Presidente, vicepresidenti, direttore, colleghe e colleghi, 

Fino all’audizione con il direttore Zali e i responsabili dei servizi, mi ero messa a disposizione come relatrice preliminare per trattare la richiesta di un credito quadro netto di 100 milioni di franchi e autorizzazione alla spesa di 200 milioni di franchi fino al 2031, per la continuazione del programma di incentivi[1]

Prima di assumere ufficialmente il dossier volevo capire:

1) La portata del messaggio e se con le misure e i mezzi mobilitati, ossia 100 milioni a cui vanno aggiunti anche 100 milioni da parte della Confederazione, si era in linea con gli obiettivi che il Cantone stesso si era dato

>>> per andare verso una società rinnovabile al 100%

>>> e per rafforzare l’indipendenza energetica sviluppando fonti rinnovabili indigene

  • 2) Se di conseguenza il presente messaggio era oggetto di un compromesso sostenibile dalle parti e quindi di un rapporto di maggioranza o di minoranza da parte mia.

Alle mie domande ha riposto il Direttor Zali in prima battuta e i servizi per i dettagli.

Il Direttore ha spiegato che il messaggio continua a lavorare coerentemente nella direzione degli obiettivi tramite gli incentivi previsti, vale a dire

  • decarbonizzazione
  • efficacia ed efficienza energetica
  • produzione di energia termica da fonti rinnovabili
  • Informazione, sensibilizzazione, consulenza

ma con NON li raggiunge con i tempi stabiliti.

Per andare al ritmo giusto ci vorrebbero 3, 4 o forse 5 volte i soldi previsti.

Ma si tratta di un messaggio che tiene conto della situazione reale, di quello che si può fare e che ha senso fare, vale a dire

  • dei conti dello Stato, infatti è stato avallato dal Governo
  • dei limiti stabiliti dal governo per gli investimenti del DT, infatti include investimenti previsti a piano finanziario per le prossime due legislature
  • di un credito quadro (100 milioni) che a livello federale (altri 100 milioni) si basa sulla legge del CO2 che si prefigge di ridurre le emissioni di gas serra, in particolare le emissioni di CO2e tassa l’utilizzo, nel nostro caso degli oli combustibili, che va ad alimentare un fondo. Di questo fondo, 1/3 è messo a disposizione dalla Confederazione al Programma edifici la cui competenza è dei Cantoni (dal 2017 ) che si adoperano con un loro programma promozionale. Il contributo elargito è di circa di 1 a 1 (a conti fatti) perché considera l’efficacia delle misure sostenute, a cui viene aggiunto il 5% come contributo per la gestione del programma.
  • dell’apparato necessario per l’accompagnamento degli incentivi
  • della dovuta informazione oggettiva
  • dei comuni che a loro volta sostengono i progetti in base alle decisioni cantonali
  • della capacità degli artigiani, praticamente tutte PMI del nostro territorio, di implementare le misure
  • del numero di richieste che vengono dal territorio che negli anni sono quintuplicate

Sono oltre 13’000 le richieste evase con successo tra cui circa 7’000 pompe
di calore.

Considerando che in Ticino sono 120mila gli edifici con cui almeno ancora 60’000 impianti a nafta c’è ancor moto lavoro da fare, ma possiamo dire che con il programma precedente gli obiettivi raggiunti sono interessanti

  • 10% di riduzione dei consumi
  • 20% riduzione delle emissioni
  • 20% è circa la parte degli incentivi rispetto alle risorse finanziarie mobilitate dai lavori. Proiettate sul prossimo credito quadro 1 miliardo circa

INOLTRE

  • Ha estrapolato dal messaggio la parte del teleriscaldamento che vedrà coinvolti piuttosto enti pubblici (Comuni) che privati, per una maggiore trasparenza dell’uso dei fondi. Messaggio che abbiamo evaso durante la sessione di giugno.

Detto questo mi è sembrato un messaggio capace di raccogliere i diversi schieramenti politici perché concilia misure di politica energetica e climatica, con azioni di sostegno all’economia locale e ai privati che si sono incamminati sul percorso della transizione.

Ho quindi accettato di essere parte del compromesso, quindi di scrivere un rapporto aderente al messaggio governativo.

La Commissione ambiente, territorio ed energia (CATE) dal canto suo presenta il suo PREAVVISO POSITIVO firmato da tutti gli schieramenti.

Ribadisce che però un cambiamento sostanziale verso una società rinnovabile al 100% non può limitarsi ad essere un obiettivo di legislatura, ma bensì un passaggio obbligatorio verso l’acquisizione di un modo di vivere più sostenibile e rispettoso nei confronti delle risorse a nostra disposizione. Tutto questo sarà possibile unicamente con la partecipazione, il sostegno e la collaborazione tra Confederazione, Cantone, Comuni, aziende private e singoli cittadini.

La Commissione accoglie positivamente la volontà di voler proseguire con il programma di incentivi concernente l’efficacia ed efficienza energetiche, la produzione e la distribuzione di energia termica da fonti indigene rinnovabili, la conversione delle energie di origine fossile e la promozione della formazione continua, dell’informazione, della sensibilizzazione e della consulenza nel settore dell’energia anche per il periodo fino al 31dicembre 2031, non di meno l’aumento degli incentivi rispetto al precedente credito quadro non può che essere salutato positivamente.

E cosa succede nella commissione della gestione?

La volontà della Commissione è unanime nel valutare positivamente gli incentivi. È anche unanime la volontà di portare in aula al più presto il presente decreto in modo da rendere disponibili gli incentivi alle cittadine e ai cittadini che ne hanno fatto richiesta e si vogliono evitare tempi di stallo anche ai Comuni e all’economia.

Tuttavia le sensibilità all’interno del nostro gremio in merito all’aumento del 45% dell’importo complessivo sono differenziate.

Sia in merito alla velocità in cui gli incentivi saranno erogati e al timore che i crediti si esauriscano ben prima del 2031, vista l’evoluzione della domanda, sia sul fatto che l’aumento degli incentivi, anche se non modificherà quanto previsto a PFI 2024-2027 e 2028-2031, non contribuirà al rientro dei conti.

Gli argomenti per una o l’altra posizione si moltiplicano

– Una parte dei membri ritiene che sia verosimile che la velocità di crociera sia dettata dalla capacità del Cantone di far fronte alle richieste, come suggeriscono i servizi, e quindi in linea con il credito di 100 milioni fino al 2031, aumentato già tenendo conto della domanda e della lista d’attesa attivata da giugno 2024

– Un’altra li ritiene buona cosa ma comunque ancor insufficienti per raggiungere gli obiettivi che il Cantone si è prefissato. Se ci fosse quindi qualcosa da correggere sarebbe piuttosto di mantenere lo stesso credito ma in meno anni.

– Altri ancora, al contrario, spingerebbero il periodo di finanziamento oltre il 2031 per dilazionare gli incentivi e contribuire al rientro del deficit dello Stato.

– Altri ritengono gli incentivi un sostegno indispensabile da non far mancare ai privati e alle aziende coinvolti nella transizione e invitano a confermare i 100 milioni, che sommati ai 100 milioni della Confederazione contribuiscono a mobilitare quasi 1 Miliardo di risorse nell’economia

Per verificare le ipotesi percorribili e trovare una convergenza la CGF ha inoltrato anche domande specifiche al Consiglio di Stato sulla possibilità di plafonare annualmente le uscite, anno per anno, oppure di concedere gli incentivi secondo la forza finanziaria del richiedente.

Opzioni che tenuto conto delle diverse considerazioni del Consiglio di Stato appesantirebbero il meccanismo degli incentivi che ora funziona, creando lunghe liste di attesa che creerebbero degli inefficienti Stop & Go ogni anno, rendendo incerti i tempi di realizzazione per i privati e per l’economia.

Richieste non in linea con la politica energetica e climatica che desidera favorire una transizione più efficace e veloce possibile, rendendola accessibile e appetibile anche al ceto medio – nel 2023 il 90% delle richieste riguardava case mono e plurifamiliari – e in conclusione al sostegno indiretto all’economica, sono state accantonate e non sono state oggetto di proposte da parte del rapporto della commissione. Commissione che chiede di accogliere il presente rapporto. Così, né più né meno. Senza bisogno di aggiunte. Grazie.

Samantha Bourgoin, relatrice del rapporto a sostegno del credito

[1] programma di incentivi concernente la decarbonizzazione tramite la conversione delle energie di origine fossile, l’efficacia ed efficienza energetiche, la produzione di energia termica da fonti indigene rinnovabili e la promozione della formazione continua, dell’informazione, della sensibilizzazione e della consulenza nel settore dell’energia