In base al Codice penale, l’omicidio è detto “passionale” quando è commesso “cedendo a una violenta commozione dell’animo scusabile per le circostanze o in stato di profonda commozione” e prevede per questo crimine una pena minima inferiore a quella dell’omicidio intenzionale.
Per Gysin, il termine utilizzato in italiano e francese (“passionel”) è “assai infelice, perché presta il fianco all’equivoco purtroppo diffuso che l’omicidio passionale sia legato al delitto d’onore, agli omicidi di donne per mano dei partner o degli ex partner”. L’utilizzo nei media della locuzione “delitto passionale” per riferirsi a omicidi tra partner o ex partner contribuisce inoltre a creare confusione.
Confusione che Gysin definisce “pericolosa”, perché giustifica in un qualche modo il reato commesso. Per la ticinese da “passionale” o “passionel” si dovrebbe quindi passare ad un termine neutro, come già è il caso nella versione tedesca, in cui il termine è “Totschlag”.
L’atto parlamentare passa ora al Consiglio degli Stati, dove non avrà vita facile: un anno fa i “senatori” avevano bocciato – con 24 voti a 20 – una mozione identica presentata da Marina Carobbio (PS/TI). Anche per questo motivo la consigliera federale Karin Keller-Sutter oggi ne aveva chiesto la bocciatura.
Fonte: parlament.ch