Premessa

Nel 2007 I Verdi avevano inoltrato un’interpellanza al Municipio per sostenere l’offerta dell’AIL denominata “Elettronatura”, il cui scopo era (ed è):

  • sostenere la produzione da fonti rispettose dell’ambiente di quel bene primario che è l’energia elettrica;
  • sostenere lo sviluppo di nuove tecnologie;
  • sostenere la costruzione di nuovi impianti ecologici;
  • migliorare la qualità di vita anche delle generazioni future.

Nell’interpellanza, I Verdi chiedevano al Municipio se intendeva aderire al progetto acquistando quote di energia elettrica rinnovabile per il proprio fabbisogno, in modo da sostenere la produzione da fonti energetiche rinnovabili, visto anche l’importante ruolo che l’ente pubblico ha nel dare l’esempio ai cittadini.
Il Municipio di Lugano aveva risposto positivamente alla nostra proposta, decidendo di acquistare una quota di elettricità con label “Elettronatura” equivalente al 20% dell’energia consumata dal palazzo Civico.

Da allora, nonostante siano passati pochi anni, la situazione è mutata radicalmente.
Dopo la catastrofe naturale che, unita a errori umani, ha causato il disastro di Fukushima, anche la Svizzera ha finalmente deciso di uscire dal nucleare. Nello scorso mese di giugno, infatti, la Camera del popolo ha deciso di anticipare l’abbandono del nucleare (entro il 2034), una svolta storica e impensabile fino a poco tempo fa. Occorre quindi prepararsi a questa sfida e adattare al più presto la propria politica energetica, favorendo l’efficienza energetica e le energie rinnovabili.

Diverse città si stanno già attrezzando. Losanna, ad esempio, ha adottato politiche efficaci che iniziano a dare i loro effetti. Infatti Losanna, che è “Città dell’energia”, ha ricevuto per la seconda volta lo European Energy Award gold, due volte il Watt d’or, il premio solare svizzero e europeo e diversi riconoscimenti per la campagna Display®  (campagna europea di sensibilizzazione dell’etichetta energetica degli stabili).

Anche nel nostro cantone molti comuni si stanno dando da fare. Per esempio Mendrisio ha avviato diversi progetti, come la sostituzione delle luci con impianti a led in diverse strutture, la campagna Display® e altre valide iniziative. Altri comuni sono inoltre attivi nell’accelerare l’uscita dal nucleare. Il comune di Balerna, ad esempio, acquista per i propri consumi soltanto energia rinnovabile certificata (energia solare e idroelettrica). È di poche settimane fa la notizia che il Municipio di Bellinzona ha deciso di rinunciare all’acquisto di energia prodotta dalle centrali atomiche e che le Aziende municipali di Bellinzona (AMB) anticiperanno gli obiettivi federali di abbandono del nucleare.

Lugano cosa fa? Può stare a guardare?

La nostra città da anni si dice attenta a queste tematiche e alla promozione delle energie rinnovabili, ma gli intenti fanno fatica a diventare realtà. Dopo anni di richieste e di rassicurazioni, non siamo ancora diventati “Città dell’energia” e la promozione di energia “verde” è ancora ai primi, timidi, passi. È veramente giunto il momento di una decisa svolta, a maggior ragione vista l’importanza di Lugano nel cantone.
La nostra amministrazione cittadina per coprire il proprio fabbisogno si rifornisce dalle AIL, le quali, nel mix energetico che forniscono, comprendono ancora un 12,14% di energia nucleare (4% di provenienza svizzera), cosa per noi non più accettabile e oggettivamente insostenibile.

Con la seguente mozione chiediamo quindi al legislativo di risolvere:

  1. La mozione è accolta.
  2. La città rinuncia ad acquistare energia nucleare per coprire i propri fabbisogni energetici.
  3. L’energia nucleare dovrà essere sostituita con energia certificata TIacqua e/o Elettronatura

Sperando di trovare il sostegno dei colleghi consiglieri,
salutiamo cordialmente

i consiglieri comunali Gianni Cattaneo e Melitta Jalkanen