Il titolo stesso del decreto legislativo allegato al presente rapporto, che ho il piacere e l’onore di presentare, riassume bene il messaggio politico che questo rapporto vuole veicolare, ossia prevedere lo stanziamento di un credito quadro di 462,1 milioni di franchi di cui 351,3 a carico del Cantone, 103 a carico dei comuni, sia per il finanziamento delle prestazioni di trasporto pubblico e sia per il servizio con corse in base alla domanda per il quadriennio 2025-2028. Eh sì, perché la base legale che regge una parte dei finanziamenti federali di questo credito già contempla possibili corse in base alla domanda e noi chiediamo di svilupparle anche in Ticino.

Oltre al credito di Cantone e Comuni detto prima, la Confederazione prenderà a proprio carico ulteriori 300 milioni di franchi, come indicato sia nel messaggio che nel rapporto. E un’altra parte dei costi è coperta dalle persone stesse che utilizzano il trasporto pubblico tramite il pagamento del titolo di trasporto. Nel 2024, solo con gli abbonamenti e i titoli di trasporto arcobaleno l’importo era di ben 84,8 milioni all’anno, vale a dire che quest’anno si registra un più 25% rispetto all’anno precedente.

Come dicevo in commissione eravamo tutti d’accordo e abbiamo voluto sottolineare come i trasporti pubblici svolgano un ruolo cruciale nella gestione complessiva della mobilità non solo per l’efficienza dei collegamenti ma anche per il loro impatto positivo sull’attrattiva e sullo sviluppo del nostro territorio offrendo soluzioni di trasporto alternative all’auto privata a uso singolo. I trasporti pubblici contribuiscono in modo significativo a garantire un’elevata qualità della vita riducendo la congestione e migliorando l’accessibilità a diverse aree del nostro territorio. Un trasporto pubblico efficiente e sul quale è importante investire come mostra l’evoluzione positiva dell’occupazione: infatti abbiamo visto un 2023 con un’evoluzione del  23% dell’occupazione per la ferrovia, un più 12 % per i bus e, se guardiamo ai chilometri percorsi  registriamo addirittura un più 29 %. L’aumento dell’occupazione permette di conseguenza un aumento del grado di autofinanziamento che partecipa all’investimento del trasporto pubblico mantenendo quasi inalterato l’importo stanziato dal Cantone.

Per alcune categorie di cittadini come gli anziani, studenti, pendolari, i trasporti pubblici dimostrano essere una risorsa irrinunciabile per gli spostamenti quotidiani diventando un punto di riferimento essenziale per la mobilità. Gli investimenti e gli interventi realizzati negli ultimi anni hanno avuto un impatto positivo riuscendo non solo a limitare la pressione sulla rete stradale ma anche a favorire una forte crescita del numero di utenti che quotidianamente scelgono il trasporto pubblico come mezzo di spostamento. Si tratta di un contribuito a una gestione più sostenibile e razionale delle risorse, migliorando l’efficienza e riducendo l’inquinamento, con effetti positivi su tutta la comunità.

Oltre a lodare l’ottimo lavoro svolto, per assicurare una buona proposta di trasporto pubblico in Ticino, la commissione auspica che lo sviluppo dei servizi con corse in base alla domanda, caldeggiata da numerosi Enti locali non debba cadere nel vuoto e vada sostenuta senza indugio. E quindi qui mi riallaccio a quanto detto dal collega Cometta prima, la Commissione ha voluto fare un ragionamento più generale, quindi non  soltanto sul servizio Verzasca Mobile ma proprio nell’adeguare la formulazione dell’offerta del trasporto pubblico, che avete visto molto ben presentata nel messaggio e che prevede nelle zone urbane collegamenti ogni 10-15 minuti, nelle zone periurbane e nelle basse valli ogni mezz’ora e nelle valli laterali ogni ora. Corse la cui redditività è monitorata dalla Confederazione e che il Cantone è poi tenuto ad adeguare.  Proprio in queste zone si inseriscono i servizi di Corse in base alla domanda.

Proprio considerando il progetto pilota Verzasca Mobile abbiamo avuto l’occasione di capire che a livello federale la stessa base legale con la quale finanziamo parte di questo credito già prevede la possibilità di ordinare e pagare corse in base alla domanda con una suddivisione dei costi tra Confederazione, Cantone e Comuni. Oggi, per le linee di trasporto pubblico regionale la suddivisione è come segue: 58% Confederazione, poco più del 30% il Cantone e poco più del 10% i Comuni. Ad ordinare il servizio delle corse in base alla domanda deve essere però il Cantone, come avviene già oggi per le altre linee.

Quindi questa proposta tocca una parte preziosa del territorio, le valli laterali o zone periferiche, che con le corse in base alla domanda potrebbero disporre  a medio termine di uno strumento importante e metterlo a disposizione di tutto il territorio quando dovremo decidere di sostituire linee intere o parziali oppure sostituirle in orari singoli o stagionalmente.

Allora se avremo approfondito e maturato l’esperienza delle corse su chiamata, avremo competenze per migliorare e rendere più efficiente il nostro trasporto pubblico, come già avviene in altri Cantoni. Per evitare quindi di perdere preziose competenze è necessario individuare una soluzione transitoria e semplice all’interno del presente credito quadro  o nelle disponibilità dei servizi competenti per il finanziamento ponte di Verzasca Mobile e per la messa a punto dei progetti nelle altre zone periferiche.

Dovessimo aggiornare prassi o basi legali cantonali in attesa del riconoscimento di questi servizi,  facciamolo pure, il Gran Consiglio è il potere legislativo e con le colleghe e i colleghi siamo proprio qui per fare questo lavoro.

Samantha Bourgoin, relatrice