
NO all’introduzione di uno sbarramento del 4% per l’elezione al Gran Consiglio – Firma l’appello
L’introduzione di un limite di sbarramento del 4% per l’elezione del Gran Consiglio è una grave minaccia alla rappresentanza democratica e al pluralismo politico che caratterizzano il nostro sistema elettorale fondato sul sistema proporzionale, che ha garantito per decenni la presenza in Parlamento di sensibilità diverse: modificarlo nel modo proposto significa ridurre i diritti democratici e soffocare il dibattito politico.
Le liste minori, che la riforma proposta vorrebbe eliminare, rappresentano circa il 13% degli elettori e delle elettrici. I partiti cosiddetti minori offrono un contributo importante al dibattito parlamentare, presentando numerose proposte su temi rilevanti, arricchendo la discussione e i punti di vista. Erigere barriere per impedirne l’accesso al Parlamento costituirebbe un passo inaccettabile in una democrazia pluralista. Inoltre, equivarrebbe a silenziare la voce di decine di migliaia di elettori ed elettrici ticinesi.
La presenza dei partiti minori permette di apportare un contributo rilevante su temi fondamentali come sviluppo economico, scuola e formazione, fiscalità, giustizia, socialità, discriminazioni di genere e ambiente. Attribuire la responsabilità di eventuali lungaggini o inefficacia dell’azione di Governo e Parlamento alla presenza delle forze politiche minori, impedendo loro l’accesso al Parlamento, è un goffo tentativo di distogliere l’attenzione dai veri problemi e dalle sfide ai quali la maggioranza parlamentare e di governo non riesce a dare risposte soddisfacenti e innovative.
Le firmatarie ed i firmatari del presente appello pubblico si oppongono fermamente a questa proposta e invitano i cittadini e le cittadine di ogni orientamento politico a fare altrettanto; così come invitano tutti i partiti a bocciarla o a farla ritirare.