La legge svizzera stipula esplicitamente che i rifugiati di Lesbos (Grecia) possono essere accettati in Svizzera per “ragioni umanitarie”. La legge sull’entrata in Svizzera e l’accordo europeo di Dublino, prevedono entrambe il diritto per i rifugiati di Lesbos di entrata in Svizzera per “ragioni umanitarie” e il diritto ad essere inclusi nelle procedure di asilo locale.

Le condizioni di vita nel campo di Moria sono indegne e degradanti: dobbiamo agire anche noi. La Svizzera ha accolto 53‘000 rifugiati in un anno durante la guerra in Kossovo, 2’000 rifugiati cileni durante l’azione civile “Azione posti liberi” negli anni 70, e 13’000 rifugiati durante la crisi ungherese degli anni 50.

Molte organizzazioni civili e religiose locali pensano che ci sia abbastanza spazio per ospitare diverse persone provenienti dai campi greci. L’anno scorso, in Svizzera, più di 75’000 appartamenti erano vuoti, ci sono anche abbastanza immobili inutilizzati e le persone sono sempre pronte ad accogliere i rifugiati.

Di fronte a questa colpevole e pericolosa inazione verso la vita di queste persone, la società civile continua ad organizzarsi e i sostegni aumentano. In Svizzera 50’000 persone e 140 organizzazioni hanno sostenuto l’appello “Evacuare ora”, 25 città e municipalità si sono dichiarate pronte ad accogliere dei rifugiati e le parrocchie sono disposte a mettere a disposizione le loro strutture per facilitare l’accoglienza.

Contatto:

Salvatore Pittà, Evacuate NOW, Free Place Action Zurich (Suisse ; italien) : +41 79 591 10 44 ; s.pitta@freiplatzaktion.ch

 

A Chiasso è attivo un ente prezioso che oltre all’accoglienza, organizza e promuove  l’integrazione socio-professionale di persone straniere con ammissione provvisoria o rifugiati, in aziende e enti pubblici, attraverso il progetto In-Lav, di Soccorso Operaio Svizzero.

Contatto:

Soccorso Operaio Svizzero, Servizio migrazione, via dunant a chiasso (091 6830891)
Soccorso Operaio Svizzero, Servizio In-Lav, via dunant a Chiasso (091 2900509)

Chiediamo:

  • che il nostro Comune di Breggia individui un appartamento o stabile comunale, parrocchiale o patriziale idoneo all’alloggio e all’accoglienza di una famiglia proveniente dal campo profughi del campo di Lesbos o segnalata da SOS di Chiasso, e dichiari a “Evacuare ora” e a “SOS di Chiasso” la messa a disposizione dell’immobile.
  • che il nostro Comune di Breggia si impegni affinché si possano integrare queste persone, ad es. attraverso il progetto In-Lav di “SOS di Chiasso`.

Un gesto concreto è ora necessario a Breggia e richiesto dalle persone firmatarie e dalla società civile che anche in Valle di Muggio riconosce la colpevole inazione di fronte a questa emergenza umanitaria, sulla soglia di casa nostra.

Cordiali saluti.              Grazia Cavallini                           Fabiano Cavadini

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