Correggere gli errori del passato, promuovere una politica finanziaria lungimirante

Verdi del Ticino ha presentato la propria analisi sullo stato dell’economia e delle finanze cantonali e, tramite cinque atti parlamentari, un piano finanziario di medio termine volto a riportare il Cantone su un percorso sostenibile e orientato al futuro. 

Il Ticino affronta da anni un contesto socio-economico complesso, segnato da bassi salari, dumping salariale e un’elevata concentrazione della ricchezza. La povertà risulta essere il doppio rispetto alla media nazionale e una parte significativa della popolazione può mantenere un tenore di vita dignitoso solo grazie alle misure sociali. Questi aiuti sostengono l’economia interna, ma gravano in modo importante sulle finanze cantonali e comunali, riducendo la capacità di investimento. Per lungo tempo è stata diffusa l’idea che la spesa pubblica ticinese fosse eccessiva o esplosa. Le valutazioni tecniche più recenti dimostrano invece che il Ticino ha contenuto la crescita della spesa più della maggior parte degli altri cantoni. I tagli degli ultimi anni – dalle case anziani ai sussidi di cassa malati, fino al personale – hanno colpito fasce vulnerabili senza apportare vantaggi significativi alle finanze. Parallelamente, il Cantone ha perso competitività nell’attrarre i contributi della Confederazione e della perequazione intercantonale, oggi inferiori alla mediana svizzera. Se il Ticino avesse mantenuto almeno la media nazionale, negli ultimi vent’anni avrebbe potuto beneficiare di risorse aggiuntive per diversi miliardi (4-6 miliardi), una mancanza strutturale che richiede ora un netto cambio di rotta temporaneo fintanto che questo macroscopico difetto non verrà corretto. Le proposte Verdi si articolano perciò lungo tre assi principali:

  • 570 milioni di nuove entrate fiscali a livello cantonale, derivanti da adeguamento delle aliquote sulla sostanza, rivalutazione immobiliare, aumento delle aliquote per gli alti redditi, incremento del moltiplicatore cantonale e introduzione dell’imposta sulle residenze secondarie.
  • 130 milioni di risparmi, ottenuti tramite digitalizzazione dei servizi, riorganizzazioni mirate, riduzione degli investimenti stradali non necessari, neutralizzazione parziale (ad es. 20%) a favore del Cantone delle maggiori entrate dei comuni.
  • 150 milioni di debito pubblico per investimenti, fino al 2040, destinati alla transizione energetica, all’adattamento ai cambiamenti climatici, al potenziamento del trasporto pubblico e al fondo calamità.

Il  piano Verdi consente di finanziare le iniziative sulla cassa malati approvate dalla popolazione e gli altri oneri già previsti (EFAS, valore locativo, …) e garantire servizi pubblici solidi nel lungo periodo. Solo a livello cantonale si stima che almeno 450 milioni tornerebbero direttamente nell’economia reale sotto forma di investimenti, sussidi e misure di sostegno, con effetti positivi su crescita e occupazione.

Il ceto medio e medio-basso anche nonostante l’eventuale aumento del moltiplicatore cantonale avrà un netto beneficio da questo programma finanziario in termini di sussidi per i premi di cassa malati (max 10% del reddito), le deduzione dei premi di cassa malati, l’aumento della quota esente da imposta sulla sostanza (da 200’000 a 400’000) e delle relative aliquote più basse nelle fasce più basse di imponibile, senza contare che i benefici della manovra per i comuni potrebbero permettere di diminuire i moltiplicatori comunali tenuto conto delle maggiori entrate fiscali.

Il partito Verdi sostiene anche una politica fiscale più equa anche per le imprese, orientata alla qualità del lavoro e non alla concorrenza al ribasso. L’obiettivo è favorire un aumento dei salari, ridurre la dipendenza dai sussidi e consolidare un sistema fiscale più equilibrato e resiliente. Il Gruppo Verdi ritiene necessario avviare una svolta fondata su entrate adeguate, una fiscalità più giusta, investimenti capaci di generare valore e una gestione più efficace dei flussi federali. Una politica che unisca giustizia sociale, sostenibilità finanziaria e dia una risposta alla crisi climatica rilanciando il Cantone.

 

Atti parlamentari:

  • interrogazione sulla situazione finanziaria del Canton Ticino alla lente con l’analisi di debito, spesa ed entrate dalla Confederazione (interrogazione Verdi)
  • aumento progressivo delle aliquote fiscali sulla sostanza per i grandi patrimoni, leggera diminuzione delle aliquote per i piccoli patrimoni e rialzo della soglia esente d’imposta (iniziativa elaborata Verdi)
  • aumento delle aliquote fiscali delle imposte sul reddito per i redditi elevati (mozione Verdi)
  • aumento delle stime immobiliari al 75% del valore commerciale (mozione Verdi)
  • togliere gli ammortamenti e oneri finanziari degli investimenti dal meccanismo del freno al disavanzo e aumento della soglia determinante al 5% (iniziativa elaborata Verdi)

Documento esplicativo