Referendum – Difendiamo il servizio civile!
FIRMA ORA IL REFERENDUM
Il parlamento ha approvato nuove misure restrittive che vanno a inasprire le condizioni d’accesso al servizio civile. Questa decisione è un attacco contro il diritto all’obiezione di coscienza, andando inoltre a minare il contributo fondamentale dei civilisti in molti settori chiave: cura, assistenza, socialità, istruzione, ambiente e agricoltura.
Supportiamo il referendum per difendere il diritto all’obiezione di coscienza e il valore sociale del servizio civile.
Tagli alle prestazioni sociali, assistenziali e ambientali
- Riduzione drastica delle ammissioni: L’inasprimento ridurrà le ammissioni al servizio civile di oltre il 40% (da circa 6’600 a 4’000 all’anno).
- Perdita di sostegno essenziale: Ciò comporterà la perdita di migliaia di giorni lavorativi e la mancanza di personale in settori già in difficoltà:
- Assistenza e Cura: Ospedali, case di cura e case anziani.
- Educazione e Sociale: Scuole, asili nido, e strutture sociali.
- Ambiente e Agricoltura: Protezione della natura, ambiente e aziende agricole di montagna.
- Impatto su studenti e studentesse di medicina: chi studia medicina non avrà più la possibilità di prestare servizio civile in ambito medico-sanitario.
Vessazioni e ignoranza della realtà giovanile
- Nuovi Obblighi Difficili da Pianificare: Il progetto introduce misure che complicano la vita dei civilisti e rendono difficile la pianificazione degli impieghi qualificati:
- Obbligo di servizio snnuale: Indipendente dalla situazione di vita (formazione, studi, famiglia, lavoro).
- Obbligo di lungo primo periodo di servizio: Da prestare subito dopo l’ammissione.
- Ignora la realtà: Queste norme non tengono conto della realtà dei giovani e della necessità di pianificare la formazione, la famiglia e l’ingresso nel mondo del lavoro.
- Punizione inutile: Chi vuole impegnarsi per una società solidale attraverso il servizio civile dovrebbe essere sostenuto, non punito con norme inutili e inefficaci.
Attacco all’obiezione di coscienza
- Diritto all’obiezione di coscienza sotto attacco: Il progetto limita il diritto costituzionale del passaggio al servizio civile per motivi di coscienza, costringendo persone con obiezioni di coscienza al servizio militare ad essere comunque chiamate alle armi o sanzionate.
- Sminuizione del servizio civile: Le modifiche non solo attaccano un diritto fondamentale ma sminuiscono anche il valore sociale del servizio civile, che è un’istituzione che sostiene attivamente la nostra società.