi 2000 immobili vuoti.
Da anni I Verdi segnalano che la situazione di fermento immobiliare e relativa speculazione edilizia a Locarno è particolarmente preoccupante. A fronte di una sostanziale stagnazione o addirittura leggera diminuzione della popolazione residente, si constata un continuo aumento delle abitazioni vuote sia primarie che secondarie. Lo sviluppo edilizio si allontana quindi sempre più dai bisogni della comunità.
È evidente che questa perversa evoluzione è in contrasto con la legge federale della pianificazione del territorio che prevede un uso parsimonioso del suolo in modo da permettere di soddisfare i bisogni della comunità in modo proporzionato e lungimirante (LPT, art. 3 cpv. 3). Pur essendo di fronte ad una evidente crisi ambientale e di biodiversità e a fronte degli evidenti limiti planetari e di territorio disponibile, il comune di Locarno insiste nel voler perseguire una crescita della popolazione, anche se gli ultimi scenari della confederazione sembrano ormai escluderla. Il Comune vuole aumentare il carico ambientale della città colludendo con la speculazione edilizia.
I piani regolatori della città di Locarno sono ormai vetusti con alcune parti ormai risalenti agli anni 80 o 90 del secolo scorso. Alcuni di questi hanno permesso un’indecente speculazione edilizia, che ha comportato la distruzione non solo di vasti giardini (con orti e vigneti) ma anche di ville storiche. Al di là del pregio delle stesse è il carattere dei quartieri che è ormai andato perso.
Le recenti modifiche della Legge federale per la Pianificazione del Territorio richiederebbero un rapido aggiornamento dei Piani Regolatori. In assenza di questo aggiornamento vi è da chiedersi se i fondi, o gran parte di essi, siano effettivamente da considerare ancora edificabili. Per evitare una ulteriore perdita di zone verdi andrebbe probabilmente introdotta al più presto una zona di pianificazione sull’interno territorio comunale che permetta solamente la ristrutturazione di edifici già esistenti. Nel frattempo andrebbero modificati i piani regolatori per dare uno sviluppo finalmente più armonioso e sostenibile alla città.
I Verdi di Locarno si impegneranno per raggiungere questo obiettivo di sostenibilità. Del resto a fronte di un Municipio immobile e che continua con le politiche del passato è stata la cittadinanza che ha dovuto prendere in mano lo strumento dell’iniziativa popolare per esigere che le nuove direttive federali vengano applicate nel comparto di Brè, dove degli speculatori privati vogliono realizzare un maxi resort di lusso.

Morena Cirulli Longhi
8 Consiglio comunale / 2 MunicipioSono nata a Locarno il 7 aprile 1975. Cresciuta a Locarno e più precisamente nel quartiere delle Gerre di Sotto. Dopo le scuole dell’obbligo ho svolto l’apprendistato di commercio alle dipendenze del Municipio di Locarno, dove vi ho lavorato per ulteriori 7 anni. Ho poi…
Sono nata a Locarno il 7 aprile 1975. Cresciuta a Locarno e più precisamente nel quartiere delle Gerre di Sotto. Dopo le scuole dell’obbligo ho svolto l’apprendistato di commercio alle dipendenze del Municipio di Locarno, dove vi ho lavorato per ulteriori 7 anni. Ho poi ripreso gli studi ottenendo nel 2006 il diploma di “Economista Aziendale SUP”. Dopo un’esperienza di volontariato in Africa, ho lavorato in ambito bancario per dieci anni. Sposata e con due figli in età scolastica, mi occupo ora della famiglia e svolgo più attività di volontariato. La Locarno che vorrei è una Locarno vissuta da persone consapevoli del potere che hanno di cambiare le cose e invertire, o almeno deviare, quanto sta accadendo alla Terra. Impossibile non sbagliare, ma se noi tutti avessimo una maggiore consapevolezza di quanto le nostre decisioni pesino sul nostro unico pianeta, potremmo esserci tutti d’aiuto. Non possiamo più pensare che il contributo del singolo sia irrilevante, che sia una semplice goccia nel mare. Il mare è fatto di gocce. Ma per giungere a tale consapevolezza occorre “fare”, agire, ci vuole un maggiore coinvolgimento della popolazione. Sensibilizzare i bambini nelle scuole lasciando loro spazi verdi, boschi dove possano fare laboratori di studio tutto l’anno (detta scuola nel bosco) a stretto contatto con la natura, imparando a prendersene cura e rispettarla. Sensibilizzare i giovani e meno giovani, dando loro spazi all’aperto appositi per lo sport, per il relax, per la contemplazione. Un contatto stretto con la natura che tanto ha da offrire se rispettata. Una Locarno con più alberi, essenziali per immagazzinare quantità di anidride carbonica. La nostra Città, volta a coinvolgere i suoi abitanti nell’evitare il più possibile gli sprechi e a consumare più cibi di origine vegetale a discapito di quelli animale.
La Locarno che vorrei
Una Locarno con più spazi verdi, spazi per tutti, dove potersi sedere per contemplare la natura, la quiete, staccare dallo stress, riossigenare “mente” e polmoni, godere della frescura, lasciando intanto i bambini familiarizzare con la natura, perché solo stando a stretto contatto con essa si impara ad averne cura e rispetto. Una Locarno con più alberi, più bosco, un intero ecosistema dove vivono diversi insetti, uccelli, funghi e altro ancora. Più alberi, quest’ultimi tanto importanti perché catturano grandi quantità di anidride carbonica. Una Locarno dove le sue scuole comunali siano rivolte ad un’educazione ambientale impartita direttamente in questi preziosi spazi, zone che permettano laboratri all’aperto, senza mura, inserendo così nei programmi scolastici lo studio del e nel bosco, tutto l’anno. Una Locarno con le mense scolastiche che si servono di prodotti BIO, locali e di stagione, con una maggiore sensibilità allo spreco alimentare, perché quanto non consumato e gettato ha un impatto ambientale notevole, oltre ad essere questione etica. La sensibilità allo spreco impartita a più livelli, che non sia rivolta esclusivamente alle mense, ma alla popolazione tutta. Una Locarno consapevole di quanto ruoti attorno al tema del cibo; spreco ma non solo, alimenti di origine animale che se consumati in abbondanza si ripercuotono sul bilancio ambientale oltre che sulla salute. Una Locarno che promuove un’alimentazione più ricca di vegetali e un uso più parsimonioso di derivati animali.
Zanzara : più fastidiosa di te non c’è!
Oltre ad essere l’insetto più fastidioso al mondo, la zanzara si è aggiudicata il titolo di animale più letale al mondo. Ben 830’000 esseri umani sono stati uccisi dalle zanzare nel 2015. Questo non alle nostre latitudini ma di fatto la zanzara è e rimane un insetto sgradevole, irritante ed estremamente molesto. Da qualche anno si sono insediate nel nostro territorio in grandi quantità le zanzare tigri. Tante al punto di voler rinunciare a godere del giardino, delle passeggiate serali, delle grigliate e dei parchi giochi. Meglio tapparsi in casa perché uscire dopo le 17 equivale a prendersi a schiaffi nell’intento di ammazzare le nemiche che si posano sulla pelle. E allora che fare? Rinunciare alla gioia di godere le calde sere d’estate? No. Esempio lampante di lotta alla zanzara tigre è il quartiere delle Gerre di Sotto del comune di Locarno dove un gruppo di circa trenta volontari sfida da qualche anno l’insetto a colpi di granulato. Con l’accordo e la collaborazione del comune di Locarno che mette a disposizione il granulato agli abitanti e ai volontari, quest’ultimi fanno la ronda, settimanalmente da aprile ad ottobre, per gettare nei tombini, nei pluviali e in qualsiasi altro posto dove ristagni un po’ di acqua, i granuli non chimici ma letali per le larve delle zanzare. Anche il singolo può usufruire gratuitamente di questa soluzione messa a disposizione dalla città per trattare le proprietà private. Una collaborazione vincente quella tra comune di Locarno e residenti del quartiere. Stando a controlli Cantonali, le Gerre di Sotto hanno ridotto dell’ottanta percento il numero di zanzare tigri e gli abitanti sono tornati così a gioire delle serate estive. Un esempio notevole quello delle Gerre di Sotto che con questa iniziativa non lascia il compito esclusivamente al Comune di debellare l’insetto ma si prendere in parte carico di affrontare il problema sensibilizzando così gli abitanti e rendendoli attenti che lasciare inutilmente acqua stagnante equivale a creare il perfetto habitat per la zanzara. Tutti vogliamo vedere i bambini giocare indisturbati nei parchi, oppure grigliare in compagnia degli amici e non delle zanzare e ancora dedicarci al nostro orto senza fare i conti con il ronzio insistente del minuscolo insetto. Quest’azione di lotta alla zanzara vuol essere di buon esempio per tutto il resto dei comuni, perché si sa: la zanzara non conosce confini.

Fiorenzo Cotti
6 Municipio – IndipendenteSono avvocato, specializzato in diritto edilizio civile e amministrativo (che è anche pianificazione del territorio, protezione del paesaggio e dell’ambiente). Ho conseguito pure il diploma di mediatore. Vorrei un Ticino aperto, moderno e meno autoreferenziale. Mi ispiro…
…volentieri a quello che si mette in pratica in Svizzera tedesca e in Svizzera Romanda, ma anche all’estero. Sono convinto che una corretta applicazione delle nuove leggi in materia di pianificazione del territorio potrebbero riservarci delle belle sorprese. Aree di svago e il verde devono riconquistare il territorio urbano. Rapidamente. Sono papà di due figli. A casa non abbiamo la televisione, ma leggiamo e dibattiamo molto.
Al termine della prossima legislatura, vorrei poter dire che, grazie al mio intervento…
Locarno ti ascolta
Appena eletto ho chiesto al Municipio di istituire un servizio di mediazione al servizio dei cittadini e del personale. Oggi la Mediazione è realtà anche a Locarno (come la Mediazione urbana di Neuchâtel e quella stato-cittadino di Friborgo). Un nuovo operatore sociale, specialmente formato, è stato assunto a tempo pieno. Tra i suoi compiti, anche la mediazione. Interverrà su richiesta per risolvere conflitti tra cittadini (ad es. vicinato, rumori molesti), tra cittadini ed amministrazione (tra docenti ed allievi, genitori e direzione, ecc.), ma anche tra impiegati comunali (tra docenti e insegnanti). I conflitti sono l’espressione tragica di bisogni insoddisfatti (Rosenberg). L’ascolto è alla base del processo di mediazione. La mediazione non è l’imposizione di un compromesso, ma la ricerca di una soluzione condivisa. Il conflitto risolto non è solo fonte di serenità, ma anche arricchimento. Spesso il conflitto nasce da una critica non espressa o mal compresa. Ma la critica è spesso fonte di progresso, di nuove e migliori soluzioni. Locarno, Città della cultura, considera la qualità comunicativa fra chi vi abita e/o lavora quale base indispensabile per instaurare rapporti di fiducia e promuovere valori indispensabili alla vita comunitari, come il rispetto, l’accoglienza, la solidarietà, la sicurezza (fisica ed emotiva), il senso di appartenenza, ecc. Funzionario, cittadino, allievo, insegnante, genitore, da oggi a Locarno qualcuno ti saprà ascoltare. Il servizio è gratuito per i domiciliati. Il mediatore comunale inoltre è incaricato di organizzare corsi di formazione e sensibilizzazione per il personale comunale e i cittadini interessati. Una comunicazione di qualità è l’olio che fa funzionare gli ingranaggi della società. Il sentimento di benessere del cittadino passa anche da qui.

Emma Fabretti
7 Consiglio Comunale – IndipendenteHo 69 anni e sono originaria della Valle Verzasca e abito a Locarno, dove lavoro nell’azienda agricola di famiglia situata a Gerre di Sotto. D’estate carichiamo l’Alpe Cortenuovo (Lavertezzo) con il bestiame giovane. Le bovine da latte vengono…
…date in gestione in altri due alpeggi. Da metà settembre, per tradizione, trascorriamo un po’ di tempo su un monte di Brione Verzasca con un po’di bovine da latte. Oltre a fornire latte, carne e formaggio, servono per tenere aperti e puliti i prati di montagna. Dall’inizio di ottobre tutto il bestiame torna sul Piano e da novembre inizia il periodo (alcuni mesi) dei parti. La nostra fattoria è aperta alle famiglie del quartiere con i loro bambini per scoprire, osservare e imparare!
Vorrei richiamare l’attenzione di tutti sulla fortuna che abbiamo di possedere un territorio come il Piano di Magadino, ricco non solo di terreni pregiati per produrre beni alimentari, ma anche di tanta natura e di zone di svago. Ecco perché occorre rispettare e salvaguardare questo bene prezioso dalla speculazione edilizia!
La nostra proprietà è inclusa nella superficie del Parco del Piano di Magadino. Da anni abbiamo stipulato contratti con l’Ufficio della natura e del paesaggio per la gestione dei biotopi di importanza nazionale e siamo stati tra i primi a coltivare la soia in Ticino.
Ritengo che sia importante che l’agricoltura si apra anche ad altri settori come il turismo, in particolare permettendo ai turisti, e non solo a loro, di scoprire il nostro territorio, la nostra natura e i suoi prodotti.
Mi candido da indipendente sulla lista dei Verdi e indipendenti di Locarno perché ritengo importante apprezzare, rispettare e difendere anche gli interessi dei contadini che si prendono cura del nostro territori

Diego Demetrio Gregorio
8 Consiglio comunale – IndipendenteNuovi spazi di sport e aggregazione per giovani adulti ed un ecosistema urbano (tetti e corridoi verdi) sono la Locarno del futuro.
Giovane adulto locarnese nel cuore. Reputo…
…importante muoversi regolarmente (pratico svariati sport a livello amatoriale, attività che oggigiorno è sempre più oppressa dal crescente agonismo) e seguire una dieta sana minimizzando il consumo di prodotti animali.
Ingegnere Ambientale ETH, specializzato nella gestione delle acque urbane. Attualmente sto concludendo il Master a Zurigo con una tesi sull’ottimizzazione della portata del depuratore di Olten.
Locarno che vorrei…
Dopo lo sforzo dimostrato durante la pandemia, Locarno offrirá nuovi spazi verdi, di sport e aggregazione per noi giovani adulti. Inoltre si attiverá per affrontare i problemi della nostra generazione, in primis il cambiamento climatico. Concretamente lo sviluppo di un ecosistema urbano (tetti e corridoi verdi) ha svariati vantaggi: un microclima piú mite, aria piú respirabile e ridotto deflusso di acque.

Gino Gregorio
9 Consiglio comunale – IndipendenteProfessione fisioterapista , titolare dello studio Fisiomotion a 2 passi dalla piazza Grande, specializzato in terapia mandibolare e riabilitazione vestibolare…
Volontario al Jazz Cat di Ascona , al progetto di Giardini urbani a Locarno. Sono stato membro di comitato delle assemble genitori delle varie scuole frequentate dai miei 2 figli, ambasciatore per l’associazione di quartiere Rusca-Saleggi ( da 3 mesi vivo in città Vecchia) e municipale per 2 anni nel comune di Loco.
Le mie competenze sono la salute ed in particolare il movimento , la musica dal vivo il teatro e la cultura in generale.
La Locarno che vorrei … adotterebbe una procedura per il diritto di voto agli stranieri che vivono a Locarno da almeno 5 anni e che hanno partecipato attivamente in un’assemblea genitori o in un comitato di quartiere

Viktoria Kitanova
10 Consiglio Comunale / 4 MunicipioMi chiamo Viktoria, sono una ragazza di 22 anni e sono nata e cresciuta nella mia bellissima Locarno. Dall’età di 8 anni fino ai 17 ho praticato ginnastica ritmica a livello agonistico ed ho partecipato a diverse competizioni cantonali e nazionali…
…rappresentando la Società Federale di Locarno. Nel 2015 sono stata ingaggiata sempre dalla SFG di Locarno ad allenare le bambine in qualità di monitrice. Lo sport è stato un elemento importante per più della metà della mia vita e mi ha insegnato cosa significa sacrificarsi e impegnarsi per raggiungere degli obiettivi.
Ho terminato la mia prima formazione nel 2017 come impiegata di commercio a tempo pieno presso la Scuola superiore per sportivi d’élite di Tenero e subito dopo ho intrapreso la formazione di albergatrice-ristoratrice alla Scuola specializzata superiore alberghiera e del turismo di Bellinzona. Sono sempre stata affascinata dal mondo del turismo soprattutto vivendo in una città stupenda come la mia, Locarno, una città che ho molto a cuore e che vorrei fosse rispettata da tutti, a cominciare da chi ci è nato e cresciuto. Noi locarnesi dobbiamo infatti sempre ricordarci che dobbiamo essere d’esempio per gli ospiti che visitano la nostra Città.
#LOCeco / Per un futuro più GREEN
Mi permetto di spiegare come mai ho scelto di utilizzare come titolo una parola simile. #LOCeco, scritto in maniera moderna con l’hashtag davanti alla parola, ha un significato ben preciso: orientarsi sempre di più verso i giovani, verso il futuro, sensibilizzando le nuove generazioni in vista di una Locarno più ECO-sostenibile e più GREEN. Avete figli, nipoti, cugini, sorelline o fratellini? Pensate che essi siano già proattivi e riconoscenti alla propria città natale? Credete che a scuola abbiano acquisito o stanno acquisendo buona parte dell’educazione ambientale e, lo sottolineo, essenziale per il loro futuro? In qualità di mamma, di papà, di nonna o di nonno, di zia o zio, insomma, di persona di riferimento per loro, vi sentite soddisfatti dell’educazione tramandata ai piccoli per quanto riguarda l’ambiente e le sue regole?
Non preoccupatevi se credete di non aver fatto abbastanza o di non essere riusciti a trovare il ritaglio di tempo necessario per adempiere anche questo compito. Per un buon insegnamento ci vuole infatti una persona competente che abbia alle spalle una formazione in ambito ambientale e tanta passione per il proprio mestiere. Credo dunque vivamente che ci sia bisogno di una figura di riferimento pronta a sensibilizzare la nuova generazione a partire dalla scuola elementare per almeno due ore a settimana, mostrando loro, con tanto di foto e video, ciò che sta accadendo in ambito ambientale nel mondo. Occorre infatti sensibilizzare i bambini il più presto possibile, senza timori né paure, perché loro sono il futuro della nostra società. Noi non possiamo e non dobbiamo quindi trascurare questo insegnamento essenziale per la crescita dei bambini. So perfettamente che la competenza per l’introduzione di una figura didattica di questo tipo è cantonale, ma penso che si possa fare un piccolo passo in quella direzione anche a livello comunale, sfruttando le autonomie di sede nell’ambito dei programmi opzionali.
Le immagini di degrado, come ad esempio i rifiuti abbandonati per strada, nei campi o nella natura, oppure i quartieri in preda al degrado, non sono poi tanto distanti e si possono osservare ovunque, anche qui da noi nel nostro bel Ticino. Già la semplice gita di una scolaresca in questi ambiti può rivelarsi più che istruttiva. L’introduzione della figura di insegnante d’educazione ambientale permetterebbe dunque di sanare alla radice il problema dell’incuria ambientale, sensibilizzando i giovani fin dalla loro più tenera età. In secondo luogo creerebbe nuovi posti di lavoro di qualità nelle scuole elementari ticinesi. Quest’ultimo elemento potrebbe anche sembrare secondario, ma è pur sempre importante se si tiene conto del fatto che il Ticino è uno dei cantoni con il più alto tasso di disoccupati. L’iniziativa che ho citato è soltanto uno degli esempi di che cosa un municipale può fare per la nostra città, per renderla ancora più bella, più attraente e più vivibile.
Sono certamente la candidata più giovane al Municipio di queste elezioni, ma la cosa non mi spaventa affatto, proprio perché sono sicura che chiunque di noi Verdi sarà eletto darà un grande contributo alla nostra stupenda Locarno. Non a caso fra le tante proposte politiche dei Verdi vi è anche quella di promuovere la partecipazione diretta dei cittadini nella gestione del loro comune.

Luca Lanini
11 Consiglio Comunale – IndipendentePiù musica e cultura in libertà a Locarno
Ho 31 anni e mi chiamo Luca Lanini. Sono originario di Frasco il penultimo villaggio della Valle Verzasca, ma sono nato e cresciuto a Locarno. Di mestiere faccio il macchinista del TILO e nel…
…mio tempo libero sono il cantautore Luca Fellaz e sono pure attivo in un teatro amatoriale.
Mi candido da indipendente nella lista dei Verdi di Locarno per il Consiglio Comunale perché sono particolarmente sensibile alle tematiche ambientali, sociali e artistiche. Da appassionato musicista sono ovviamente molto interessato a una Locarno che metta a disposizione spazi aggregativi nei quali si possano organizzare in tutta libertà spettacoli, musica dal vivo e altri eventi culturali, una Locarno, insomma, che pensi ai suoi cittadini non soltanto in termini prettamente economici, ma anche al loro benessere squisitamente psichico. Ciò è tanto più importante ora che ci apprestiamo ad uscire da un lock-down che ci ha addirittura costretti a rinunciare alla musica dal vivo, la manifestazione culturale che più di tutte le altre suscita gioia nel pubblico

Francesca Machado Zorrilla
12 Consiglio Comunale / 5 MunicipioSono animatrice socioculturale e counselor. Nata e cresciuta a Locarno, in Città Vecchia. Alle mie due figlie e ai cinque splendidi nipotini ho cercato e cerco di trasmettere l’amore per la natura e per tutte le forme di vita. Mi sono dedicata al lavoro con…
…adolescenti, in un centro giovani, come consulente per giovanissime ragazze alla pari, come mediatrice familiare e counselor, raggiungendo poi l’età della pensione. Continuo a condurre i gruppi del progetto Genitorinsieme e sono attiva quale membro di comitato in diverse associazioni socioculturali e in quella del quartiere di Locarno Campagna che ho contribuito a creare. Da anni partecipo ad azioni in difesa dei Diritti umani e per la protezione dell’ambiente. Assieme a Pierluigi Zanchi e Francesco Maggi abbiamo fondato nel 2007 la sezione “Verdi del Locarnese”. Sono stata eletta consigliera comunale nel 2012 e nel 2016, e ho presieduto la Commissione Legislazione della Città. Mi metto di nuovo a disposizione nel consesso del Comune di Locarno perché sono convinta che abbiamo bisogno di una Città in cui si dia importanza alla qualità di vita, in cui sentirsi e vivere bene, essere accolti, ascoltati e integrati.
E se qualcuno pensasse che i Verdi sono troppo piccoli per cambiare le cose, rispondo che “ Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara”.
Una sfida per Locarno: il Bilancio partecipativo
Partecipare è una parola importante in democrazia. Il contributo di ognuno è fondamentale per poterla mantenere e assicurare. Non è vero che partecipare non serve, “se non mi interesso, non fa niente, tanto ci sono già altri che lo fanno, tanto non cambia nulla”. No, non è così.
Lo spiega bene la politologa Nadia Urbinati: “Come in un coro, così in democrazia, il contributo di tutti è importante. Un membro del coro che ragionasse in questo modo “che importa se non canto, tanto c’è chi lo fa” provocherebbe la fine del coro. Tutto cambia se una tonalità viene a mancare. Quando manca va sostituita. La voce di tutti è importante, sempre, in ogni caso”.
Nel 1989 la città di Porto Alegre in Brasile ha lanciato un’esperienza politica particolare: il Bilancio partecipativo. In pochi anni questo modello si è diffuso in tutti i continenti. Si tratta di dare la possibilità ai cittadini di proporre dei progetti che ritengono utili e prioritari per il loro comune o di scegliere quelli da realizzare. La particolare modalità del Bilancio partecipativo ha permesso di includere nella vita politica persone che non erano più interessate. Ha dato un’occasione di dialogo tra i politici e i cittadini, anche fuori dal periodo delle elezioni, di decidere assieme all’amministrazione le politiche cittadine.
È importante coinvolgere gli abitanti di Locarno nella vita politica comunale perché diventino partecipi delle scelte della loro città. Il Bilancio partecipativo è un approccio idoneo per promuovere la democrazia, per stimolare il dibattito creativo fra i vari gruppi della popolazione, per trovare soluzioni, “per fare comunità”. È un modo per contrastare la disaffezione alla cosa pubblica. Losanna è per ora l’unica città Svizzera che sta attuando il Bilancio partecipativo e dal 2019 sostiene, con un massimo di Fr. 20’000 per progetto, i cittadini che desiderano realizzare un’attività o un evento di interesse comune, che esprima i bisogni rilevati nel quartiere e proponga una soluzione per risolverli. Sono stati così realizzati i cinema all’aperto nei quartieri, il caffè riparazione, il pollaio urbano, gli orti collettivi, attività di scambio, riciclaggio, corsi di cucina, e tante altre iniziative. A scegliere i progetti da realizzare sono gli abitanti, cittadini svizzeri e stranieri, di tutte le età, bambini inclusi, e lo fanno esprimendo il proprio voto, una volta l’anno. Anzi, esprimono la preferenza per tre progetti. Si realizzano poi i progetti fino a esaurimento del budget a disposizione.
Il mio sogno è che Locarno si doti del Bilancio Partecipativo, in modo da poter realizzare quei progetti di quartiere che solo chi ci abita sa che sono necessari per una buona qualità di vita della nostra Città. Gli abitanti sentiranno di essere parte integrante del comune, mentre una maggiore partecipazione di tutti i cittadini manterrà salda la democrazia, cosa per nulla scontata.

Micol Maestretti
13 Consiglio Comunale – IndipendenteLa pandemia, che è venuta a sommarsi all’emergenza climatica già in atto, ha messo a nudo non solo la vulnerabilità della società e dell’economia, ma anche le disuguaglianze e la precarietà delle fasce più deboli della nostra società. Ecco perché è necessario un ambizioso…
…progetto che coniughi finalmente salvaguardia del clima e dell’ambiente con un’imprenditorialità sana, intelligente e sostenibile, con la promozione dei diritti fondamentali e con la difesa delle fasce più deboli.
Come assistente in uno studio medico sono da sempre impegnata ad aiutare il prossimo. Mi interessano le persone, in modo particolare gli anziani, che hanno sofferto maggiormente durante questa pandemia, spesso rimanendo isolati dalle loro famiglie, dai loro figli e dai loro nipoti. Con la mia candidatura da indipendente nella lista dei Verdi, intendo spezzare una lancia a loro favore, impegnandomi per una Locarno più in sintonia con i suoi anziani, una Locarno che offra loro spazi aggregativi e che faciliti loro la vita.

Sheila Mileto
14 Consiglio comunale / 6 MunicipioSono consulente sociale e studentessa Master in Fundraising. Credo nella bellezza del mondo e dell’essere umano. Il mio motto? “Volere è potere”! Ho deciso di mettermi nuovamente in gioco per la Città in cui sono nata e cresciuta, che spero possa diventare…
…sempre più bella, accogliente, sostenibile.
Credo nella partecipazione attiva, ossia al coinvolgimento di tutta la cittadinanza: bambini, giovani, genitori, artisti, imprenditori, indipendenti, persone sole, disabili, anziani, stranieri… tutti devono potersi esprimere riguardo alle decisioni importanti che prende il Comune! Certo, richiederà grandi cambiamenti organizzativi e più tempo, ma a vantaggio di una migliore qualità di vita e in un’ottica preventiva che, a medio-lungo termine, farà risparmiare molte risorse (ambientali, sociali, sanitarie, economiche).
Vorrei vedere meno speculazione (soprattutto edilizia) e più valorizzazione di quanto già c’è sul territorio: limitiamo la cementificazione e aumentiamo gli spazi verdi e intergenerazionali. Torniamo a una dimensione più umana, dove la relazione è al centro, il tempo prezioso e la consapevolezza che siamo solo di passaggio (ma che possiamo fare la differenza!) sia acquisita.
Credo fortemente che, uniti (anche se con diversi credo), si possa fare la differenza… QUESTA È L’ORA!!!
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Promuovere investimenti per una società più attenta e giusta
Vent’anni di esperienza nel sociale e soprattutto quest’anno in cui siamo stati confrontati con grandi cambiamenti per via della pandemia, mi fanno dire che serve rendere i servizi (con le loro procedure) più celeri ed efficienti, le domande di aiuto – come i termini usati – più semplici.
Ho imparato l’importanza del lavoro di rete, per una presa a carico il più efficace possibile, ma purtroppo ho trovato spesso difficoltà nel lavorare in questo modo. Ho vissuto la frustrazione del non trovare una coordinazione – e una buona comunicazione – tra i diversi enti e servizi coinvolti, come se ognuno pensasse solo “al suo orticello”.
Sono quindi convinta che si potrebbe risparmiare molto tempo e, di conseguenza, anche molte risorse con una migliore coordinazione tra gli “addetti ai lavori”. Non avremmo quindi solo risparmio, ma soprattutto prevenzione di numerosi disagi, per esempio con una maggior presenza sul territorio degli agenti di quartiere, che vanno però formati maggiormente e costantemente al fine di intercettare i diversi bisogni degli anziani (ma anche dei giovani adulti, delle famiglie e delle persone sole in generale), come con la riattivazione di operatori sociali di prossimità.
Nel 2021, infatti, è inammissibile che una persona sola si possa indebitare per diverse migliaia di franchi nel giro di pochi mesi, in seguito a un graduale declino cognitivo e successivo ricovero in casa anziani, solo perché nessuno si è reso conto in tempo di quanto stava succedendo e, quando finalmente scatta l’allarme, può passare ancora qualche mese prima che qualcuno possa finalmente prendere in mano la situazione e cercare di bloccare la “macchina infernale” dell’indebitamento. Eppure entravano in casa infermiere domiciliari, c’era chi portava i pasti a domicilio; cassa malati, ufficio tassazione, comune (per citarne solo alcuni) hanno iniziato a mandare numerosi richiami e infine precetti… La persona in questione prima pagava regolarmente, ma nessuno si è chiesto come mai ora non pagava più.
Certo, alcuni meccanismi vanno oltre i poteri comunali, ma non vuol dire che dobbiamo stare a guardare. Possiamo cambiare le cose! Ci vuole coraggio e, certo, tanta pazienza… Ma questa è l’ora di agire e di cambiare: mentalità, paradigma, linguaggio, modalità di lavoro e tanto altro. Valorizziamo quanto già fatto, ma cerchiamo di migliorarci, sempre.
A chi vorrà obiettare che questo significherà avere costi aggiuntivi, rispondo che questi non saranno costi aggiuntivi, ma investimenti: per una società più attenta e più giusta, soprattutto nei confronti di chi, suo malgrado, ha meno mezzi e strumenti per raggiungere i suoi diritti. Ma anche per chi vorrà vedere i bambini diventare adulti con pari opportunità, ascoltati e aiutati laddove più vulnerabili, valorizzati nelle loro peculiarità.
Sheila Mileto, candidata per i VERDI di Locarno, Lista 3, n.ro 6 per il Municipio e n.ro 14 per il Consiglio comunale di Locarno.

Pero Rajkovacic
15 Consiglio comunaleHo 51 anni e sono operatore socio-sanitario. Ritengo che per contribuire al cambiamento verso una nuova Locarno, più ecologica e più attenta alle esigenze dei suoi abitanti, in modo particolare dei giovani e degli anziani, sarà necessario un maggiore coinvolgimento e…
…una maggiore partecipazione delle cittadine e dei cittadini. Occorrerà infatti azzerare rapidamente le emissioni nocive per il clima e la salute, imboccando in modo deciso la strada della mobilità sostenibile, scegliere una politica energetica basata esclusivamente su fonti rinnovabili, in particolare per i riscaldamenti, e impegnarsi affinché la parola riciclare rimpiazzi il termine gettare e cioè per una riduzione massiccia e sistematica dei rifiuti da incenerire. Anche l’imperante speculazione edilizia va affrontata seriamente con una pianificazione territoriale che sia finalmente sostenibile, una pianificazione territoriale che salvaguardi gli ultimi spazi verdi, di tranquillità e di ristoro e ne crei di quelli nuovi. Lo dobbiamo ai nostri figli e nipoti, ma anche a noi stessi, perché una città più verde in cui d’estate puoi sederti al fresco su una panchina all’ombra di un albero è anche una città più vivibile. Per avere una Locarno più moderna e sociale occorre inoltre sostenere maggiormente chi è veramente in difficoltà.
Al termine della prossima legislatura, vorrei poter dire che, grazie al mio intervento il comune di Locarno utilizza solo veicoli elettrici per le proprie attività e per il trasporto pubblico su gomma. Ricordo poi che se vogliamo un vero cambiamento di passo è meglio votare l’originale, ossia la lista “Verdi e indipendenti” anche per il municipio, piuttosto che votare per liste che si tingono di verde soltanto nel momento delle elezioni .

Alberto Sanz
16 Consiglio Comunale – IndipendenteBENESSERE – soluzioni verdi per Locarno ed il pianeta
Immobiliarista, trovo a ognuno una casa a sua misura. Una delle mie grandi motivazioni per entrare in politica è la salute ed il benessere. Questo è ciò che desidero per me stesso e per gli altri. Una delle basi…
BENESSERE – soluzioni verdi per Locarno ed il pianeta
Immobiliarista, trovo a ognuno una casa a sua misura.
…su cui si costruisce salute e benessere per tutti è mettendo a disposizione acqua pulita, aria pulita, proteggendo le zone abitate da traffico, rumore e radiazioni, mettendo a disposizione di tutti più aree verdi e di svago, salvaguardando una natura intatta e proteggendo i più deboli. Noi Verdi proponiamo soluzioni sostenibili per tutti questi aspetti della nostra vita, ma io ritengo che alla base di tutto serva la consapevolezza e il rispetto per il mondo in cui viviamo.
Oggi purtroppo viviamo in un mondo la cui aria è inquinata dall’uso sconsiderato di combustibili e propellenti fossili, in cui la terra e l’acqua sono inquinate da residui tossici di pesticidi, di concimi chimici, di medicamenti e da microplastiche, e non è tutto: oggi l’ambiente in cui viviamo è anche immerso in campi elettromagnetici i cui effetti sulla nostra salute e il nostro benessere non sono certo trascurabili. Contrariamente alle altre radiazioni non ionizzanti, come i raggi ultravioletti, la luce visibile e i raggi infrarossi che fanno parte integrante della natura, i campi elettromagnetici sono infatti prodotti soprattutto in ambito tecnico e i loro effetti a lungo termine sulla nostra salute sono tutt’altro che noti.
Dobbiamo dunque essere consapevoli che qualunque cosa produciamo, comperiamo e utilizziamo, anche il nostro telefonino o l’in apparenza inoffensivo router nella nostra abitazione, ha un impatto diretto sul mondo in cui viviamo e di conseguenza anche sulla nostra salute e sul nostro benessere. Ecco perché sarebbero utili un piano regolatore e norme edilizie che tengano conto di tutti questi aspetti
C’è dunque tanto da fare, ma lo possiamo fare solamente insieme.

Josip Tolic
17 Consiglio ComunaleNato 24 anni fa e cresciuto anni a Locarno. Nel 2017 mi sono diplomato quale carrozziere verniciatore alla Scuola Arti e Mestieri di Bellinzona, in seguito, ho prestato servizio militare e ho iniziato la mia carriera professionale a Bever in Engadina, dove sono…
…impiegato tutt’ora. La mia nostalgia verso Locarno mi porta a tornare ogni fine settimana e a trascorrere momenti splendidi nel nostro comune con i miei familiari e amici. Mi piace lo sport e sono in particolare un grande appassionato di calcio che pratico nel tempo libero con i miei amici e che, se un giorno mi si presenterà la possibilità, vorrei tornare anche a praticare come sport a livello amatoriale. Mi piace uscire, stare in compagnia, divertirmi, viaggiare per esplorare nuovi luoghi e scoprire nuove culture.
La Locarno che vorrei
A Locarno, mi piacerebbe realizzare un nuovo campo di calcio e anche un campetto da basket in modo da poter mettere a disposizione luoghi di svago in cui praticare lo sport anche a coloro che non hanno il tempo o non vogliono iscriversi in una società sportiva. Per la pallacanestro, poi scarseggia nei dintorni un’associazione sportiva che la pratichi. L’obiettivo è di favorire una maggiore relazione tra i giovani, permettere loro di rinvigorirsi e di divertirsi senza la pressione della competizione che vige nei club, ma soprattutto dare la possibilità di praticare sport senza pagare tasse d’iscrizione. Non tutti hanno infatti i mezzi per pagarle e arrischiano così di non giocare mai e quindi di rimanere sempre in panchina. Personalmente sono convinto che la città di Locarno debba offrire anche questa possibilità ai giovani e perché no, anche alle persone più mature che hanno ancora la passione per lo sport.
Purtroppo nel nostro comune non ci sono molti spazi pubblici liberi e dove poter passare le serate e i weekend con amici giocando al pallone. Infatti se si guarda il grande afflusso di gente nel campetto sintetico delle elementari di Ascona, sia nei giorni estivi, sia in quelli invernali, si capisce che la domanda c’è e che è importante. Questi sono luoghi in cui molte persone si recano per dare sfogo alla loro gioia di vivere, per divertirsi e passare tempo con amici e conoscenti, affrontandosi in partitelle ricche di entusiasmo e condite da una sana competizione. Un campetto con erba naturale a Locarno c’è ed è di fronte alle scuole medie della Morettina, ma il problema di questo campo è che non si cura abbastanza l’erba, col rischio di incidenti indesiderati. Questo campo è sempre ben occupato da chi desidera passare del tempo libero giocando al pallone. Purtroppo l’unico altro campo da gioco nelle vicinanze, quello sintetico di Ascona, è stato chiuso agli over 18, così tutti i giovani dai 18 in su sono stati esclusi e non hanno più il posto dove passare il tempo libero giocando divertendosi.
Penso sia importante valorizzare tutti gli sporti in generale, in modo da offrire a tutti, e non solo ai giovani, la possibilità di sgranchirsi braccia e gambe e di praticare una sana attività fisica, per compensare il tempo passato fermi davanti al computer, al tablet, al cellulare, alla Playstation o agli altri aggeggi elettronici. Sempre di più vediamo infatti ragazzi e ragazze delle scuole medie attaccati ai loro cellulari non solo durante le ricreazioni, ma anche durante i weekend. Questo genera isolamento che può sfociare in solitudine, ansia e depressione e col tempo anche in veri e propri problemi fisici, come difficoltà della vista, mal di testa, disturbi del sonno e problemi alla schiena dovuti alla scorretta postura del corpo mentre si usano questi mezzi.
Per questi motivi sono convinto che lo sport e in generale il movimento all’aria aperta, possano solo portare beneficio ai giovani e a tutta la popolazione. Lo sport praticato in solitario ti insegna a gestirti autonomamente, accresce il tuo senso di responsabilità, ti insegna a credere in te stesso. Praticato in gruppo, ti insegna la collaborazione, la condivisione e l’attenzione all’altro. Tutto ciò migliora la condizione fisica e psicologica dei cittadini. Ecco perché mi piacerebbe realizzare questi piccoli progetti che ritengo siano di notevole importanza per le generazioni future e non solo, ed ecco perché come Verde mi sono ingaggiato in politica.
Sono dell’opinione che spazi di questo genere dovrebbero essere ubicati in posizioni strategiche, facilmente raggiungibili dai cittadini locali, ma anche da quelli di altri comuni e dai turisti. I luoghi dal mio punto di vista più adatti e attrattivi sono i seguenti:
- lungo il fiume, che è un posto molto tranquillo ma le cui potenzialità sono oggi sotto-utilizzate. Questa ubicazione avrebbe pure il vantaggio di non disturbare nessuno e di evitare i reclami,
- al parco della pace il quale ha il vantaggio di essere anche vicino al lido di Locarno,
- lungo la Via San Jorio, una zona molto frequentata e abitata da molte famiglie, le quali sicuramente apprezzerebbero quest’idea.
Questo progetto rappresenta anche un sostegno all’educazione dei nostri figli permettendo loro di relazionarsi e di diventare sempre più indipendenti. Una volta attuato, a dipendenza di dove si realizzi, si ha pure la possibilità di utilizzare il sedime per tornei estivi amatoriali o spontanei.
Per concludere ritengo che questo progetto servirebbe pure da incentivo al turismo permettendo così alla nostra magnifica città di generare maggiori introiti.

Samuel Vogel
18 Consiglio ComunaleSono Samuel Vogel, nato nel 1965, originario del Canton Zurigo. Abito da 27 anni in Ticino, la maggior parte dei quali passati a Locarno. Ho imparato il mestiere di vasaio e da più di 20 anni sono attivo in questa attività in Città Vecchia, nel mio atelier-negozio “Megaterra”…
Sono appassionato di floricultura e di orticoltura e interessato alle tematiche ecologiche e sociali.
La Locarno che vorrei è uno spazio urbano più vivibile e a misura d’uomo e di donna: una città con più spazi verdi che permettano di ristabilire il contatto con la natura, con molte panchine per sedersi in tutti i quartieri, in particolare a favore delle persone anziane, una città che offra un sostegno più attivo alle attività culturali e associative locali, una città con una maggiore attenzione ai bisogni dei giovani e una città che fermi la speculazione edilizia e che ridimensioni le zone edificabili tramite un piano regolatore che meriti questo nome. Ecco perché sostengo il gruppo Salva Monte Brè e perché mi candido al Consiglio Comunale come indipendente nella lista dei Verdi di Locarno.
Info contatto
Verdi del Locarnese
Matteo Buzzi
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