Interpellanza: Bellinzona e la mobilità dolce… qualche sassolino ancora da togliere
nei programmi d’agglomerato sempre più spesso compaiono misure a favore della mobilità dolce, anche se dal punto di vista pratico rimane ancora parecchio da fare per trasformare all’interno della nostra Città la bicicletta come reale alternativa di tutti giorni agli spostamenti in automobile.
Lodevole Municipio,
nei programmi d’agglomerato sempre più spesso compaiono misure a favore della mobilità dolce, anche se dal punto di vista pratico rimane ancora parecchio da fare per trasformare all’interno della nostra Città la bicicletta come reale alternativa di tutti giorni agli spostamenti in automobile. Alcuni virtuosi cittadini questa scelta l’hanno già fatta, a costo tuttavia di notevoli rischi per la loro incolumità, in quanto i percorsi ciclabili all’interno della nuova Città, soprattutto nel periodo invernale, rappresentano una fonte notevole di pericoli.
Va ricordato che Bellinzona è attraversata da percorsi di diversa valenza, nazionali (no. 3 e 6), regionale (no. 31) e locale (no. 311). Appare quindi importante avere cura e la giusta manutenzione di questi percorsi, rimuovendo fonti di pericolo, dato che gli stessi sono frequentati da utenza di varia natura, da ciclisti esperti, mountainbike, bambini, ciclisti su bici da strada e atleti con la handbike.
Per questa ragione mi permetto di segnalare alcuni punti particolarmente pericolosi e chiedere lumi al lodevole Municipio sulle misure che intende portare avanti per risolvere tali situazione di pericolo.
Va inoltre segnalato che lo scorso 17 febbraio 2017 è entrato in vigore il nuovo regolamento sulla manutenzione dei percorsi ciclabili emanato dal Cantone che prevede l’obbligo di una manutenzione ordinaria dei percorsi ciclabili.
1) Gudo: tra Al pian Marnino e Via Stradonino
Manutenzione invernale dei percorsi ciclabili.
Come mai a Gudo, sul percorso regionale 31 vi è un cartello indicante che la manutenzione invernale non viene svolta sebbene prevista espressamente dal regolamento? Intende il Municipio svolgere tale manutenzione e lotta al gelo?
2) Gudo: ponte su Via Stradonino
Punto notoriamente pericoloso visto il forte traffico. Delle misure sono state previste nell’ambito del PAB ma richiedono parecchio tempo.
In particolare l’area della rampa ovest, usata come posteggio, comporta parecchi rischi considerate la frequente presenza di veicoli in manovra, la forte pendenza e l’innesto repentino sul ponte dello Stradonino. Non si ritiene opportuno portare migliorie?
3) Giubiasco – Gudo (Stada dell’argine – via Alle Golene) percorso regionale e nazionale
Il manto stradale risulta particolarmente rovinato con grosse buche in via alle Golene.
I crateri si trovano specie all’altezza della ditta Giordani che produce quotidianamente un intenso via-vai di camion presumibilmente responsabili del degrado dell’asfalto e incompatibili col carattere di una strada ciclabile e agricola. Intende il Municipio sistemare questi crateri stradali?
Il manto stradale risulta particolarmente sporco di ghiaia derivante dall’argine della diga insommergibile. Come mai il Municipio non pulisce mai questo percorso che può essere fonte di pericolo per bambini e bici da corsa?
Durante l’inverno, complici alcune siepi il manto stradale risulta sovente fortemente ghiacciato. Come mai il Municipio non esegue la regolare manutenzione anti gelo sul manto stradale di un percorso nazionale e regionale?
4) Giubiasco Via Golena percorso nazionale e regionale
Con l’asfalto posato nella parte nord di Via Golena il percorso che passa dietro alla centrale elettrica ha assunto ancora maggiore importanza rispetto al passato. Tuttavia gli incroci della strada con modalità di precedenza da destra mettono in pericolo i ciclisti che transitano da lì, in particolare nell’incrocio con Via Camana e Via Sottocentrale. Va segnalato che gli specchi posati ai due incroci non sembrano assolvere adeguatamente lo scopo per i quali sono stati posati.
Non ritiene il Municipio di dovere modificare la segnaletica con degli stop per fare in modo che le automobili (molte quelle giornalmente dirette al vicino posteggio della golena) non piombino sul percorso ciclabile, rischiando drammatiche conseguenze?
5) Bellinzona – Via Chicherio, percorso nazionale e regionale
Il manto stradale risulta pesantemente deteriorato e pone problemi in particolare alle bici da corsa. L’alternativa sull’argine insommergibile non appare in questo senso comunque adeguata per questo tipo di mezzi.
Come intende muoversi il Municipio per sistemare questa pavimentazione?
6) Sicurezza dei posteggi per biciclette
Negli scorsi mesi sono state posate numerose rastrelliere quali nuovi stalli per biciclette. Purtroppo però le stesse non sono assolutamente adeguate a evitare i furti, dato che permetto l’aggancio al massimo della ruota davanti del proprio velocipede.
Come mai il Municipio ha acquistato tali rastrelliere e non ha considerato il pericolo di furti (peraltro estremamente presente in Città? Come intende rimediare a questa mancanza?
7) Bellinzona- Via Lavizzari
Nell’ambito della nuova segnaletica in Via Lavizzari sono stati rimossi gli stop di Via Campo Marzio e Via dei Gorla. Questo comporta perciò l’immissione dei veicoli direttamente sulla pista ciclabile di Via Lavizzari con peraltro scarsa visibilità per le automobili e pochissimo tempo di reazione per i ciclisti.
Come mai il Municipio ha adottato questa soluzione pericolosissima? Come intende agire per ridurre questo grave rischio?
In attesa delle vostre gentili risposte in merito, che auspico vadano a favore della mobilità dolce e ciclabile, colgo l’occasione per salutarvi cordialmente.
Ronnie David
I Verdi del Ticino