Il Dipartimento delle Istituzioni è confrontato con diversi grossi progetti: la riforma dei flussi Comuni-Cantone (Ticino 2020), la riorganizzazione della Giustizia (Giustizia 2018) con relativa digitalizzazione (Justizia 4.0) ed anche la riforma delle autorità di protezione. Tutti sembrano avere una certa difficoltà ad arrivare a destinazione. Ticino 2020 ha terminato la fase di consultazione ed ha raccolto diverse critiche soprattutto dai piccoli comuni. La ripartizione dei costi per la riforma delle ARP è stata invece scorporata da Ticino 2020 e sarà dunque discussa separatamente. Di Giustizia 2018 se ne sono perse le tracce e sembra purtroppo essere limitata alla riorganizzazione logistica, senza considerare l’impatto della digitalizzazione il cui messaggio dovrebbe arrivare a breve. Sulla critica di una mancanza di rigore della polizia (vedi difficoltà di comunicazione sul caso Ex-Macello e mancata protezione di armi e munizioni durante l’esercitazione all’Hotel Eden), il Capo del Dipartimento non sembra preoccupato in quanto sul secondo caso il responsabile della formazione è stato sanzionato e sul primo “un problema di comunicazione può sempre succedere”. Una strategia forse un po’ semplicistica.