Verdi Svizzera e Verdi del Ticino esprimono soddisfazione per l’accettazione, seppur con una maggioranza risicata, della legge sull’identità elettronica (Id-e). Un segnale che la popolazione svizzera vuole un’identità digitale statale e sicura, seppure una fetta importante della popolazione si dimostra preoccupata nei confronti della digitalizzazione. Questo risultato dimostra che il nostro impegno, iniziato con il referendum del 2021 contro la variante che affidava l’Id-e al settore privato, e proseguito in Parlamento per garantire una soluzione che rispecchiasse la volontà popolare, ha dato i suoi frutti.

La nuova Id-e è un servizio pubblico gratuito che si basa su un’infrastruttura statale. Questa soluzione non solo rafforza l’autodeterminazione digitale, ma è anche una risorsa fondamentale per la democrazia. Permetterà in futuro la raccolta elettronica delle firme per referendum e iniziative, impedendo efficacemente le falsificazioni e semplificando il lavoro di convalida.

“Nel 2021 ci siamo opposti perché il progetto lasciava l’identificazione elettronica in mano a ditte private. Oggi, invece, l’amministrazione e la gestione di questo sistema sono finalmente in mano pubblica,” dichiara Greta Gysin, consigliera nazionale Verdi del Ticino. “Questa legge permette alla Svizzera di essere al passo con i tempi e di semplificare concretamente la vita di tutti i cittadini. È un servizio sicuro, volontario e gratuito, che consentirà di sbrigare molte operazioni online in modo centralizzato e senza più la necessità di mandare fotocopie di documenti fisici.”

Nara Valsangiacomo, granconsigliera Verdi del Ticino, aggiunge: “Questa nuova Id-e garantisce la protezione dei dati personali in modo decentralizzato e rafforza la nostra democrazia diretta, due aspetti per noi sempre prioritari. Siamo felici che la cittadinanza abbia riconosciuto il valore di una soluzione statale, a beneficio di tutte e tutti.”

Di fronte al potere delle grandi aziende tecnologiche, lo Stato deve assumere un ruolo proattivo. L’accettazione di questa legge dimostra che la popolazione riconosce la necessità di soluzioni pubbliche e solide per il nostro mondo digitale. Adesso bisogna procedere rapidamente per introdurre l’Id-e e spianare la strada a un futuro più sicuro e democratico per la Svizzera.