L’amministrazione federale, nel rapporto in adempimento del postulato Bourgeois del 2010 su ”Economia verde – Ruolo dello stato in relazione a un utilizzo efficiente delle basi naturali della vita”, conclude che la politica dell’economia verde ha come obiettivi l’utilizzo efficiente e il consumo ecosostenibile delle risorse, in modo da garantire anche a lungo termine l’attività economica e da conseguire uno sviluppo del benessere quanto più positivo possibile.

Lo Stato dovrebbe definire un quadro di non discriminazione equamente vantaggioso per tutti i settori e intervenire a fini regolatori in presenza di un fallimento del mercato, per ragioni di efficienza. Il motivo di questa limitazione è che di norma i mercati ripartiscono le risorse in maniera più efficiente rispetto agli uffici statali. Gli interventi statali apportano a breve termine scarsi vantaggi alla piazza economica e scarsi incentivi alla crescita. Tuttavia il bilancio è migliore in un’ottica a lungo termine e se si includono i costi esterni negativi evitati. Per questo motivo una politica dell’economia verde dev’essere impostata su un orizzonte a lungo termine.

Proprio per soddisfare questa esigenza, fra pochi mesi saremo chiamati a votare sull’iniziativa popolare federale “Per un’economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)”. L’iniziativa chiede alla Confederazione, ai Cantoni e ai Comuni un maggior impegno a favore di un’economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse. L’iniziativa chiede: di fissare gli obiettivi specifici per promuovere la ricerca, l’innovazione e la commercializzazione di beni e servizi, nonché le sinergie fra attività economiche; di emanare prescrizioni sui processi di produzione, sui prodotti e sui rifiuti, nonché sugli acquisti pubblici; di adottare misure di natura fiscale; in particolare può istituire incentivi fiscali positivi e prelevare sul consumo delle risorse naturali un’imposta di incentivazione a destinazione vincolata o senza incidenza sul bilancio. L’attuale sviluppo dell’economia verde è guidato da obiettivi di domanda, ma quel che manca – oltre a un sistema di incentivazione ben congegnato – sono le politiche di offerta, le politiche industriali innovative che dovrebbero dare sostanza alle opportunità industriali. Senza alcun orientamento strategico a lungo termine a tutti i livelli istituzionali si rischia di impostare le scelte come atto burocratico dovuto e non come opportunità per le nostre imprese di concentrare le capacità e di trovare le economie di scala necessarie per soddisfare il mercato interno e per esportare il know-how all’estero. È sul piano nazionale che si giocano le opportunità di sviluppo del prossimo decennio. Le risorse che le istituzioni possono mettere a disposizione dovrebbero essere utilizzate per sostenere la ricerca e lo sviluppo, realizzare progetti pilota, sviluppare le società che offrono prodotti e servizi sostenibili avanzati e che possono svolgere il ruolo di interfaccia fra società e offerta industriale sostenibile, aiutando le imprese a far conoscere e valorizzare le loro soluzioni. L’iniziativa proposta da i Verdi va proprio in questa direzione e fornisce strumenti giusti per gettare le basi per un’economia nuova, moderna ed orientata al futuro. Per il benessere di tutti, noi e la nostra terra.

Usman Baig
Consigliere comunale I Verdi
Massagno