Ora non si indugi nel ricollocamento del personale di Lugano Airport
La decisione della Lasa di mettere in liquidazione la società Lugano Airport SA non ci sorprende e non fa che confermare quello che come Verdi abbiamo sempre sostenuto e cioè che un aeroporto regionale con voli di linea a Lugano Agno non ha da tempo più mercato, vista la vicinanza degli aeroporti lombardi e il facile collegamento tramite Alptrasit con l’aeroporto di Zurigo.
Non a caso è fallita Darwin, è fallita Skywork, è fallita Adria, è durata pochi mesi Minoan Air, Zimex è scappata e Swiss… ha saggiamente preso il treno. Gli impiegati di LASA non perdono il lavoro perché cittadini responsabili hanno lanciato il referendum o perché il Coronavirus ha bloccato il traffico aereo e il voto. Lo perdono perché nessuno vuole più effettuare voli di linea da Lugano Airport.
La crisi del Coronavirus non ha fatto che accelerare questo ineluttabile destino. Cullarsi in un illusorio rilancio è stato poco lungimirante e ha impedito di correre tempestivamente ai ripari almeno con un piano sociale degno di questo nome per il personale della LASA.
Anche se Lugano Airport SA non ha più i mezzi per un piano sociale, riteniamo che, per il semplice fatto che la Città di Lugano e il Cantone ne siano i proprietari, questi due enti pubblici abbiano l’obbligo morale di provvedere al ricollocamento del personale rimasto senza lavoro.