Questa tornata elettorale ha registrato una preoccupante avanzata della destra, in particolare di quellUDC che presenta soluzioni illusorie a problemi che esistono per davvero. In tempi di crisi, la paura mobilita di più di quanto non lo facciano la ragione e le soluzioni concrete che ne derivano. Sì, perché la maggioranza di centro-destra, che è uscita ancora più consolidata da questa tornata elettorale e che di fatto governa il nostro Paese da molti anni, nulla farà per risolvere i problemi delle persone che faticano a sbarcare il lunario, preferendo ridurre le imposte alle classi più privilegiate ed additare la migrazione come causa di tutti i mali.

In Ticino, il fronte UDC/Lega è riuscita soffiare un seggio al Centro sul fotofinish. I due seggi dellarea progressista, però, sono stati riconfermati con agio, ed ora abbiamo la possibilità di riconfermare lexploit del 2019, quando Marina Carobbio riuscì a conquistare il seggio della Sinistra agli Stati. Ora abbiamo la possibilità di sostenere la candidatura di Greta Gysin, che incarna la consapevolezza che solo chi riesce a pagare le bollette a fine mese può anche contribuire alla transizione ecologica, necessaria più che mai se vogliamo garantire qualità di vita e prosperità anche alle generazioni future. Invero, chi ha più soldi e impatta maggiormente sullambiente dovrà contribuire un po’ di più al finanziamento di opere e servizi pubblici necessari per adattarci ai cambiamenti climatici già in corso. Per affrontare la crisi climatica e della biodiversità, e per affrontare laumento del costo della vita che grava sempre più sul ceto medio-basso, tutte e tutti dovranno fare la loro parte: ma secondo le proprie risorse!


Al secondo turno per gli Stati, Greta Gysin è l’unica candidata che unisce giustizia sociale e climatica, e che riesce a costruire ponti e trovare soluzioni condivise e concrete al di là degli steccati partitici. Linfluenza che le è stata attestata alle Camere Federali è lì per dimostrarlo. Per questo ogni ticinese che si riconosce in posizioni progressiste, da quelle più radicali a quelle più moderate, sostenga Greta Gysin!

Rocco Vitale