
Sì al nodo intermodale della stazione Locarno-Muralto
Perché votare sì
- Adeguamento alle esigenze di mobilità crescente: La stazione di Locarno è obsoleta e non all’altezza della crescente domanda di trasporto pubblico; il “Sì” permette di avere un nodo intermodale moderno e funzionale, completando la rete ticinese.
- Miglioramento della sicurezza e accessibilità: Il progetto risolve gli attuali problemi di sicurezza per pedoni, ciclisti e persone con disabilità, creando percorsi chiari e infrastrutture adeguate.
- Efficienza e sostenibilità della mobilità: Introduce corsie preferenziali per i bus e un collegamento alla rete semaforica intelligente, riducendo ingorghi, rumore e inquinamento, e supportando l’elettrificazione dei mezzi.
- Riqualifica urbana e riduzione del traffico: Riduce significativamente il traffico veicolare su viale Cattori e piazzale Stazione, creando più spazio pubblico curato, verde e una migliore accoglienza per i turisti.
- Contributi federali a rischio: Il progetto beneficia di oltre 5 milioni di franchi di contributi federali che scadono a fine 2025; un “No” li farebbe perdere, bloccando lo sviluppo per almeno un decennio.
Il Locarnese sta vivendo finalmente un forte aumento della domanda di mobilità pubblica (+38.5% su gomma, +44.6% su ferro dal 2019 al 2023) e necessita urgentemente di un’infrastruttura all’altezza delle altre principali stazioni del Ticino, come Chiasso, Mendrisio, Bellinzona e Lugano. Dopo oltre dieci anni di pianificazione condivisa tra Comune di Muralto, Città di Locarno, Cantone, FFS, FART e altri partner, è stato elaborato un progetto per un nuovo nodo intermodale moderno e funzionale. Tra le numerose varianti studiate la soluzione proposta è certamente quella complessivamente migliore o con minori svantaggi.
La situazione attuale della Stazione di Locarno è piuttosto caotica con importanti problemi di sicurezza e accessibilità. I percorsi ciclabili verso la stazione sono interrotti o mal segnalati, la carenza di stalli adeguati per le biciclette è ormai cronico. I pedoni sono costretti a muoversi senza percorsi chiari in mezzo al traffico di auto e bus intralciandone la fluidità. Le persone con disabilità non possono accedere autonomamente al trasporto pubblico su gomma per mancanza di infrastrutture a loro adeguate.
Il progetto punta a garantire sicurezza e accessibilità, con un terminale bus centrale dotato di marciapiedi a norma disabili, percorsi sicuri per pedoni e ciclisti, separazione dei flussi e attraversamenti pedonali semaforizzati. Sul fronte dell’efficienza e della sostenibilità, sono previste corsie preferenziali per i bus, inversioni di marcia agevolate, e un collegamento alla rete semaforica intelligente, in sinergia con l’elettrificazione della flotta FART per ridurre rumore e inquinamento.
L’intervento include anche una riqualifica urbana con riduzione del traffico su viale Cattori e piazzale Stazione (da 3000 transiti giornalieri a 1000 a cui si aggiungono 250 bus), più spazio pubblico curato, arredi urbani, nuove alberature e illuminazione LED, migliorando significativamente anche l’accoglienza per turisti. Il nodo sarà flessibile e orientato al futuro, in grado di adattarsi ai cambiamenti nel trasporto pubblico e migliorare la fruibilità per tutte le categorie di utenti.
Uno dei pochi aspetti che è stato finora sottovalutato nel progetto è il verde urbano: la quantità di alberature proposte andava aumentata sensibilmente. Auspichiamo che in fase esecutiva si possa aumentare il numero di alberi d’alto fusto in modo che possano ampliare l’ombreggiatura.
Il costo del progetto è di 16.6 milioni di franchi, di cui solo 7.1 a carico del Cantone, grazie a oltre 5 milioni di contributi federali che scadono a fine 2025 e che rischiano di andare persi in caso di bocciatura.
Votare SI al Nodo Intermodale significa completare la rete di stazioni ticinesi, rendere il Locarnese più accessibile e orientato maggiormente alla mobilità sostenibile, quella più efficiente che riduce gli ingorghi e l’inquinamento. Una bocciatura bloccherebbe ogni sviluppo per almeno un decennio, mantenendo l’attuale situazione inadeguata per migliaia di utenti. È il momento di dare al Locarnese una stazione degna e funzionale. Votiamo con convinzione sì il 15 giugno.