Il Gran Consiglio nel marzo 2015 aveva votato ad ampia maggioranza un’estensione garantito dal Cantone del diritto alle indennità giornalieri. 6 mesi supplementari oltre ai 2 anni già garantiti dal diritto federale. Questa misura è però poi stata congelata dalla maggioranza del Gran Consiglio in occasione dei tagli alla spesa effettuati nel 2016 per attendere la valutazione delle misure di reinserimento mirate istituite dal Consiglio di Stato. Con la mozione del MPS e la petizione dei Giovani del Centro si chiedeva di ripristinare questa estensione per far fronte alla comunque alta disoccupazione e precariato in Ticino. Il nostro gruppo ha sostenuto mozione e petizione, poiché si è ritenuto che le misure mirate sono un benvenuto strumento in più, che può senz’altro evitare che una persona rimanga in disoccupazione e non è necessario attendere la valutazione della loro bontà per evitare a chi non può essere reinserito durante i due anni di indennità federale di finire a carico dell’assistenza con tutti i problemi di stigmatizzazione annessi e connessi. L’estensione è comunque stata bocciata con 54 voti contro i 31 a favore. Questo mostra come la maggioranza di centro-destra punti più ai tagli per pareggiare i conti, che a sostenere le persone che per un motivo o l’altro escono dal mercato del lavoro. Qui l’atto parlamentare

Marco Noi