L’assemblea dei Verdi del Ticino, riunita oggi a Lugano, ha adottato a grande maggioranza una risoluzione sulla tassa di collegamento. La misura si fonda sul principio di causalità, secondo cui “chi inquina, paga”. L’approvazione è avvenuta con 51 voti favorevoli, 2 astenuti e un contrario: “perché non sono d’accordo che chi paga possa inquinare!”.


Risoluzione

I Verdi del Ticino invitano il Gran Consiglio ad approvare la tassa di collegamento, un passo importante per gestire meglio la mobilità del nostro cantone

Il Ticino è invaso dal traffico. Negli ultimi anni si è cercato di porre rimedio a questa situazione con la riorganizzazione dei sistemi di trasporto pubblico in alcune regioni, come recentemente avvenuto nel Bellinzonese e nel Mendrisiotto, oppure grazie al potenziamento del traffico regionale ferrioviario TILO, che ogni anno vede aumentare la sua utenza.

Ma non è ancora abbastanza. Ci vogliono misure più incisive.

Per i Verdi del Ticino la tassa di collegamento proposta dal Governo va nella giusta direzione. La base legale esiste già da più di vent’anni e ora non resta che metterla in pratica, introducendo finalmente il principio di causalità secondo cui “chi inquina, paga”. Questo principio permetterà di responsabilizzare la categoria degli automobilisti e, soprattutto, i grandi generatori di traffico.

Già oggi tutto il Cantone, ed in particolare il Sottoceneri, ogni giorno subisce i danni del traffico in termini di salute e a livello economico. Le misure attuate finora non sono state sufficienti. Grazie alla tassa di collegamento sarà possibile introdurre una sorta di mobility pricing che porterà a una migliore gestione del traffico.