Ratificando l’Accordo sul clima di Parigi, la Svizzera si è presa l’impegno di dare il proprio contributo all’obiettivo di 1,5 °C e a raggiungere il relativo obiettivo di zero emissioni al più tardi entro il 2050. Se non raggiungiamo questo obiettivo, rischiamo un impatto massiccio del cambiamento climatico che distruggerà i mezzi di sussistenza delle generazioni future. Importante sottolineare come la Svizzera sia colpita in modo sproporzionato dal riscaldamento globale.

Otto anni dopo, l’Accordo sul clima di Parigi è stato confermato dall’elettorato svizzero. Con la chiara approvazione della Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima (LOCli), gli elettori del 18 giugno 2023 hanno posto un importante pilastro per la politica climatica svizzera. La legge è stata adottata anche nel Canton Ticino con il 54,8 per cento dei voti a favore.

La funzione esemplare della Confederazione e dei Cantoni è stabilita anche nell’art. 10 della LOCli. In particolare, la legge stabilisce all’art. 10 cpv 2 che l’amministrazione deve raggiungere emissioni nette di gas serra pari a zero entro il 2040. L’amministrazione federale si basa già sulla gestione delle risorse e dell’ambiente (RUMBA), che mira a ridurre costantemente l’inquinamento ambientale operativo e legato ai prodotti. Ciò comporta la registrazione delle emissioni e dell’impatto ambientale delle attività dell’Amministrazione federale, la sensibilizzazione dei e delle dipendenti e il coordinamento delle attività ambientali all’interno dell’amministrazione. Un simile monitoraggio sarebbe auspicabile anche per l’amministrazione cantonale.

All’art. 10 cpv 4 viene stabilito pure il ruolo esemplare delle amministrazioni cantonali. In base a ciò, i Cantoni dovrebbero sforzarsi di raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2040 per le loro amministrazioni (così come, d’altronde, dovrebbero fare le società collegate alla Confederazione e ai Cantoni). La Confederazione dovrebbe fornire loro le basi necessarie per svolgere la loro funzione esemplare.

Il Cantone ha diverse competenze e compiti che contribuiscono al raggiungimento delle zero emissioni di gas serra entro il 2040. Una comunicazione credibile, requisiti e regolamenti chiari richiedono che l’amministrazione cantonale sia consapevole della sua funzione di modello.

Oltre all’amministrazione cantonale, anche le istituzioni e le aziende che svolgono compiti cantonali o che sono almeno in maggioranza di proprietà del Cantone sono chiamate a dare il loro contributo al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Legge federale sulla protezione del clima.

In seguito all’adozione della legge federale sugli obiettivi di protezione del clima, sull’innovazione e sul rafforzamento della sicurezza energetica, il Canton Ticino è ora tenuto a svolgere la sua funzione di modello all’interno dell’amministrazione cantonale.

 

Domande

  1. Il Governo sostiene il ruolo esemplare dell’amministrazione cantonale nel raggiungimento dell’obiettivo netto zero?
  2. In quali settori l’amministrazione e le aziende cantonali del Canton Ticino emettono emissioni dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2 e 3) di gas serra e a quanto ammontano queste emissioni?
  3. La scheda 1.8 del PECC suggella l’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni di gas serra dell’amministrazione cantonale: esiste già una strategia? Quali obiettivi intermedi si è posto il Cantone per raggiungere l’obiettivo entro il 2040? Vengono considerate anche le aziende cantonali del Canton Ticino? Vengono considerate anche le emissioni indirette?
  4. Come viene monitorato il raggiungimento degli obiettivi e dei target intermedi?
  5. Quali misure sono state adottate per raggiungere l’obiettivo del netto zero entro il 2040 al più tardi per l’amministrazione e le aziende cantonali? Ciò include in particolare i seguenti settori:
    • Mobilità
    • Edifici
    • Consumo energetico
    • Consumo di risorse
    • Finanza
    • Appalti pubblici
  6. Sulla mobilità: l’amministrazione cantonale ha un sistema di gestione della mobilità con l’obiettivo di ridurre le emissioni a zero?
  7. La scheda 1.9 del PECC suggella il ruolo esemplare che l’ente pubblico deve svolgere in materia di edifici. Sono sono incluse anche le emissioni indirette e grigie generate durante la costruzione? Essendo già iniziata la rilevazione è previsto un bilancio intermedio e finale?
  8. Per quanto riguarda il consumo di energia: da quali fonti l’amministrazione cantonale ottiene l’elettricità? Quale percentuale è prodotta dall’amministrazione stessa?
  9. Secondo il governo cantonale, è necessaria un’ulteriore legislazione per sancire la funzione di modello di ruolo esteso, come già avviene nel settore dell’edilizia?
  10. Oltre a computare la crescita del bosco in quanto pozzo carbonico, il Cantone prevede di dover compensare in futuro le emissioni che non può ridurre completamente? Ci sono emissioni che il Canton Ticino sta già riducendo attraverso la compensazione?
  11. L’amministrazione cantonale dispone di un sistema interno di gestione dell’ambiente e delle risorse o di rendicontazione della sostenibilità? In caso contrario, il Cantone è disposto a istituire un tale sistema di monitoraggio?
  12. Il Cantone si aspetta che anche i Comuni svolgano la loro funzione di modello per il raggiungimento dell’obiettivo net zero?
  13. Il governo federale ha annunciato che fornirà ai Cantoni le basi necessarie per svolgere la loro funzione di modello. Il Cantone è disposto a sostenere analogamente i Comuni?
  14. Il Cantone sostiene già i Comuni nello svolgimento della loro funzione di modello?