Sì all’iniziativa sull’allevamento intensivo, doppio NO alla riforma AVS e NO all’abolizione dell’imposta preventiva: sono le raccomandazioni di voto del comitato dei Verdi del Ticino sugli oggetti in votazione il prossimo 25 settembre.

  • SI all’iniziativa popolare del 17 settembre 2019 «No all’allevamento intensivo in Svizzera (Iniziativa sull’allevamento intensivo)» (FF 2022 700)
    L’iniziativa chiede di porre fine all’allevamento intensivo in Svizzera: il benessere degli animali negli allevamenti deve essere sempre rispettato. I Verdi del Ticino credono che un sistema alimentare sostenibile che rispetti gli animali, il territorio e i consumatori debba essere la regola in uno stato sviluppato quale la Svizzera. Il periodo di transizione di 25 anni dà agli allevatori sufficiente tempo per adeguarsi alle nuove normative. L’iniziativa protegge gli allevatori dalla concorrenza estera, con il divieto di importare animali o derivati animali se sono stati prodotti con metodi vietati in Svizzera. Per tutti questi motivi invitiamo a votare sì all’iniziativa.  
  • NO al decreto federale del 17 dicembre 2021 sul finanziamento supplementare dell’AVS mediante l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto (FF 20212991); e NO alla modifica del 17 dicembre 2021 della legge federale sull’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) (AVS 21) (FF 2021 2995)
    La necessità di una riforma delle pensioni non è messa in discussione. Tuttavia, le riforme decise dal Parlamento e dal Consiglio federale sono solo una cura temporanea, che non affrontano i problemi più grande, che è la povertà delle persone pensionate. La riforma viene fatta unicamente sulle spalle delle donne, attualmente già sfavorite poiché percepiscono una pensione di 1/3 inferiore rispetto agli uomini. Inoltre, questa riforma è il preludio all’aumento dell’età di pensionamento generalizzata a 67 anni. Secondo i Verdi del Ticino non è l’età pensionabile a dover essere innalzata ma i finanziamenti per rafforzare l’AVS.  Ciò è possibile con il finanziamento solidale dell’AVS attraverso le imposte e i contributi dei dipendenti, anche per i redditi molto alti; con gli alti profitti della Banca nazionale e con l’eliminazione della discriminazione salariale delle donne.
  • NO alla modifica del 17 dicembre 2021 della legge federale sull’imposta preventiva (LIP) (Rafforzamento del mercato dei capitali di terzi) (FF 2021 3002)
    Secondo i Verdi, l’abolizione dell’imposta preventiva corrisponde a un lasciapassare per la criminalità fiscale con conseguenti perdite economiche che peseranno sugli onesti contribuenti. Infatti, senza tale trattenuta, i gruppi e i ricchi investitori saranno ancora meno incentivati a dichiarare correttamente i propri beni. Al contrario, i redditi da interessi derivanti dalle normali attività bancarie delle persone fisiche svizzere continueranno a essere soggetti all’imposta preventiva. Si creerà dunque una nuova scappatoia fiscale che costerà alla Svizzera almeno 200 milioni di franchi all’anno. Soldi che, in un modo o nell’altro, dovranno venir compensati da tutti i cittadini.