La mozione è da attuare subito in grande semplicità e velocità, siccome ben 52 Comuni ticinesi hanno regolamenti a norma di legge federale…basta sceglierne uno e farne un copia , infatti non siamo né i più grandi né i più piccoli, né gli unici con delle frazioni dove dover andar a raccogliere i sacchi.
In Svizzera il 70 % della popolazione paga lo smaltimento dei rifiuti secondo il principio di causalità. Breggia è semplicemente controcorrente e fuorilegge e se non mette mano subito al regolamento rifiuti, fa anche la figura del retrogrado. La nostra popolazione è attenta ed ha già notato questo immobilismo senza più scuse.

È stato ribadito che ci vuole una tassa causale, e non una tassa forfettaria. Al cittadino deve essere data la possibilità di pagare per quello che produce.

Inoltre Zali ha detto chiaro e tondo ed è anche un fatto verosimile che:
La normativa cantonale non fa che riconoscere la bontà della scelta dei Comuni che hanno già introdotto la tassa sul sacco. Ogni Ente locale potrà mantenere l’impostazione attuale, allineando il costo del sacco alle indicazioni fornite dal Cantone e modificando di conseguenza anche la tassa base. Le modifiche saranno tuttavia molto maggiori per tutti i comuni che oggi non conoscono la tassa sul sacco.

Prima ci adeguiamo, meno sarà grande lo scalino, inoltre noi possiamo probabilmente già proporre Frs. 2.- al sacco da 35 litri, contro la forchetta tra gli 85 e i 95 ct al sacco proposta cantonalmente, ma considerando che in Svizzera il costo oscilla tra il frs. 1.40 e i frs. 3.- proprio perché non cada l’incentivo della separazione dei rifiuti.

Teniamo pure conto che Castel S. Pietro e Vacallo hanno elaborato il nuovo regolamento, e Castello vende già i sacchi bianchi: quindi se non vogliamo venir sommersi dal turismo del sacco….

La mozione è ancora pendente.

Grazia Cavallini
Rudy Bächtold