L’atmosfera e il clima sono un bene comune, dobbiamo fare la nostra parte per preservarli perché astenersi disincentiva gli altri ad agire.

L’impronta delle emissioni di gas serra degli svizzeri (14 t di CO2 pro capite nel 2015) è nettamente superiore a quella dei Paesi dell’UE e il 60 per cento delle nostre emissioni è generalo all’estero (Ufficio federale dell’ambiente). Modificando i consumi, possiamo ridurre drasticamente le nostre emissioni. Consumare in modo più sostenibile è possibile e la tecnologia ci aiuta. Ma perché ciò avvenga in tempo utile, è necessario finanziare la ricerca e lo sviluppo nelle energie alternative e incentivare l’uscita dai combustibili fossili e l’adozione di soluzioni più sostenibili. Perché le possibilità già ci sono, sono anche economicamente convenienti, ma non vengono adottate perché richiedono un investimento iniziale maggiore, che si recupera nel tempo. Con la legge sul CO2 si importeranno automobili meno inquinanti e gli importatori di carburante dovranno compensare le emissioni di CO2. Spetta loro decidere se scaricare i costi sugli automobilisti, aumentando il prezzo della benzina. Se lo faranno, ne consumeremo meno: riducendo la velocità o utilizzando mezzi più ecologici, che con la legge si diffonderanno più velocemente. Inoltre il meccanismo d’incentivazione è socialmente adeguato: i prelievi sono restituiti alla popolazione con sussidi e versamenti diretti uguali per ogni cittadino, anche per i bambini e ciò gioverà in particolare alle famiglie. Anche i redditi bassi, che vivono in case più piccole, non si spostano in Porsche, non vanno in vacanza alle Maldive e non trascorrono il fine settimana a fare shopping in Baker Street ne beneficeranno. Infine, la legge sul CO2 produrrà benefici sociali diretti in Svizzera, dove ogni anno a causa dell’inquinamento dell’aria muoiono prematuramente 3’000 persone. È come se ogni 3 anni avessimo una pandemia da inquinamento dell’aria! Questa legge è un “vaccino” contro la pandemia ambientale. Con la legge sul CO2 si creano posti di lavoro nell’economia verde in Svizzera, ci si libera dalla dipendenza dai combustibili fossili, che determinano ogni anno il trasferimento all’estero di ca. 7 miliardi di franchi, si riducono i danni alla biodiversità e i costi della salute e si evitano migliaia di morti premature. La legge sul CO2 è un compromesso politico che va nella giusta direzione. Senza di essa non avremo nemmeno tentato di rispettare gli impegni assunti sottoscrivendo l’accordo di Parigi. I benefici superano i costi: approviamola!

 

Fabiano Cavadini

Verdi di Breggia