Con un’interrogazione i consiglieri comunali Verdi chiedono quali siano i criteri nella scelta degli alberi per i viali cittadini e cosa s’intenda fare per rimediare alla triste situazione di via alla Morettina, pessimo biglietto da visita per Locarno.




L’unico superstite (per ora) nel filare di alberi in via alla Morettina

“Un albero deve essere altrettanto importante che il movimento di una facciata, la distribuzione di un interno, la contrapposizione di volumi. Gli alberi hanno un nome, un’età, delle esigenze. Aprono o chiudono visuali, fioriscono in certe epoche e sono scultura nella stagione morta. Se sono sempreverdi danno al paesaggio gioia o tristezza. Segnano le stagioni. Un ciuffo di alberi completa o alleggerisce una massa edilizia, interrompe il ritmo di una facciata, getta ombre che vivono e rendono vivo l’ambiente.”

Con questa breve citazione dal libro “Ecologia e Urbanistica” di Raffaele Contigiani desideriamo sottolineare quanto siano importanti le nostre alberature cittadine non solo dal profilo ecologico, ma pure da quello estetico, alla stessa stregua di una facciata, di una scultura o addirittura di un monumento.

Le strade alberate accolgono oltre a insetti, uccelli e altri animaletti, anche  noi cittadini e i turisti. Durante i mesi caldi si gode sotto le loro fronde un po’ di fresco, mentre un parcheggio all’ombra è ambito e comodo. La funzione estetico-architettonica del verde urbano è rilevante, considerando che la sua presenza migliora notevolmente il paesaggio urbano e rende più gradevole la permanenza in città.

Gli alberi sono l’elemento importante per un progetto di riqualifica di una strada o di un quartiere. Sono ormai largamente dimostrati i benefici provenienti dalle piante e dal verde urbano in generale: ci danno ossigeno ed eliminano il CO2, rimuovono lo smog e le polveri sottili, contribuiscono alla biodiversità e alla  salvaguardia degli ecosistemi in città, donando riparo a una numerosa varietà di specie viventi e l’ambiente diventa vitale, hanno la proprietà di refrigerare l’aria tramite la traspirazione, creano zone d’ombra, ecc.

Tutto ciò lo sappiamo eppure siamo distratti e non ci curiamo dei nostri alberi. Nell’estate del 2012 lungo la via alla Morettina, dei 27 alberi piantati lungo i parcheggi a pagamento, ben 20 erano secchi. L’anno seguente, era il 2013, ne restavano in vita solo 4 e quest’anno ne è sopravvissuto uno solo, che ahimé, non avrà destino migliore degli altri. Infatti sta lentamente morendo, ha foglie solo su alcuni rami.

Dunque dei 27 alberi, ben allineati lungo la via alla Morettina ben 26 sono completamente rinsecchiti. 26 scheletri di albero non sono un bel vedere per chi arriva dalla Rotonda e parcheggia in zona. Un pessimo biglietto da visita quando poi questi parcheggi accolgono gli ospiti dei grandi eventi estivi. Ma soprattutto siamo preoccupati poiché crediamo che non sia per nulla luogo sicuro per le persone e tanto meno posteggiare la propria auto sotto quei rami secchi!

Ci chiediamo su quali criteri razionali di progettazione del verde ci si è basati per scegliere quel tipo di albero. Se si è tenuto conto di tutto quanto potesse pregiudicare la vita dell’albero scelto, come l’inquinamento, la presenza invadente delle auto che possono determinare costipamento del terreno e urti meccanici, ecc. Forse era necessario orientare le scelte su specie più resistenti e adatte.

Questi alberi sembrano appartenere specie Acacia, di cui esistono 1300 specie nel mondo e tutte originarie delle regioni calde e tropicali. Sembrano gli stessi che da anni decorano via D’Alberti, possiedono foglie piccole come le mimose, ma non fioriscono. Uno dei vantaggi di questi alberi è che con le foglie piccole non bisogna ripulire le strade in autunno. Ora poi, secchi e senza foglie, sporcano ancor meno.

Noi siamo convinti che bisognerebbe prestare più attenzione alle specie di alberi che vogliamo nella nostra città, la cui scelta dovrebbe soddisfare determinati requisiti, come la resistenza ai diversi inquinanti atmosferici [ad esempio la Quercus rubra (Quercia rossa) o Tilia cordata (Tiglio selvatico) o il faggio]. Un altro requisito è la capacita di ridurre il rumore che ha l’Acero montano o il Tiglio nostrano, la resistenza alle malattie e la rusticità è un altro requisito, come pure le ridotte esigenze di manutenzione, la resistenza agli agenti atmosferici avversi, la resistenza alla siccità, la capacita di ridurre la carica batterica dell’aria e per finire, ma non meno importante come requisito, l’elevato valore decorativo.

Sappiamo benissimo che l’albero ideale non esiste ed è dunque fondamentale che le scelte progettuali siano effettuate da tecnici esperti del verde che sappiano utilizzare le specie adatte e che rispondano il meglio possibile ai requisiti sopraesposti.

Con la presente chiediamo:

  • Il Municipio lascerà che anche quest’anno durante i grandi eventi estivi si parcheggi all’ombra degli alberi secchi?
  • Si è pensato di valutare se i rami secchi potrebbero cadere e ferire delle persone? Danneggiare degli autoveicoli? Chi è responsabile in questo caso?
  • Con che criterio sono stati scelti gli alberi in via alla Morettina? Di che specie sono? Quanti anni fa sono stati messi a dimora? Quanto sono costati?
  • L’ufficio tecnico o i responsabili del comune  per il verde urbano, si sono accorti che gli alberi sono secchi in via alla Morettina? Se sì, qual è il motivo del mantenimento dell’alberatura secca?
  • Si conoscono le cause del rinsecchimento degli alberi? Inverni troppo rigidi o la causa è dovuta a parassiti che colonizzano gli alberi? I parassiti dell’Acacia di Costantinopoli causano una melata e delle secrezioni cerose che imbrattano ciò che si trova sotto la loro chioma, come accade (piante simili a quelle in via alla Morettina) in via D’Alberti alle auto posteggiate sotto tali alberi.
  • Secondo quali criteri si basa la scelta delle piante destinate al verde urbano di Locarno?
  • È una nostra percezione o le specie scelte negli ultimi anni come alberatura a Locarno sono a foglie piccole, o sempreverdi e senza fioritura e non in grado di fare ombra?
  • I tecnici esperti del comune cosa suggeriscono affinché si possano realizzare in questo ambito delle scelte adatte, tenendo conto dei vari requisiti sopraelencati?
  • Cosa si intende fare per altre alberature, come ad esempio in via San Jorio, lungo la parete della direttissima? Qui alcuni degli alberi della passeggiata sopraelevata, essendo forse troppo ravvicinati, sono cresciuti storti, altri sono rinsecchiti.
  • È prevedibile che a un Piano urbanistico comunale venga affiancato un Piano del verde urbano?

Francesca Machado-Zorrilla
Manuela Boffa Moretti
Pierluigi Zanchi

consiglieri comunali per I Verdi a Locarno