Le conseguenze della crisi climatica non sono più un miraggio, anche in Ticino “abbiamo toccato il fondo”

Verdi e Partito socialista (PS) lanciano l’iniziativa popolare federale “Per una politica energetica e climatica equa: investire per la prosperità, il lavoro e l’ambiente (Iniziativa per un fondo per il clima)” e danno appuntamento alla popolazione sabato 17 settembre a Melano, per il lancio della campagna in Ticino.

Il lungo periodo di siccità e l’aumento delle temperature hanno avuto un forte impatto anche in Ticino. Nel Mendrisiotto molti boschi sono già marroni e in diverse località si è dovuto razionare l’utilizzo dell’acqua. I bacini idroelettrici delle valli si trovano confrontati con un grado di riempimento inferiore alla norma, il lago di Lugano registra minimi storici e anche quello di Locarno si trova confrontato con deficit importanti. Il cambiamento climatico non sta risparmiando né il Canton Ticino né la Svizzera; pertanto è urgente adottare le misure necessarie.

La situazione è ben rappresentata dal letto del fiume Breggia, visibilmente in secca durante tutto il corso dell’estate. Proprio in questo luogo si è tenuta l’azione di lancio dell’iniziativa per il Ticino. Presenti sono i gran consiglieri Ivo Durisch, capogruppo del Partito Socialista, e Samantha Bourgoin, co-coordinatrice dei Verdi, e le due giovani leve, la venticinquenne co-coordinatrice Giovani Verdi Nara Valsangiacomo e il ventenne socialista Niccolò Mazzi-Damotti, con un deciso messaggio:
le conseguenze della crisi climatica non sono più un miraggio, anche in Ticino “abbiamo toccato il fondo”. Non saranno le recenti piogge torrenziali a risolvere la siccità e riempire la falda acquifera o ravvivare i boschi ormai secchi in vista dell’autunno: servono misure ambiziose e concrete.

La Svizzera può e deve raggiungere la neutralità climatica e fermare la perdita di biodiversità. Per questo i due partiti chiedono un impegno concreto da parte dello Stato per una politica energetica e climatica equa. Ecco perché i Verdi e il PS hanno deciso di lanciare quest’iniziativa. Essa prevede che ogni anno si investa tra lo 0,5% e l’1% del PIL nella svolta ecologica della Svizzera, il che corrisponde a un importo tra i 3,5 e i 7 miliardi di franchi. Questi soldi dovranno venir usati per la decarbonizzazione dei trasporti, degli edifici e dell’economia; per garantire un migliore approvvigionamento energetico attraverso un consumo moderato, migliorando l’efficienza, sviluppando le energie rinnovabili; per offrire opportunità di riqualificazione o riconversione; per promuovere la cattura e lo stoccaggio di CO2 (emissioni negative) e per valorizzare la biodiversità.

I promotori invitano la popolazione sabato 17 settembre alla Festa per il lancio dell’iniziativa per un Fondo per il Clima, che si terrà al Lido di Melano a partire dalle ore 18, al termine della marcia “NO PoLuMe” contro la terza corsia autostradale.