I consiglieri comunali Martino Rossi (PS) e Nicola Schönenberger (I Verdi) hanno inoltrato l’annunciato ricorso contro il nuovo Regolamento comunale sui rifiuti approvato dal consiglio comunale il 30.06.2015.


Il ricorso, per sua natura, sviluppa argomenti prettamente giuridici e non di tipo politico. Esso chiede al Consiglio di Stato di verificare la compatibilità del Regolamento con le leggi federali e cantonali in materia di copertura dei costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

Queste leggi, che perseguono obiettivi ambientali e non fiscali, esigono che sia applicato il principio “chi inquina paga”, così da sgravare le imprese e i cittadini virtuosi che limitano, separano e riciclano i loro rifiuti, e incentivare gli altri a comportamenti più responsabili verso la collettività e l’ambiente. Per raggiungere questi obiettivi, esse prevedono che i costi siano coperti da tasse causali e incitative, proporzionali alle quantità di rifiuti prodotti da ognuno.

Secondo i ricorrenti (e gli esperti consultati), il nuovo Regolamento di Lugano, incentrato quasi interamente su pesanti tasse fisse poco differenziate e non proporzionali alle quantità individuali di rifiuti prodotti, non rispetta i principi di causalità, proporzionalità, divieto di arbitrio. Esso si pone in contraddizione con le leggi, la giurisprudenza e la dottrina, come argomentato nel ricorso.

L’accoglimento del ricorso, che riguarda solo alcuni e non tutti gli articoli votati, permetterà al Municipio e al Consiglio comunale di ricalibrare gli oneri previsti in funzione del loro obiettivo ambientale e non fiscale. I cittadini non dovranno pagare nuove tasse improprie e inique, e l’equilibrio delle finanze comunali dovrà essere perseguito con modalità conformi alla legalità e all’equità.