Onorevole signor Sindaco,
Onorevoli signore e signori Municipali,

avvalendomi delle facoltà concesse dalla Legge (art. 66 LOC, l‘art. 14 RALOC e gli art 32 e 33 del Regolamento comunale di Breggia), mi permetto di interpellare il Municipio sulla questione seguente.

Premessa

L’ART2 del nuovo Regolamento Comunale sulla gestione dei rifiuti ne definisce i principi:

  1. La gestione dei rifiuti è orientata alla loro riduzione e valorizzazione
  2. Il Comune mira a ridurre l’impatto ambientale legato alla raccolta e allo smaltimento

D’altro canto, la modifica della Legge di Applicazione federale sulla Protezione dell’Ambiente introduce l’obbligo di un modello di copertura delle spese di raccolta e smaltimento, prevedendo tra l’altro una tassa sul quantitativo a copertura dei costi di smaltimento.

Conformemente a tali prescrizioni il Municipio propone l’introduzione di una tassa sul sacco per i RSU non riciclabili, e mantiene la raccolta separata dei rifiuti riciclabili (vetro, alluminio, … e plastica), che non segue il principio di causalità (chi inquina paga), proprio perché essi non vengono smaltiti ma riciclati.

Modello “Puricelli” per il recupero della plastica
Il modello attuale di raccolta della plastica presenta alcune problematicità che con l’introduzione della tassa sul sacco per i RSU non riciclabili potrebbero aggravarsi:

  • Attualmente gli 8/11 della plastica che viene riposta negli appositi contenitori, svuotati dalla Puricelli SA, non vengono riciclati ma bruciati nell’inceneritore di Giubiasco, perché non riciclabili dalla ditta italiana a cui la Puricelli SA si rivolge per il riciclo. Il comune “paga” un intermediario per trasportare gli 8/11 delle plastiche raccolte all’inceneritore (dove vengono convogliati i RSU non riciclabili!), non per riciclarle, come si aspettano i cittadini!!
  • Per questi rifiuti plastici che devono essere smaltiti, si contravviene al principio di legge che prescrive che i costi di smaltimento siano coperti con la tassa sul sacco.
  • Con l’introduzione della tassa sul sacco è lecito attendersi che il quantitativo di plastica non riciclabile che verrà deposto nei contenitori della Puricelli aumenterà ulteriormente: alcuni faranno meno attenzione di oggi a separare la plastica riciclabile da quella non riciclabile e la butteranno tutta nel contenitore della Puricelli per evitare di riempire il sacco comunale.

Con questo modello di gestione della plastica, aumenteranno i costi per lo “smaltimento” della plastica a carico del comune, che saranno coperti con la tassa base e quindi che pagheranno tutti i cittadini, contravvenendo al principio di causalità, stabilito dalla legge.

Questo modello di gestione della plastica non dà ai cittadini gli incentivi giusti, e quindi non produrrà una diminuzione della produzione di rifiuti in plastica. Chi produce questi rifiuti ne scarica i costi di smaltimento sull’intera popolazione.

Modello “RS Recupero Materiali” per il recupero della plastica
La Innorecycling di Eschlikon propone un modello diverso per il recupero della plastica (già adottato nel resto della Svizzera da 250 comuni) di cui la RS Recupero Materiali SA di Bironico si occuperebbe della soluzione logistica in Ticino.
In cosa consiste?
Un sacco a pagamento fornito dalla RS in cui i cittadini gettano la plastica riciclabile. Solo la plastica riciclabile, perché il sacco costa un po’ di più del sacco comunale (2.50 CHF IVA inclusa per un sacco di 60 l), in modo che non vi sia nessun incentivo monetario a gettarvi ciò che non può essere riciclato.

Nel sacco possono essere riposte più tipologie di plastiche di quante non ne vengano riciclate dalla Puricelli: anche il PET (01), il PS (06) e il tipo O (07). Quindi anche i contenitori di olio da cucina, i contenitori per benvande in Tetrapack, i cestelli di frutta e verdura e tutti i contenitori in PET, gli imballagi per affettati, i sacchetti di pasta, riso e biscotti.

I contenitori devono solo essere privati dei residui alimentari e sciacquati.
I cittadini depongono il sacco in un bidone comunale (come fanno ora con la raccolta della Puricelli SA) che, quando è pieno, viene svuotato dalla RS.

La RS porta la plastica raccolta alla Innorecycling di Eschlikon, che si occupa del riciclo. Con questa soluzione è un’impresa Svizzera, che si occupa del riciclo della plastica e tutto il valore aggiunto dell’operazione resta in Svizzera.

Non vi è nessun costo aggiuntivo a carico della collettività, perché i costi della logistica sono coperti dal prezzo dei sacchi venduti dalla RS.

Con questo modello di gestione delle plastiche, ogni cittadino si asumme i costi di smaltimento/riciclo dei rifiuti di plastica che produce, in ossequio al principio di causalità.
Egli è così incentivato a considerare i rifiuti che produce con le proprie scelte di consumo.
Se differenzia paga un po’ di più per il riciclo delle plastiche, ma ha la soddisfazione di sapere che con ogni kg di plastica riciclata permette il risparmio di 3 l di petrolio ed evita di produrre con l’incenerimento 2.83 kg di CO2.
Chi non differenzia butta la plastica nel sacco comunale e paga un po’ di meno per il suo incenerimento.

La tassa base per la raccolta dei rifiuti potrà essere abbassata ulteriormente.

Interpellanza

In conclusione, chiedo al Municipio di valutare i vantaggi comparati del modello di raccolta differenziata della plastica sulla base di un sacco a pagamento (come adottato da più di 250 comuni svizzeri) rispetto all’attuale modello di raccolta della plastica finanziato dall’intera popolazione di Breggia, relativamente:

  1. All’ossequio del principio di causalità (chi produce i rifiuti paga per il loro smaltimento) sancito della Legge di Applicazione federale sulla Protezione dell’Ambiente.
  2. All’aderenza ai principi di riduzione e valorizzazione dei rifiuti, sanciti nell’ART 1 e del nuovo regolanto comunale.
  3. Alla convenienza economica.

Ringraziandovi per l’attenzione, vi porgo i miei più distinti saluti.

Fabiano Cavadini